Mr. Bean - L'ultima catastrofe

Mr. Bean - L'ultima catastrofe
La famiglia Langley conosce Mr. Bean in una scena del film
Titolo originaleBean: The Ultimate Disaster Movie
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito, Stati Uniti d'America
Anno1997
Durata90 minuti
Rapporto1,85:1
Generecomico, commedia
RegiaMel Smith
SoggettoRowan Atkinson, Richard Curtis
SceneggiaturaRowan Atkinson, Richard Curtis, Robin Driscoll
ProduttorePeter Bennett-Jones, Eric Fellner, Tim Bevan
Produttore esecutivoRichard Curtis
Casa di produzioneWorking Title Films, Tiger Aspect Films
Distribuzione in italianoWarner Bros. Italia
Universal Pictures (DVD)
FotografiaFrancis Kenny
MontaggioChris Blunden
MusicheHoward Goodall
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Mr. Bean - L'ultima catastrofe (Bean: The Ultimate Disaster Movie) è un film commedia del 1997 diretto da Mel Smith e scritto da Richard Curtis e Robin Driscoll. Basato sull'omonima serie televisiva (1990-1995) dedicata all'omonimo personaggio, interpretato da Rowan Atkinson.

Prodotto da Gramercy Pictures, Working Title Films e Aspect Films, è stato distribuito nel Regno Unito il 2 agosto 1997 e negli Stati Uniti il 7 novembre da PolyGram Filmed Entertainment e Universal Pictures. Ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica cinematografica, ma è stato un successo commerciale, avendo incassato 251,2 milioni di dollari in tutto il mondo contro un budget di 18 milioni di dollari. Un sequel autonomo, Mr. Bean's Holiday, è stato rilasciato nel 2007.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Mr. Bean è un impiegato scansafatiche della National Gallery di Londra: il vicepresidente del museo lo vorrebbe licenziare per la sua inettitudine e irresponsabilità, ma il presidente lo difende pubblicamente. Il vice, per ripicca e per liberarsi del protagonista, gli affida un incarico prestigioso ed impegnativo, che solo un grande critico d'arte potrebbe adempiere: l'uomo deve recarsi a Los Angeles presso un museo che ha appena acquistato per cinquanta milioni di dollari il celebre ritratto di James Abbott McNeill Whistler intitolato La madre, il quale è il più pregiato capolavoro del pittore statunitense.

Arrivato in America, Bean viene ospitato a casa di David Langley, responsabile artistico del museo, che crede di avere a che fare con un geniale critico d'arte. Il protagonista, giunto a casa Langley, non tarda a mostrarsi per l'idiota che è e provoca vari disastri in casa tali da causare una crisi matrimoniale: la moglie Alison infatti per qualche giorno si allontana portando con sé i figli Jennifer e Kevin. Un giorno Bean, portato al museo per osservare il dipinto e trovare l'ispirazione per il discorso da fare al giorno della presentazione, spolverandolo ci starnutisce involontariamente sopra e, dopo numerosi tentativi di ripulirlo, finisce per rovinarlo.

Il protagonista decide allora di rimediare alla sua maniera, rimpiazzando il dipinto con un poster delle stesse dimensioni. Il piano funziona: nessuno nota la sostituzione, David salva il suo posto di lavoro e Bean, con un discorso stravagante sulla genesi del quadro prezioso, riesce a fare un'ottima impressione davanti al pubblico, preservando così anche la sua reputazione. In quel momento il capo della polizia informa David che sua figlia Jennifer ha avuto un terribile incidente con la moto insieme al ragazzo e che ora è ricoverata all'ospedale in stato di coma.

Saputa la notizia scioccante, si fa scortare dal federale fino alla clinica insieme a Bean, ma nel tragitto il poliziotto rimane ferito in un conflitto a fuoco con un ladro e i due amici proseguono verso la meta. Arrivati all'ospedale, mentre David si riunisce alla moglie preoccupata, il protagonista vede a terra uno stetoscopio e lo raccoglie: viene così scambiato per un medico e portato a fare un intervento in sala operatoria. Qui salva la vita proprio al capo della polizia rimasto ferito poco prima togliendogli con il solo uso delle mani il proiettile e lo salva da morte certa. Poi, portato nella sala dove è ricoverata Jennifer, attraverso un piccolo incidente con il defibrillatore fa svegliare dal coma la ragazza e viene così apprezzato dai genitori, addirittura smascherandosi davanti ai loro occhi increduli; per ripagarlo accettano di tenerlo in casa per un'altra settimana. Passati i sette giorni felici con i Langley, Bean se ne torna in aeroporto soddisfatto: la sera, giunto a casa, dopo aver messo a letto tramite "ipnosi" il suo inseparabile orsetto di peluche Teddy, si sente consapevole di aver appeso ad una parete il disastrato ma originale dipinto.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese vennero effettuate nel 1996, precisamente dal 30 settembre al 6 dicembre; il costo della produzione fu di 18 milioni di dollari[1].

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu girato fra Londra, Hollywood e Los Angeles.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Date di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film è uscito in Australia il 3 luglio 1997 e ha incassato $ 3,1 milioni nel fine settimana di apertura, piazzandosi al primo posto.[2][3] Nel Regno Unito, è uscito l'8 agosto e ha incassato £ 2.563.326 ($ 4,0 milioni). È stato il più alto incasso di apertura per un film di produzione britannica.

È uscito in Canada il 17 ottobre e ha incassato $ 2.255.233. Si è classificato al decimo posto al botteghino statunitense e canadese. Alla sua uscita negli Stati Uniti il 7 novembre, ha incassato $ 12.733.827 nel fine settimana di apertura.

Alla fine della sua distribuzione, il film aveva incassato 17.902.161 sterline nel Regno Unito, il quarto film di maggior incasso dell'anno. Ha incassato $ 45.319.423 negli Stati Uniti e in Canada e $ 251.212.670 in tutto il mondo.[4]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Su Rotten Tomatoes il film detiene un indice di gradimento del 44% basato su 34 recensioni, con una valutazione media di 5,32/10. Il consenso critico del sito recita: "Bean vanta un comico fisico di eccezionale talento nel ruolo del protagonista, ma le sue continue rapine e la sua stupida farsa si esauriscono rapidamente".[5] Su Metacritic il film ha un punteggio di 52 su 100 basato su 20 critici, che indica "recensioni contrastanti o nella media".[6]

Roger Ebert ha assegnato al film due stelle e mezza su quattro, dicendo che mentre ha elogiato il film per avere "molti momenti molto divertenti", ha criticato la durata del film di 90 minuti, dicendo che era troppo lungo: "Ad un'ora, Bean sarebbe stata una risata senza sosta. Ma poi hanno aggiunto 30 minuti di interruzioni."[7]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1997 - Bogey Award
    • Bogey Award in Platino
  • 1997 - Golden Screen
    • Golden Screen
  • 1997 - Stinker Award
    • candidatura peggior resurrezione di una serie TV

Sequel[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007 è uscito Mr. Bean's Holiday, diretto da Steve Bendelack.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Bean (1997), su Box Office Mojo. URL consultato l'8 giugno 2019.
  2. ^ (EN) 'Bat' beats up B.O., su Variety, 8 luglio 1997.
  3. ^ (EN) Groves, Don, B.O. summer hotter o'seas, su Variety, 15 luglio 1997.
  4. ^ (EN) Bean, su Box Office Mojo.
  5. ^ (EN) Bean (1997), su Rotten Tomatoes.
  6. ^ (EN) Bean Reviews (1997), su Metacritic.
  7. ^ (EN) Ebert, Roger, Bean (1997), su RogerEbert.com, 7 novembre 1997.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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