Museo civico aufidenate

Museo civico aufidenate
il Convento della Maddalena a Castel di Sangro (AQ)
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCastel di Sangro
IndirizzoConvento della Maddalena
Caratteristiche
TipoMuseo archeologico
Visitatori2 441 (2022)
Sito web

Il Museo civico Aufidenate è un museo archeologico sito nei locali dell'ex Convento della Maddalena di Castel di Sangro (AQ).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il museo venne istituito nel 1898, con il nome di Museo Aufidenate, dall'allora sindaco di Castel di Sangro, il colonnello Clemente Marchionna. Gli storici del tempo, primo fra tutti Vincenzo Balzano, seguito da Antonio De Nino, volevano fortemente l'apertura di un luogo di riunione di tutti i reperti archeologici rinvenuti nel territorio. Nacque in un periodo in cui si stava delineando la reale posizione dell'antica città di Aufidena.

Nel 1924 vi fu il furto di molti reperti, ma il museo restò aperto e continuò ad arricchirsi di nuovi reperti con il passare del tempo. I bombardamenti del 1943 - 44 ne decretarono però la chiusura; non vi furono molti danni alle infrastrutture, ma i reperti restarono a lungo incustoditi, vittime di numerosi saccheggi. I reperti rimasti finirono spesso all'aperto, esposti alle intemperie per molti anni.

Il nuovo museo è stato inaugurato più di cinquanta anni dopo, nel 1999, conseguentemente alla ristrutturazione del vecchio Convento della Maddalena, nell'area periferica di Castel di Sangro. Il lavoro di recupero dei reperti era già cominciato anni prima dalla locale sezione dell'Archeoclub d'Italia; l'amministrazione comunale aveva provvisoriamente adibito a museo parte del Palazzo del Principe.

Museo archeologico[modifica | modifica wikitesto]

La collezione ospita:

  • Collezione storica De Nino: reperti della Preistoria, vasi, ceramiche, lastra di tempio con scrittura osca, statua di toro sannita, lamina di bronzo sannita, statua di console romano acefala.
  • Collezione medievale XI-XV secolo, reperti di chiese, tra cui una statua policroma di San Michele Arcangelo.

Ulteriori utilizzi dell'ex Convento della Maddalena[modifica | modifica wikitesto]

Convento dei Frati Minori Osservanti di Maria Santissima Maddalena
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàCastel di Sangro
IndirizzoContrada della Maddalena, SNC - Castel di Sangro, Via Unità d'italia C/o Convento della Maddalena 182, 67031 Castel di Sangro, Via Ponte della Maddalena 182, Castel di Sangro e Via De Contra 4, 67031 Castel di Sangro
Coordinate41°47′16.78″N 14°06′10.45″E / 41.787995°N 14.102902°E41.787995; 14.102902
Religionecattolica
TitolareMaria Maddalena
Diocesi Sulmona-Valva
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzioneXV secolo
CompletamentoXVII secolo
Sito webwww.altosangro.com/museoaufidenate/

Storia del convento[modifica | modifica wikitesto]

Il convento fu eretto nel XV secolo, presso una piccola cappella oltre il Sangro, dove si dice avesse dimostrato frate Pietro da Morrone. La lapide del portale 1487 testimonia che in quest'anno la fabbrica era già compiuta, e il monastero fu sede dell'ordine dei Minori Conventuali di San Francesco, fino al 1878, quando dopo le soppressioni piemontesi, fu ripristinato come scuola sino al 1901, quando fu destinato a carcere, soprattutto durante la seconda guerra mondiale. Abbandonato, nel 1998 è stato recuperato e adibito a museo.[1]

Il convento è molto ben conservato nello stile rinascimentale, per il chiostro, e barocco per gli interni della chiesa, ancora officiata. La chiesa mostra un aspetto esterno tipico delle architetture rinascimentali conventuali abruzzesi, con portico che precede l'ingresso, e portale architravato tardo romanico, facciata quadrata con oculo centrale.

L'interno a navata unica, ha 9 altari dedicati alla Madonna del Carmine, San Matteo, San Francesco, l'Immacolata Concezione, San Diego, San Pasquale, la Madonna degli Angeli e Sant'Antonio di Padova. Gli altari sono in stile differente, tra il rinascimentale e il barocco e rococò, perché realizzati tra il XVI-XVIII secolo dalle famiglie nobili di Castel di Sangro, che si susseguivano nell'acquisizione del feudo, tra cui si ricordano i Casaccio. Il soffitto della chiesa è a cassettoni lignei con lacunari decorati da fiori e tralci vegetali.

L'ex convento ospita i vari musei, esternamente mostra di pregevole il chiostro quadrato porticato, con pozzo centrale ottagonale, e arcate eleganti e colonne circolari a capitello. Presso le arcate delle campate, si conservano ancora gli affreschi rinascimentali delle storie della vita di San Francesco di Assisi e Sant'Antonio di Padova.

Altri musei del convento[modifica | modifica wikitesto]

Due locali del rinnovato convento sono stati adibiti a Museo Internazionale della pesca a mosca intitolato a Stanislao Kuckiewiez, istituito con la collaborazione della Scuola di Pesca a Mosca-SIM e inaugurato nel settembre del 2000. Espone fotografie, documenti e attrezzature specializzate nella pesca a mosca, sport molto popolare a Castel di Sangro.

Dal 22 luglio 2017 l'ex convento ospita anche il War Museum, museo della guerra dedicato al Tenente Generale Rolando Giampaolo (medaglia d'argento al valor militare), specialistico sulla "linea Gustav".

Un altro locale è dedicato a mostre temporanee, in continuo rinnovamento. Vi sono esposti quadri, foto o quant'altro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Convento della Maddalena, su altosannio.it. URL consultato il 22 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2020).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo Aufidenate nel Convento della Maddalena in Castel di Sangro di Ezio Mattiocco, anno 2005 - Synapsi edizioni

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN253748403 · LCCN (ENno2015130449 · GND (DE1078779163 · WorldCat Identities (ENlccn-no2015130449