Non sono venuto a portare pace, ma spada

Non sono venuto a portare pace, ma spada è un detto di Gesù riportato dal vangelo secondo Matteo.

Testo evangelico[modifica | modifica wikitesto]

La frase è stata pronunciata nell’ambito del discorso apostolico. Il testo evangelico riporta:

« Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. »   ( Matteo 10,34, su laparola.net.)

Significato[modifica | modifica wikitesto]

La frase può essere interpretata in vari modi. Se fosse considerata in senso letterale, risulterebbe in contraddizione con altri insegnamenti di Gesù, come ad esempio "Porgi l'altra guancia" o Chi di spada ferisce di spada perisce. L'interpretazione metaforica, secondo la quale il simbolo della spada indicherebbe che la scelta di seguire Gesù è costosa per la vita del discepolo e richiede molto impegno, deriva dal paragone tra la parola di Gesù e la spada, istituito da Paolo di Tarso nella Lettera agli Ebrei:

« Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. »   ( Ebrei 4,12, su laparola.net.)

Come una spada, la parola di Gesù provoca un taglio e una divisione: divide le persone tra coloro che ascoltano la sua parola e coloro che non l’ascoltano, tra quelli che la mettono in pratica e quelli che non la mettono in pratica, ma divide anche le persone al loro interno, perché ciascun individuo ha un lato scettico e un lato credente, un lato egoista e un lato altruista.[1][2]

Esiste però un'altra interpretazione secondo la quale l'evangelista Matteo associava la predicazione di Gesù alla politica sovversiva degli zeloti, secondo quanto sostenuto da storici quali Samuel G.F. Brandon. [3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cristo e la spada
  2. ^ La spada della parola
  3. ^ Samuel G.F. Brandon, Gesù e gli zeloti. Il cristianesimo sovversivo prima di Paolo (tit.or. Jesus and the Zealots, 1967)