Nesta Carter

Nesta Carter
Nesta Carter al Memorial Van Damme nel 2010
Nazionalità Bandiera della Giamaica Giamaica
Altezza 173 cm
Peso 78 kg
Atletica leggera
Specialità Velocità
Società MVP Track & Field Club
Record
60 m 6"49 (indoor - 2012)
100 m 9"78 (2010)
200 m 20"25 (2011)
Carriera
Nazionale
2007-Bandiera della Giamaica Giamaica
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 0 0
Mondiali 3 1 1
Mondiali indoor 0 1 0
World Relays 1 1 0
Giochi CAC 1 0 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 12 maggio 2019

Nesta Carter (Manchester, 11 ottobre 1985) è un velocista giamaicano.

In carriera si è laureato, con la squadra giamaicana, campione olimpico della staffetta 4×100 metri a Londra 2012, nonché campione mondiale a Taegu 2011, con il record mondiale di 37"04, e a Pechino 2015. Sempre nella staffetta veloce si è aggiudicato anche un argento ai Mondiali di Osaka 2007. Detiene nella distanza singola l'ottava prestazione di sempre con 9"78, stabilito a Rieti il 29 agosto 2010.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

2007[modifica | modifica wikitesto]

L'atleta giamaicano esordisce per la prima volta ai Campionati mondiali di Osaka nei 100 metri piani, passando le qualificazioni e i quarti di finale, rispettivamente con 10"17[1] e 10"23,[2] ma non riuscendo a qualificarsi per la finale, chiudendo la semifinale settimo con il tempo di 10"28.[3] Il 1º settembre riesce a vincere l'argento nella staffetta 4×100 metri insieme a Marvin Anderson, Usain Bolt e Asafa Powell, segnando il primato nazionale di 37"89 dietro agli USA (37"78).[4]

2008[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 luglio 2008 scende per la prima volta sotto il muro dei 10 secondi, chiudendo in 9"98 al DN Galan di Stoccolma con un vento a favore di 1,0 m/s, tuttavia non riesce a qualificarsi per i Giochi olimpici di Pechino, ai quali prende comunque parte alla staffetta 4×100 metri, vincendo la medaglia d'oro e battendo il record mondiale con 37"10 insieme a Michael Frater, Usain Bolt e Asafa Powell.[5] Tuttavia nel 2017 il Comitato Olimpico Internazionale revocherà la medaglia d'oro della staffetta giamaicana a causa della positività di Nesta Carter alla methylhexaneamina, nell'ambito dei test effettuati nel 2016.[6]

Il 2 settembre all'Athletissima di Losanna eguaglia il proprio primato personale (vento +0,2 m/s), dietro ad Asafa Powell (9"72) e Walter Dix (9"92). Tre giorni dopo, al Memorial Ivo Van Damme di Bruxelles, segna un più modesto 10"07 dietro a Usain Bolt (9"77) e Asafa Powell (9"83) ma con un vento contrario di 1,3 m/s e su una pista bagnata.[7]

2009[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 Nesta Carter non riesce a qualificarsi per i Mondiali a Berlino e nella staffetta (che la Giamaica vince ancora con 37"31) viene rimpiazzato da Steve Mullings.[8]

Qualche giorno dopo la conclusione dei Mondiali torna a correre sul circuito del Grand Prix a Zagabria, arrivando terzo in 10"04, dietro a Darvis Patton (9"94) e Mike Rodgers (9"97) con un vento a favore di 0,6 m/s. Il 6 settembre a Rieti vince inizialmente la semifinale in 10"28 con un abbondante vento a sfavore di 2,4 m/s, mentre in finale si piazza secondo con 10"08 dietro ad Asafa Powell che vince in 9"99 (vento -1,5 m/s).[9]

Il 20 settembre dimostra una buona forma allo Shanghai Golden Grand Prix correndo in 9"91 (primato personale) dietro a Tyson Gay (9"69), Asafa Powell (9"85) e Darvis Patton (9"89), da notare il vento al limite di +2,0 m/s.[7]

2010[modifica | modifica wikitesto]

Nesta Carter comincia il 2010 ai Mondiali indoor tenutisi a Doha nei 60 metri piani, arrivando settimo in finale con 6"72.[10] Comincia la stagione all'aperto in buona condizione, arrivando secondo nel meeting della Diamond League di Doha, con 9"88 (+2,3 m/s di vento, perciò non valido come primato) dietro ad Asafa Powell (9"81). La stagione di Carter viene poi interrotta a causa di un infortunio, che gli impedisce di prendere parte agli appuntamenti più importanti.

Nesta Carter (al centro) con Tyson Gay al Memorial Van Damme 2010.

Ad agosto, rientra in gran forma a un meeting minore a Lucerna ottenendo con 9"86 il suo nuovo record personale; successivamente prende parte all'ultimo meeting della Diamond League a Bruxelles, migliorandosi ulteriormente correndo in 9"85 (vento +0,1 m/s) dietro a Tyson Gay che chiude in 9"79, riuscendo così a posizionarsi quarto nella classifica finale del circuito.[11]

Il 29 agosto, sulla veloce pista di Rieti, Carter stupisce nuovamente: dopo aver guadagnato la finale (10"13, terzo in batteria battendo Richard Thompson con lo stesso tempo) eguaglia la miglior prestazione dell'anno con un formidabile 9"78 (vento +0,9 m/s),[12] diventando il quarto sprinter più veloce della storia sui 100 metri piani; la gara, caratterizzata dai primi 7 tempi non oltre i 10 secondi è la finale più veloce mai corsa sul suolo italiano.[13]

2011[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 giugno 2011 al meeting di Eugene, Carter segna il suo primato stagionale correndo in 9"92 (vento +1,3 m/s) dietro a Steve Mullings (9"80) e Mike Rodgers (9"85), tempo che batte in seguito all'Herculis di Monaco con 9"90 (vento +1,0 m/s), dietro di soli due centesimi a Usain Bolt.

Il 25 giugno, ai trials giamaicani non riesce a qualificarsi per i Mondiali chiudendo solo quarto dietro ad Asafa Powell, Yohan Blake e Steve Mullings,[14] qualche giorno dopo al Crystal Palace di Londra corre in 10"01 dietro a Yohan Blake (9"95), con un vento contrario di 1,6 m/s.

Riesce a partecipare ai Mondiali di Taegu in seguito al ritiro di Asafa Powell per infortunio e la squalifica per doping di Steve Mullings;[15] si qualifica in semifinale con il tempo di 10"16,[16] ma in finale, in seguito alla squalifica di Usain Bolt per falsa partenza, arriva settimo con 10"95, dovuto a dei crampi.[17] Tuttavia riesce a rifarsi nella staffetta 4×100 metri vincendo la medaglia d'oro con Yohan Blake, Michael Frater e Usain Bolt e stabilendo il nuovo primato mondiale con il tempo di 37"04.[18]

Al meeting di Zurigo chiude a un modesto sesto posto con 10"12, riuscendo comunque a finire terzo nella classifica finale della Diamond League,[19] si riscatta al meeting di Bruxelles (in una gara non valida per la Diamond League) migliorando il suo primato stagionale a 9"89 (vento +1,3 m/s) dietro a Usain Bolt che con 9"76 stabilisce il record mondiale stagionale.

2012[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce nella stagione 2012 il 28 gennaio a New York, sull'inconsueta distanza dei 50 metri piani indoor, correndo in 5"67 dietro al connazionale Asafa Powell (5"64). Riesce in seguito a qualificarsi per i Mondiali indoor al meeting di Birmingham; dopo aver vinto la semifinale con 6"51, arriva secondo nella finale con 6"49, preceduto da Lerone Clarke (6"47) e succeduto per un solo centesimo da Asafa Powell. Ai Mondiali indoor di Istanbul, in Turchia si qualifica per la finale con 6"56; il 10 marzo corre la finale in 6"54 arrivando secondo dopo Justin Gatlin, che vince l'oro in 6"46.[20]

Ai trials giamaicani validi per la selezione olimpica Carter partecipa sia ai 100 che ai 200 metri piani, sebbene nella finale dei 100 m corra il secondo miglior tempo con 9"95 (dopo il 9"92 di Asafa Powell) in finale arriva solo sesto con 10"01 (vento +1,1 m/s). I qualificati per le Olimpiadi sono Yohan Blake (9"75), Usain Bolt (9"86) e Asafa Powell (9"88); il suo posizionamento gli impedirebbe anche di prendere parte alla finale della staffetta 4×100 metri. In seguito si disputano anche le selezioni per i 200 metri, ma ancora una volta per Carter non c'è nulla da fare: quinto posto con 20"45 (vento -0,5 m/s), in una finale in cui ancora una volta Yohan Blake batte Usain Bolt (19"80 contro 19"83), il terzo classificato è invece Warren Weir con 20"03.[21]

Ancora come nell'anno precedente pur non partecipando nelle gare individuali dei Giochi olimpici riesce ad entrare a far parte della staffetta, stavolta dopo l'ennesimo infortunio di Asafa Powell avvenuto nella finale dei 100 metri, in cui arriva ultimo con 11"99.[22] Carter riesce così a correre in squadra prima in semifinale in 37"39 in assenza di Usain Bolt (sostituito da Kemar Bailey-Cole),[23] mentre in finale, ancora una volta in prima frazione e con la stessa squadra dell'anno precedente (Frater, Blake, Bolt) riesce per la terza volta in carriera ad abbattere il primato mondiale con 36"84, scendendo per la prima volta sotto il muro dei 37 secondi.[24]

Record nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Seniores

Progressione[modifica | modifica wikitesto]

100 metri piani[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Tempo Luogo Data Rank. Mond.
2018 10"07 Bandiera della Colombia Barranquilla 30-7-2018
2017 10"27 Bandiera della Giamaica Kingston 20-5-2017
2015 9"98 Bandiera della Giamaica Kingston 9-5-2015
2014 9"96 Bandiera della Svezia Stoccolma 21-8-2014
2013 9"87 Bandiera della Spagna Madrid 13-7-2013
2012 9"95 Bandiera della Svizzera Zurigo 30-8-2012 12º
Bandiera della Svizzera Losanna 23-8-2012
Bandiera della Giamaica Kingston 29-6-2012
2011 9"89 Bandiera del Belgio Bruxelles 16-9-2011
2010 9"78 Bandiera dell'Italia Rieti 29-8-2010
2009 9"91 Bandiera della Cina Shanghai 20-9-2009
2008 9"98 Bandiera della Svizzera Losanna 2-9-2008 13º
Bandiera della Svezia Stoccolma 22-7-2008
2007 10"11 Bandiera della Giamaica Kingston 23-6-2007 32º
2006 10"20 Bandiera della Giamaica Spanish Town 4-6-2006 49º
2005 10"59 Bandiera della Giamaica Kingston 18-3-2005 755º
2004 10"56 Bandiera della Giamaica Spanish Town 12-6-2004 730º
2003 11"01 Bandiera della Giamaica Kingston 5-4-2003

200 metri piani[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Tempo Luogo Data Rank. Mond.
2018 21"77 Bandiera della Giamaica Kingston 26-5-2018
2017 21"14 Bandiera della Giamaica Kingston 11-3-2017
2015 20"60 Bandiera della Giamaica Kingston 11-4-2015
2014 20"54 Bandiera della Giamaica Kingston 12-4-2014
2013 20"93 Bandiera della Giamaica Kingston 13-4-2013
2012 20"37 Bandiera della Giamaica Kingston 30-6-2009 31º
2011 20"25 Bandiera della Giamaica Kingston 7-5-2011 16º
2009 20"69 Bandiera della Giamaica Kingston 18-4-2009 121º
2008 20"31 Bandiera della Giamaica Kingston 29-6-2008 22º
2006 20"78 Bandiera della Svizzera Zurigo 18-8-2006 136º
2005 21"39 Bandiera della Giamaica Kingston 26-6-2005 780º
2004 21"10 Bandiera di Bermuda Hamilton 11-4-2004
2003 22"01 Bandiera della Giamaica Kingston 5-4-2003

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
2004 Mondiali U20 Bandiera dell'Italia Grosseto 200 m piani Semifinale 21"24
2007 Mondiali Bandiera del Giappone Osaka 100 m piani Semifinale 10"28
4×100 m   Argento 37"89 Record nazionale
2008 Giochi olimpici Bandiera della Cina Pechino 4×100 m dq 37"10 [25]
2010 Mondiali indoor Bandiera del Qatar Doha 60 m piani 6"72
2011 Mondiali Bandiera della Corea del Sud Taegu 100 m piani 10"95
4×100 m   Oro 37"04 Record mondiale
2012 Mondiali indoor Bandiera della Turchia Istanbul 60 m piani   Argento 6"54
Giochi olimpici Bandiera del Regno Unito Londra 4×100 m   Oro 36"84 Record mondiale
2013 Mondiali Bandiera della Russia Mosca 100 m piani   Bronzo 9"95
4×100 m   Oro 37"36 Miglior prestazione mondiale stagionale
2014 Mondiali indoor Bandiera della Polonia Sopot 60 m piani 6"57
World Relays Bandiera delle Bahamas Nassau 4×100 m   Oro 37"77
2015 World Relays Bandiera delle Bahamas Nassau 4×100 m   Argento 37"68 Miglior prestazione personale stagionale
Mondiali Bandiera della Cina Pechino 4×100 m   Oro 37"36 Miglior prestazione mondiale stagionale
2018 Giochi CAC Bandiera della Colombia Barranquilla 100 m piani   Oro 10"07 Miglior prestazione personale stagionale
4×100 m   Bronzo 38"79
Campionati NACAC Bandiera del Canada Toronto 4×100 m 38"96
2019 World Relays Bandiera del Giappone Yokohama 4×100 m 38"88

Altre competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

2008
2010
  • della Diamond League nella specialità dei 100 m piani (6 punti)
2011
  • della Diamond League nella specialità dei 100 m piani (4 punti)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Osaka 2007 - 100 Metres - M Heats, su osaka2007.iaaf.org, IAAF.org, 25 agosto 2007. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2012).
  2. ^ (EN) Osaka 2007 - 100 Metres - M Quarter-Final, su osaka2007.iaaf.org, IAAF.org, 25 agosto 2007. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2012).
  3. ^ (EN) Osaka 2007 - 100 Metres - M Semi-Final, su osaka2007.iaaf.org, IAAF.org, 26 agosto 2007. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2012).
  4. ^ (EN) Osaka 2007 - 100 Metres - M Final, su osaka2007.iaaf.org, IAAF.org, 1º settembre 2007. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2008).
  5. ^ (EN) Olympic Games 2008 - 4x100 Metres Relay - M Final, su iaaf.org, 22 agosto 2008. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
  6. ^ Atletica, Bolt perde il triplo triplete. Via l'oro nella staffetta del 2008, su gazzetta.it, 25 gennaio 2017. URL consultato il 22 giugno 2021.
  7. ^ a b (EN) Samsung Diamond League - Results Archive, su diamondleague.com. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2012).
  8. ^ (EN) Berlin 2009 - 4x100 Metres Relay - M Final, su berlin.iaaf.org, IAAF.org, 22 agosto 2009. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2012).
  9. ^ (EN) Rieti 2009 - 100 metres, su iaaf.org. URL consultato il 25 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2012).
  10. ^ (EN) Doha 2010 - 60 Metres - M Final, su iaaf.org, 13 marzo 2010. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
  11. ^ (EN) Samsung Diamond League - 100m Men, su diamondleague.com. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2011).
  12. ^ (EN) Rieti 2010 - Results - 100m Men Final, su rietimeeting.com. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2009).
  13. ^ Matteo Moscati, Atletica: Risultati Meeting Rieti 2010, Sportlive.it, 29 agosto 2010. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  14. ^ Ferdinando Fanin, La dura legge dei trials americani: Tyson Gay è fuori![collegamento interrotto], Atleticanet.it, 25 giugno 2011. URL consultato il 2 gennaio 2012.
  15. ^ Matteo Moscati, Asafa Powell infortunato, niente mondiali di Daegu 2011, Sportlive.it. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  16. ^ (EN) Daegu 2011 - 100 Metres - M Semi-Final, su daegu2011.iaaf.org, IAAF.org, 28 agosto 2011. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2013).
  17. ^ (EN) Daegu 2011 - 100 Metres - M Final, su daegu2011.iaaf.org, IAAF.org, 28 agosto 2011. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
  18. ^ (EN) Daegu 2011 - 4x100 Metres Relay - M Final, su daegu2011.iaaf.org, IAAF.org, 4 settembre 2011. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2014).
  19. ^ (EN) Samsung Diamond League - 100m Men, su diamondleague.com. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2012).
  20. ^ (EN) World Indoor Championships 2012 - 60 Metres - M Final, su iaaf.org, 10 marzo 2012. URL consultato il 18 marzo 2012.
  21. ^ (EN) JAAA National Senior Trials, su jisajm.com. URL consultato il 25 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2012).
  22. ^ (EN) London 2012 - 100 Metres M - Final, su iaaf.org. URL consultato il 25 agosto 2012.
  23. ^ (EN) London 2012 - 4x100 Metres Relay M - Heats, su iaaf.org. URL consultato il 25 agosto 2012.
  24. ^ (EN) London 2012 - 4x100 Metres Relay M - Final, su iaaf.org. URL consultato il 25 agosto 2012.
  25. ^ La staffetta giamaicana vinse originariamente la medaglia d'oro con il record mondiale di 37"10 ma nel gennaio 2017 la medaglia venne revocata a causa della positività dello stesso Nesta Carter al test anti-doping. (EN) IOC sanctions two athletes for failing anti-doping test at Beijing 2008, su olympic.org, CIO, 25 gennaio 2017. URL consultato il 25 gennaio 2017.

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