Necao II

Necao II
Statuetta in bronzo di Necao II. New York, Brooklyn Museum
Signore dell'Alto e del Basso Egitto
In carica610 a.C. –
595 a.C.
PredecessorePsammetico I
SuccessorePsammetico II
Nome completoWahemibra Nekau
Morte595 a.C.
DinastiaXXVI dinastia egizia
PadrePsammetico I
MadreMehtenweskhet
ConsorteKhedebneithirbinet I
FigliPsammetico II

Necao II, anche Wahemibra Nekau (... – 595 a.C.), è stato un faraone della XXVI dinastia egizia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Psammetico I Wahemibra regnò per sedici anni, dal 610 a.C. al 594 a.C., in accordo con la testimonianza di Erodoto ed i dati archeologici mentre sia Eusebio di Cesarea che Sesto Africano gli attribuirono un regno di soli sei anni.

Nel corso del suo regno Wahemibra dette un forte impulso allo sviluppo del traffico marittimo facendo costruire navi a Corinto e potenziando le flotte del Mediterraneo e del Golfo Persico. Sempre nell'ottica dello sviluppo commerciale iniziò i lavori di ampliamento del canale navigabile tra il Nilo ed il Mar Rosso fondando anche la città di Per Temu Tjeku (la casa di Atum Tjeku) nella località oggi nota come Tell-el-Maskhuta, nei pressi della moderna Ismailia. Al nome di questo sovrano è legata la prima circumnavigazione dell'Africa di cui si abbia notizia, impresa realizzata da marinai fenici.

In politica estera Wahemibra si impegnò a fondo nell'area palestinese nel tentativo di contrastare l'ascesa della coalizione tra Medi e Caldei. Non essendo riuscito ad impedire la caduta di Harran, ultima roccaforte assira, il sovrano egizio occupò la Palestina sconfiggendo Giosia, re di Giuda, sul cui trono mise poi un sovrano di sua scelta: Johakim, fratello di Joachaz legittimo erede (come narra il testo biblico). Approfittando di una congiuntura favorevole Wahemibra riuscì a conquistare la piazzaforte di Kadesh sconfiggendo i babilonesi sull'Eufrate, primo sovrano egizio dopo Thutmose III ad attraversare questo fiume. La risposta babilonese giunse dopo circa quattro anni, un esercito guidato da Nabucodonosor II, figlio di Nabopolassar, sconfisse gli egizi prima a Karkemiš e poi ad Hamath. Solo la morte del re babilonese salvò Wahemibra dalla completa disfatta permettendogli di riportare in Egitto i resti del suo esercito. Nel 601 a.C. un tentativo babilonese di penetrazione in Egitto venne fermato al confine orientale del delta del Nilo ed in seguito Wahemibra riconquistò anche la città di Gaza ma non tentò più di occupare la Palestina.

Nome Horo Sesto Africano Eusebio di Cesarea Erodoto Altri nomi
Sia-ib Nechao II Nechao II Necos Necho II

Titolatura[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
G5
ḥr Horo
S32
ib
si3 ib Sia-ib
G16
nbty (nebti) Le due Signore
m3՚ hrw
G8
ḥr nbw Horo d'oro
mri ntrw
M23
X1
L2
X1
nsw bjty Colui che regna
sul giunco
e sull'ape
N5F25mib
wḥm ib rˁ Wahemibra Il cuore di Ra è rinnovato
G39N5
s3 Rˁ Figlio di Ra
nD28G43
nk3w Nekau

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

In italiano
  • M. Liverani, Antico Oriente: storia, società, economia, nuova ed., Bari-Roma, Laterza, 2009 [1988], ISBN 978-88-420-9041-0.
  • Mistrini V, Gli assiri : la prima superpotenza dell'Oriente Antico, Gorizia, LEG, 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Signore dell'Alto e del Basso Egitto Successore
Psammetico I 610595 a.C. Psammetico II
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