Museo M9

Museo M9
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMestre (Venezia)
Indirizzovia Giovanni Pascoli, 11
Coordinate45°29′29.94″N 12°14′27.49″E / 45.49165°N 12.24097°E45.49165; 12.24097
Caratteristiche
Tipomuseo etnografico
Periodo storico collezioniXX secolo
Superficie espositiva2 620 
Istituzione2013
Apertura1º dicembre 2018
ProprietàFondazione di Venezia
DirettoreLuca Molinari
Visitatori29 147 (2022)
Sito web

Il Museo M9, o Museo multimediale del '900, è un museo etnografico e di storia contemporanea situato a Mestre, nel comune di Venezia.

Inaugurato nel dicembre 2018, lo spazio espositivo è concepito come espressione di cultura multimediale, architettura sostenibile, tecnologia, servizi per i cittadini e forme innovative di commercio.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio degli anni 2000 si costituì un comitato di cittadini per realizzare un "museo di Mestre" presso la scuola Edmondo De Amicis che ripercorresse la storia mestrina fin dai tempi antichi, anche con l'esposizione di reperti archeologici rinvenuti in zona. Tale progetto venne però aspramente criticato, anche dal rieletto sindaco Massimo Cacciari che bocciò l'iniziativa bollandola come una semplice esposizione di "due coccetti".[2][3] L'idea venne però rilanciata, avviando un progetto per la realizzazione di un'esposizione denominata Mestre '900 curata da Giorgio Sarto e dell'Assessorato alla cultura di Venezia al fine di costituire il "primo museo a Mestre", che ripercorresse la storia contemporanea della terraferma veneziana,[4] la cui espansione demografica avvenne solo durante il XX secolo, in particolare tra il 1920 e il 1970.[5]

Inaugurazione del museo

Nel 2005 la Fondazione di Venezia (fondazione bancaria dell'ex Cassa di Risparmio di Venezia presieduta all'epoca da Giuliano Segre) acquista al prezzo di 30 milioni di euro,[6] tra le vie Alessandro Poerio, Brenta Vecchia, Giovanni Pascoli e Corte Legrenzi, un intero isolato di circa 9.000 m² composto da vecchi edifici (ex caserma dell'Esercito "Edmondo Matter", ex caserma dei Carabinieri "Giovanni Pascoli" ed ex proprietà Volpato) situati a pochi passi dalla centralissima piazza Ferretto, con l'obiettivo di creare un nuovo polo e punto di riferimento della cultura e della crescita economico-sociale di Mestre,[7] rendendo accessibili al pubblico luoghi fino ad allora non fruibili e rendendo possibile la convivenza di edifici storici con nuove architetture.[8].

Sala d'ingresso

Nel 2008 la Fondazione di Venezia lancia un concorso internazionale per la riqualificazione dell'area, al quale hanno partecipato Carmassi Studio di Architettura (Italia), David Chipperfield Architects (Gran Bretagna/Italia), Agence Pierre-Louis Faloci (Francia), Mansilla+Tuñón Arquitectos (Spagna), Sauerbruch Hutton (Germania) e Souto Moura Arquitectos (Portogallo).

Il 27 agosto 2010, in occasione della mostra organizzata in concomitanza con la 12ª Biennale di Architettura per presentare i progetti alla cittadinanza e al pubblico, è stato rivelato vincitore lo studio Sauerbruch Hutton di Berlino[9].

Nel 2011 sono iniziate le demolizioni di alcuni vecchi edifici, mentre l'inaugurazione era inizialmente prevista per il 2014.[10]

Il ramo Campana (o delle Muneghe) del fiume Marzenego a lato di via Alessandro Poerio, con a destra l'ex monastero di Santa Maria delle Grazie (ex caserma Edmondo Matter)

Nel 2013 Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton redigono il progetto definitivo[11] da 110 milioni di euro,[12] che ha previsto la realizzazione dello spazio museale all'interno di un piccolo quartiere (micro smart city). In particolare, è stato restaurato l'ex monastero urbano di Santa Maria delle Grazie (risalente al XVI secolo e il cui chiostro interno è stato coperto, sede dell'ex caserma militare Matter) ed è stato recuperato un ex palazzo direzionale degli anni 1970, a cui sono stati affiancati tre nuovi edifici museali, ricoperti da ventimila piastrelle di ceramica di 13 colori diversi.[13]

Definito come "il più importante progetto per contribuire al rilancio e allo sviluppo della terraferma veneziana",[14] il museo è stato inaugurato il 1º dicembre 2018 alla presenza del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli e del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.[15] Nel primo mese di apertura del museo si sono contati oltre 12.000 visitatori,[16][17], mentre nei mesi successivi la media è scesa circa 7.000 biglietti venuti.[18] Nel giugno 2019 viene fondata l'associazione Amici dell'M9.[19]

La ludoteca M-Children aperta nell'aprile 2018 ed ospitata nel polo museale M9 è inclusa tra i sette finalisti del premio Children in Museum Award 2019 organizzato dall'European Museum Academy e dall'organizzazione Hands On! International.

Esposizione[modifica | modifica wikitesto]

Museo M9
L'Italia delle fotografie
La trasformazione del paesaggio
La trasformazione della moda

Il Museo M9 è allestito nei primi due piani del principale edificio del nuovo complesso architettonico e l'esposizione prevede il racconto multimediale della storia d'Italia del XX secolo, attraverso un percorso fra materiali digitali, tra cui circa 6.000 fotografie, 820 filmati montati in una videoproiezione complessiva di oltre dieci ore, 500 oggetti iconografici (manifesti, periodici, quotidiani e materiale grigio) e 400 file audio, provenienti da 150 archivi di interesse storico (tra cui Teche Rai, Istituto Luce, Fondazione Treccani, Centro Storico Fiat, Archivi Farabola, Fondazione archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, Archivio storico dell'ENI e Fondazione FS Italiane) e a disposizione del pubblico attraverso 60 installazioni multimediali e interattive.[20]

Curata da storici, sociologi, architetti e scrittori, tra cui Chiara Saraceno, Giuseppe De Rita, Alberto Abruzzese, Irene Bignardi, Gianni Toniolo, Francesca Ghedini, Valerio Zingarelli e Guido Guerzoni, coordinati da Cesare De Michelis (scomparso pochi mesi prima dell'inaugurazione), i 2620 m² dell'esposizione permanente del museo comprendono otto sezioni tematiche sulla storia politica, economica, sociale e culturale della Penisola italiana:[21]

  1. Come eravamo, come siamo: demografia e strutture sociali
  2. The Italian way of life: consumi, costumi e stili di vita
  3. La corsa al progresso: scienza, tecnologia e innovazione
  4. Soldi soldi soldi: economia, lavoro, produzione, benessere
  5. Guardiamoci intorno: paesaggi e insediamenti urbani
  6. Res publica: lo Stato, le istituzioni, la politica
  7. Fare gli italiani: educazione, informazione e formazione
  8. Per farci riconoscere: che cosa ci fa sentire italiani

Il terzo piano del museo è dedicato alle mostre temporanee, legate all'arte, al design, alla fotografia e alla tecnologia del XX secolo, mentre al piano terra è stato realizzato un auditorium-cinema con tecnologia 4K e VR.[22]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Inaugurato a Mestre M9, il Museo del Novecento. Il sindaco Brugnaro: “Suggelliamo di fronte al mondo che Venezia è una grande città viva e moderna”, su Comune di Venezia, 1º dicembre 2018.
  2. ^ Roberto Lamantea, «Un centro vivo, non solo un museo», in La Nuova di Venezia e Mestre, 26 agosto 2010.
  3. ^ Giuliano Segre, «Vocazione metropolitana, M9 farà la storia», in La Nuova di venezia e Mestre, 23 dicembre 2017.
  4. ^ Segre, p. 325.
  5. ^ Segre, p. 327.
  6. ^ Roberto Lamantea, «M9», la nuova identità della città, in La Nuova di venezia e Mestre, 2 dicembre 2008, p. 27.
  7. ^ Luciano Del Sette, M9 a Mestre il paese virtuale, in Il Manifesto, 26 gennaio 2019.
  8. ^ Fondazione Pellicani su M9. (PDF), su fondazionegiannipellicani.it. URL consultato il 17 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2009).
  9. ^ Lo studio Sauerbruch Hutton vince il Concorso Internazionale di Architettura di M9., su m9museum.it. URL consultato il 31 agosto 2010.
  10. ^ Il Gazzettino - 12 maggio 2011., su carta.ilgazzettino.it. URL consultato il 14 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2015).
  11. ^ Sara Banti, Mestre rinasce con M9, in Abitare, 1º dicembre 2018.
  12. ^ L'architettura di Sauerbruch Hutton, su m9museum.it. URL consultato il 28 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2019).
  13. ^ M9: Fondazione Venezia apre al futuro a Mestre, su Associazione Culturale Ordine Architetti Roma. URL consultato il 28 giugno 2019.
  14. ^ Massimiliano Zane, M9 di Mestre. La montagna ha partorito (per ora) un topolino, su Art Tribune, 26 maggio 2019.
  15. ^ Fabrizio Milanesi, Nasce a Mestre M9, il primo museo interattivo del Novecento italiano, su Touring Club Italiano, 3 dicembre 2018.
  16. ^ M9: boom di visite per il museo multimediale di Mestre, su Il Metropolitano, 4 gennaio 2019.
  17. ^ Dodicimila visitatori nel primo mese di apertura di M9 a Mestre, su Venezia Today, 3 gennaio 2019. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2019).
  18. ^ Le commissioni comunali VI e IX al Museo M9: "Progetto fondamentale per tutto il territorio", su Comune di Venezia, 17 maggio 2019.
  19. ^ Alvise Sperandio, Per sostenere il museo nasce l'associazione "Amici del Museo M9", in Il Gazzettino, 26 giugno 2019.
  20. ^ Inaugurato “Mestre M9”, il grande Museo multimediale del '900, 3 dicembre 2018. URL consultato il 28 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2019).
  21. ^ Il museo, su m9museum.it.
  22. ^ Valentina Poli, Mancano pochissimi giorni per l’inaugurazione dell'M9 a Mestre. L’abbiamo visitato in anteprima, in Art Tribune, 11 novembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]