Scottish National Gallery

Scottish National Gallery
Visione d'insieme del complesso museale
Ubicazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
LocalitàEdimburgo
IndirizzoBelford Road
Coordinate55°57′03.3″N 3°11′44.4″W / 55.950917°N 3.195667°W55.950917; -3.195667
Caratteristiche
Tipoarte
Istituzione1859
Apertura1859
Visitatori660 741 (2021)
Sito web

La Scottish National Gallery (in italiano Galleria nazionale scozzese) è una galleria d'arte di Edimburgo, la capitale della Scozia. La galleria è ospitata in un edificio in stile neoclassico progettato da William Henry Playfair e concluso nel 1859, anno in cui fu inaugurato il museo.

La vasta ed importante collezione di opere di grande prestigio fanno del National Gallery di Edimburgo una delle più importanti gallerie d'arte della Gran Bretagna.

Il museo era noto come National Gallery of Scotland fino al 2012, anno dal quale quando è stato fondato l'ente executive NDPB National Galleries of Scotland che gestisce questo museo, la Scottish National Portrait Gallery e la Scottish National Gallery of Modern Art; per evitare confusione fra il nome dell'ente e del museo, e per uniformare i nomi delle tre istituzioni, il museo è stato ribattezzato Scottish National Gallery.

Collezione[modifica | modifica wikitesto]

Il museo, che si fondò inizialmente sulle opere della Royal Institution attiva dagli inizi dell'Ottocento, si è andato arricchendo progressivamente fino ad assumere le caratteristiche di una delle più interessanti "piccole collezioni" del mondo, come è stato definito, in quanto numericamente non estesa come altre gallerie nazionali (ad esempio quella londinese), ma comunque ricca di opere importanti della pittura occidentale.

Il nucleo principale della Scottish National Gallery conserva numerosi dipinti di autori scozzesi, che rendono il museo il più importante al mondo per questa produzione. A questi si aggiungono tre importanti donazioni di opere europee.

Nel 1946 il museo ha ricevuto in prestito permanente dai duchi di Sutherland, riconfermato nel 2009 per altri 21 anni, le opere della famosa collezione Bridgewater, già a Londra, che comprende tre opere di Raffaello, cinque di Tiziano, un autoritratto di Rembrandt e otto dipinti di Poussin, tra cui la famosa seconda serie dei Sette Sacramenti. L'origine di tale galleria si fa risalire a quella già celebre del duca d'Orléans, reggente di Francia all'inizio del secolo XVIII, venduta poi a Londra nel 1798 e in parte comprata dal duca di Bridgwater. Nel 1961 la pinacoteca ha avuto in dono la collezione Maitland di impressionisti francesi. Infine, sotto la direzione di Thymothy Clifford, direttore fino al 2005, la galleria si è arricchita di numerose opere di Botticelli, Guercino, Guido Reni, Gian Lorenzo Bernini e altri, e specialmente della seconda versione delle Tre Grazie di Antonio Canova, già appartenuta del Duca di Bedford e acquistata insieme al Victoria and Albert Museum di Londra nel 1994.

Sono inoltre di proprietà della galleria opere di Vitale da Bologna, Bernardo Daddi, Andrea del Sarto, Tintoretto, Veronese, Ludovico Carracci, Domenichino Claude Lorrain, Rembrandt, Pittoni, Rubens, Van Dyck, Steen, Vermeer, Joshua Reynolds, Thomas Gainsborough, John Crome, Chardin, Watteau, Boucher, Greuze, Velazquez, Zurbaran, Adam Elsheimer, Lorenzo Lotto, Jacopo Bassano, e fra gli impressionisti Vincent van Gogh, Claude Monet e Gauguin.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Cima da Conegliano
Leonardo da Vinci
Domenichino
Lorenzo Lotto
Claude Monet
Raffaello
Rembrandt
Bernardo Strozzi
Tiziano
Giambattista Pittoni
Antoon van Dyck
Vincent van Gogh
Diego Velázquez
Jan Vermeer
Paolo Veronese

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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