Nicolás Fernández de Córdoba y Ponce de León

Nicolás Fernández de Córdoba y Ponce de León
NascitaMarchena, 19 settembre 1626
Morte29 agosto 1693
Dati militari
Paese servito Regno di Spagna
Forza armataArmada Española
GradoAmmiraglio
Decorazionivedi qui
dati tratti da Nicolás Fernández de Córdoba y Ponce de León (1626-1693), I Marqués de la Granja[1]
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Nicolás Fernández de Córdoba y Ponce de León (Marchena, 19 settembre 162629 agosto 1693) è stato un militare e marinaio spagnolo, che fu generale ammiraglio della Flotta della Nuova Spagna (1662-1663) e poi della Armata di Terra Ferma (1675-1676), generale delle galee di Napoli nel 1683, Commissario generale della cavalleria e della fanteria del Regno di Spagna e consigliere di guerra nel 1685.


Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Marchena il 19 settembre 1626, figlio di Luis Fernández de Córdoba Moscoso e di Mariana Ponce de León.[2] Suo padre, generale di artiglieria delle Armate e delle Flotte delle Indie, era giudice presso la Casa de la Contratación e tale incarico favorì la sua carriera all'interno dell'amministrazione spagnola.[2]

Fu generale ammiraglio della Flotta della Nuova Spagna (1662-1663) e poi della Armata di Terra Ferma (1675-1676).[1] Nel 1662 fu al comando di una flotta di 24 navi che salparono da Sanlúcar de Barrameda il 7 luglio 1662, arrivando a Veracruz, in Messico, il 12 settembre dello stesso anno con 4.500 tonnellate di mercanzie e 1326 quintali di mercurio.[2] Per il viaggio era imbarcato sul galeone Nuestra señora del Buen Suceso y San Jose al comando di don Pedro de Luro.[3] Per questo viaggio fu accusato dal Procuratore del Consiglio Reale delle Indie di aver caricato a Cadice merci provenienti da Paesi Bassi e Inghilterra quando avrebbe dovuto farlo a Siviglia, e di altri reati di contrabbando di merci per proprio tornaconto.[4] Fu scagionato da ogni accusa.[4]

Nel 1675 fu aiutante dell'ammiraglio Juan Antonio Vicentelo de Leca y Toledo salpando da Cadice il 14 febbraio 1675 per ritornarvi il 16 marzo 1676.[2] Cavaliere dell'Ordine di Santiago, per i servizi resi nel 1679 fu elevato al titolo nobiliare di Marchese de la Granja.[1] Tra il 1681 e il 1682 fu amministratore della encomienda di Villamanrique di proprietà della marchesa Ana Velasco y Ayala.[2]

Generale delle galee di Napoli nel 1683, fu Commissario generale della cavalleria e della fanteria del Regno di Spagna e consigliere di guerra nel 1685.[2] Decedette il 29 agosto 1693.[5]

Si era sposato due volte: con Lorenza María Bazán Figueroa y Solís da cui ebbe quattro figli, Juana de la Cerda Brizuela (1641-1706).[6]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]