Museo orientale di Tagliacozzo

Museo orientale di Tagliacozzo
Vista del santuario
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSanta Maria d'Oriente di Sfratati, Tagliacozzo
Indirizzovia Oriente
Coordinate42°03′30.21″N 13°16′35.06″E / 42.058393°N 13.276405°E42.058393; 13.276405
Caratteristiche
TipoDocumenti, numismatica, filatelia,
opere d'arte egiziane, orientali, etiopiche
Istituzione1968
Sito web

Il museo orientale di Tagliacozzo è ospitato presso il santuario della Madonna dell'Oriente di Tagliacozzo, in provincia dell'Aquila.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il museo è ospitato dal 1968 in alcuni locali del santuario di Tagliacozzo, risalente al XVI secolo e che conserva l'icona della duecentesca Madonna dell'Oriente, e custodisce una raccolta di ex voto, icone bizantine, arredi sacri e monete provenienti dal Medio Oriente.

Le collezioni furono raccolte dal padre francescano Gabriele Giamberardini, che operò in Egitto dal 1950 al 1970 come docente del seminario Orientale di San Cirillo a Giza e Prefetto degli Studi nella Missione dell’Alto Egizio, e da padre Tommaso Casale, nato a Tagliacozzo il 15 dicembre 1921, membro della Fraternità del convento, fondatore del museo e deceduto il 28 ottobre 1999.

Nei primi anni Duemila i locali sono stati adeguati con moderne tecnologie alla conservazione dei reperti e di testi e documenti della biblioteca collocata nei piani superiori del santuario. L'inaugurazione dei rinnovati spazi espositivi è avvenuta nel 2003[2].

Collezioni[modifica | modifica wikitesto]

La collezione conta antichità egiziane, orientali, etiopiche, ed una raccolta numismatica e fialatelica in fase di catalogazione. Inoltre, la biblioteca del santuario conserva anche preziose cinquecentine ed altri volumi rari, anche questi in fase di catalogazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Museo Orientale, su tagliacozzoturismo.it. URL consultato il 16 luglio 2016.
  2. ^ AA. VV. Abruzzo e Molise, Touring Club Italiano, Touring editore, Milano, 2005, p. 501.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]