Motta (Campodolcino)

Alpe Motta
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Lombardia

L'Alpe Motta è una località, che nonostante sia più vicina a Madesimo rientra nel comune di Campodolcino, in Lombardia, sulle Alpi Retiche, ad un'altitudine di 1727 m circa sul livello del mare. Qui arriva la Funicolare di Campodolcino, che serve gli impianti del comprensorio sciistico di Madesimo. In loco è sita la statua della Madonna d'Europa, protettrice degli sciatori, rivestita in oro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Santuario di Nostra Signora d'Europa[modifica | modifica wikitesto]

Sopra all'Alpe Motta, un balcone panoramico naturale detto Alpe Serenissima[1] ospita il Santuario e la Statua di Nostra Signora d'Europa[2].

Nato per volontà di don Luigi Re come luogo di riconciliazione tra i popoli europei reduci dalla Seconda Guerra Mondiale, il santuario comprende una struttura circolare su cui, il 15 ottobre 1957, venne posizionata una grande scultura mariana in rame, alta 13 metri e mezzo, placcata in oro, dedicata a Nostra Signora d'Europa. La scultura era stata originariamente pensata per essere posizionata sul Pizzo Stella - in corrispondenza dello spartiacque tra la regione geografica italiana e il bacino idrografico del Reno - ma fu poi installata a Motta per ragioni tecniche. Scolpita dallo scultore Egidio Casagrande di Borgo Valsugana, l'opera fu inaugurata dall'allora cardinale Montini, futuro papa Paolo VI, il 12 settembre 1958, attraverso una cerimonia che comportò anche la lettura di messaggi di saluto da parte di Konrad Adenauer, Robert Schuman e Alcide De Gasperi.[3]

Il Santuario include un altare esterno, una scalinata affacciata in direzione della Casa Alpina di Motta e una cripta dedicata ai soldati di tutta Europa deceduti nel corso del secondo conflitto mondiale.[3] Il Santuario ospita anche la sepoltura di don Luigi Re, promotore anche della costruzione della funivia[1] che, prima della funicolare, metteva in collegamento l'Alpe Motta e Campodolcino.

All'esterno del Santuario, alcune formelle con spunti di meditazione.[3]

Chiesa di Sant'Ermagora[modifica | modifica wikitesto]

Un terrazzo panoramico ospita la chiesa di Sant'Ermagora, risalente al 1768, edificio a cui Giovanni Bertacchi dedicò il sonetto "Chiesetta alpina".[1]

Cappelle[modifica | modifica wikitesto]

  • Cappelletta della Madonna, lungo il sentiero nel bosco che porta verso Madesimo[4][5]
  • Cappella di Motta Alta[5]

Architetture civili e archeologia industriale[modifica | modifica wikitesto]

  • Non lontano dalla chiesa di Sant'Ermagora si trova la Casa Alpina dell'Alpe Motta, fondata nel 1924 da don Luigi Re.[1]
  • Cabina della vecchia funivia di Motta, collocata nei pressi della chiesa di Sant'Ermagora

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Guanella, Itinerario 3 - Al cospetto di Nostra Signora d'Europa: Campodolcino - Alpe Fontana - Alpe Motta.
  2. ^ Guanella, Chiese e cappelle dedicate alla Madonna in Valle Spluga.
  3. ^ a b c Guanella, Santuario e Statua di Nostra Signora d'Europa.
  4. ^ Guanella, Itinerario 4 - Al cospetto di Nostra Signora d'Europa: Madesimo - Alpe Motta.
  5. ^ a b Guanella, Itinerario 4 - Al cospetto di Nostra Signora d'Europa: Madesimo - Alpe Motta.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrica Guanella, Sotto il manto di Maria - Itinerari di fede mariana in Valle Spluga, foto di Elliot Wild ed Enrica Guanella; foto storiche Archivio MUVIS, Rotalit, 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]