Nera (Italia)

Nera
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Marche
  Umbria
  Lazio
Province  Macerata
  Perugia
  Terni
  Viterbo
ComuniCastelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, Cascia, Monteleone di Spoleto, Scheggino, Sant'Anatolia di Narco, Vallo di Nera, Montefranco, Ferentillo, Terni, Arrone, Narni ed Orte.
Lunghezza116,2 km
Portata media160,3 m³/s
Bacino idrografico4 279,8 km²
Altitudine sorgente902 m s.l.m.
NascePorche di Vallinfante
SfociaTevere presso Orte
42°26′35″N 12°24′44″E / 42.443056°N 12.412222°E42.443056; 12.412222
Mappa del fiume
Mappa del fiume
Rovine del Ponte romano sul Nera presso Narni

Il Nera (declinato, soprattutto localmente, anche al genere femminile, la Nera[1][2][3]; in latino Nar, in antico umbro Nahar) è un fiume lungo 116,2 km.

Sebbene nella classifica dei fiumi italiani più lunghi si posizioni al 44º posto, in quella che riguarda la portata media il Nera risulta essere il 7º fiume italiano. Infatti, grazie al suo bacino idrografico, ai suoi affluenti e al clima è, anche in estate, estremamente ricco d'acqua.

Corso del fiume[modifica | modifica wikitesto]

Il fiume Nera nasce nelle Marche, a 902 m s.l.m. sui monti Sibillini, nell'omonimo parco nazionale; le sorgenti sono situate nel comune di Castelsantangelo sul Nera, nella frazione di Vallinfante. Percorsi 5 km, presso Visso, il fiume riceve le acque di copiose sorgenti, accrescendo considerevolmente la propria portata. Il settore marchigiano del bacino del Nera comprende i tre comuni di Castelsantangelo sul Nera, Visso ed Ussita, ed è esteso circa 150 km².

A circa venti chilometri dalla sorgente, il Nera entra in Umbria scorrendo nella pittoresca Valnerina (che proprio dal fiume prende il suo nome), limpidissimo e copioso d'acque in ogni stagione (c. 20 m³/s di media annua), nonostante alcune opere idrauliche come il canale che adduce una parte delle sue acque al lago di Piediluco a scopo idroelettrico[4] ne abbiano sensibilmente ridotto la portata.

Presso Triponzo il fiume aumenta più del doppio la propria portata d'acqua (oltre 50 m³/s) grazie al notevole contributo da sinistra del fiume Corno scorrendo per svariati km in una valle quasi incontaminata dove lambisce i centri di Cerreto di Spoleto, Vallo di Nera, Sant'Anatolia di Narco e Scheggino tutti in Provincia di Perugia. Presso la loc. 'Ceselli' il fiume entra poi in Provincia di Terni e da qui proprio per la sua grande valenza ambientale il suo corso è tutelato a 'Parco Fluviale del Nera'. In questo tratto bagna svariati centri come Sambucheto, Macenano, Ferentillo, Montefranco, Arrone avvicinandosi sempre più all'area urbana di Terni.

Dopo il centro di Collestatte il fiume raddoppia nuovamente la propria portata grazie al contributo assai ricco da sinistra del fiume Velino, suo principale tributario in assoluto, che gli confluisce in modo assai spettacolare tramite la celebre Cascata delle Marmore. A breve distanza, viene scavalcato dallo scenografico ponte delle Marmore.

Subito con una portata copiosissima (quasi 110 m³/s) il Nera entra a Terni ricevendo l'apporto del torrente Serra, suo principale tributario di destra, e attraversa la città da est a ovest avendo da sempre anche contribuito al suo sviluppo industriale grazie alla sua ricchissima portata, dopodiché si incassa nuovamente per svariati km in un'ampia gola (nella quale il fiume è ancora ulteriormente alimentato da copiose risorgive subalvee), sfiorando la città di Narni.

Da qui prosegue, sempre copiosissimo di acque formando il piccolo lago artificiale Oasi di San Liberato nella Valle del Tevere per poi confluire da sinistra nel Tevere presso Orte.

Le origini del suo nome sono ben descritte in questa poesia vernacolare di Eucherio Morelli[5]:

«Per andri pò deria, e nnò pe ccasu / Da ddù buci che cià a forma de nasu / (...) Che ppò da NAR o da buci o NARICI / Che furo de lu nome le radici / Arrià a NERA è statu propio un giocu / Chè li nomi cammiano a ppocu a ppocu. / Io m'aricordo tempi fa col C.A.I. / D'essece annato e non me scordo mai / De stù gran scoju a mmusu de vitèllu / Cò llì ddù buci a forma de ‘n'anéllu.»

Affluenti[modifica | modifica wikitesto]

Torrente Ussita

Caratteri idrologici[modifica | modifica wikitesto]

Il Nera è un fiume che a dispetto della sua limitata lunghezza ha una fondamentale importanza nel bilancio idraulico del Tevere, in quanto ne costituisce oltre il 50% della sua portata media annua.

Il bacino idrografico del Nera infatti è interamente impostato su rocce permeabili e in zone prevalentemente di media e alta montagna il che fornisce al fiume un regime assai regolare con portate minime alla foce che non scendono mai sotto i 70 m³/s. Ciò non di meno la portata nelle massime piene può anche superare i 1.000 m³/s.

Da precisare inoltre che un'aliquota rilevante della sua portata media (almeno 80 m³/s) deriva dall'afflusso del fiume Velino che si getta nel Nera alle porte di Terni tra le frazioni di Collestatte Piano e Papigno formando l'alta (165 m, in tre salti successivi, dei quali il primo di 120 m) e famosa Cascata delle Marmore.

Sotto l'aspetto idraulico, il fiume Nera è in rapporto alla sua lunghezza ed estensione di bacino, fra i principali fiumi d'Italia per portata: per la precisione, nella gerarchia dei fiumi italiani a maggiore portata media, viene al 7º posto dopo Po, Ticino, Tevere, Adige, Adda e Piave precedendo anche fiumi assai più lunghi e con un bacino maggiormente esteso come Oglio, Arno, Dora Baltea, Reno e Brenta.

Da sottolineare inoltre che se la portata media del Nera è paragonabile a quella dell'Arno (che risente però di pesantissime variazioni stagionali di portata), il suo regime è sicuramente tra i più regolari nella gerarchia dei fiumi italiani. Questa abbondanza di acque in ogni stagione ha consentito la realizzazione, fra il Nera e il suo principale affluente, il Velino, di un sistema idroelettrico che è il maggiore dell'Appennino e fra i maggiori in Italia; tale sistema è stato prevalentemente a servizio delle acciaierie di Terni fino a tutto il XX secolo.

Proprio per favorire la crescente industrializzazione della zona[6], la Società Imprese Elettriche in Italia e la Società per Carburo di Calcio promossero ed avviarono nel 1901 l'esercizio della tranvia Terni-Ferentillo, un'infrastruttura nata per agevolare il trasporto delle merci e delle persone lungo la valle che seguiva il percorso dell'attuale strada statale 209; la tranvia fu soppressa nel 1960.

Portata media mensile[modifica | modifica wikitesto]

Portata media mensile (in m³)
Stazione idrometrica: Orte (2013)
Fonte: Analisi a monte della confluenza con il Tevere

Dati portata Fiume Nera (Stagione 2013).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ quotidianodellumbria.it, https://www.quotidianodellumbria.it/opinioni/a-terni-non-ci-sono-piu-le-pesanti-nebbie-duna-volta/.
  2. ^ Umbria, Touring Club Italiano, 1999, p. 452.
  3. ^ Umbria: Perugia, Terni, Orvieto, il Trasimeno e i Sibillini, i luoghi di San Francesco, Touring Club Italiano, p. 156.
  4. ^ http://www.piediluco.net Archiviato il 26 settembre 2017 in Internet Archive. sito della Pro Loco di Piediluco
  5. ^ E. Morelli, Terni d'un témpu. Storia di Terni in versi vernacolari, Ed. Thyrus, Arrone, Terni, 1987
  6. ^ Adriano Cioci, La tramvia Terni-Ferentillo, Kronion, Bastia Umbra, 1989.

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