One Vision

One Vision
singolo discografico
screenshot del video
ArtistaQueen
Pubblicazione4 novembre 1985
Durata4:04
Album di provenienzaA Kind of Magic
GenereHard rock
EtichettaEMI (Regno Unito)
Capitol Records (Stati Uniti)
ProduttoreQueen
Registrazioneottobre 1985
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 200 000+)
Queen - cronologia
Singolo precedente
(1984)
Singolo successivo
(1986)

One Vision è un singolo del gruppo musicale britannico Queen, pubblicato il 4 novembre 1985 come primo estratto dal dodicesimo album in studio A Kind of Magic.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il brano nacque all'indomani dell'esibizione del gruppo al Live Aid e fu originariamente scritto dal batterista Roger Taylor, che si ispirò al celeberrimo discorso di Martin Luther King sui gradini del Lincoln Memorial (tant'è che nel testo è citata più volte la frase I have a dream, con cui viene identificato l'intero intervento del politico statunitense).[2]

La canzone è stata sempre eseguita dai Queen nei concerti del Magic Tour come prima esibizione; a loro detta, infatti, l'introduzione della canzone era «perfetta» per l'apertura di un tale evento.

All'inizio del brano è presente una voce che è stata incisa al contrario. C'è chi sostiene che ascoltando il frammento al contrario, la voce riferisca, testualmente, "My sweet satan i saw the sabba"[3]. Un'altra frase ad inizio brano, la citazione biblica "God works in mysterious ways", è invece udibile se il brano viene ascoltato a velocità accelerata. Nonostante un fan-club ufficiale sostenne che la voce storpiata fosse di Brian May, venne chiaramente mostrato sia dal documentario Magic Years che dal DVD Greatest Video Hits 2 come Freddie cantò il testo durante le sessioni di registrazione. Su entrambi i documentari, il testo completo recita "God works in mysterious ways. And Hey, people! All around the world. I look forward to those glorious days once again!".

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

One Vision fu prima pubblicato come singolo stand-alone nel novembre 1985, apparendo un mese più tardi nell'album speciale Complete Vision e infine venendo incluso nella lista tracce di A Kind of Magic.

Successivamente il brano fu incluso nella colonna sonora del film L'aquila d'acciaio.

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video associato, caratterizzato dalla nota posa delle quattro teste dei componenti del gruppo, mostrata per la prima volta nel 1975 con il video di Bohemian Rhapsody e ripresa quindi dieci anni più tardi, fu montato negli studi Musicland di Monaco di Baviera con la DoRo, guidata da Rudi Dolezal e Hannes Rossacher. Nel filmato si nota in un breve passaggio il bassista John Deacon alla batteria.

Del brano esistono due videoclip: quello della Extended Vision e della Single Version, entrambi inseriti nell'album video Greatest Video Hits 2.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

7"
  1. One Vision – 4:04
  2. Blurred Vision – 4:42
12"[4]
  1. One Vision (Extended vision) – 6:30
  2. Blurred Vision (Extended)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1985/86) Posizione
massima
Australia[5] 35
Belgio (Fiandre)[6] 28
Canada[7] 76
Germania[6] 26
Irlanda[8] 5
Italia[9] 37
Paesi Bassi[6] 21
Regno Unito[10] 7
Stati Uniti[11] 61
Stati Uniti (mainstream rock)[11] 19
Svizzera[6] 24

Cover[modifica | modifica wikitesto]

One Vision, nel tempo, è stata oggetto di alcune cover.

  • La più famosa è quella del complesso sloveno Laibach, intitolata in lingua tedesca Geburt einer Nation e commercializzata nel 1987 sull'album Opus Dei.
  • Nel 1992 è stata realizzata una cover dal gruppo Pizza e Fichi, in collaborazione con i Prophilax, intitolata "Mi Zio" ed è inclusa nell'album Naka-Gata
  • Nel 2012 una cover del brano cantata da Kimberley Walsh e dal tenore Alfie Boe è stata realizzata come inno team della Gran Bretagna per le Olimpiadi di Londra 2012.

One Vision nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Film[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) One Vision, su British Phonographic Industry. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  2. ^ Felsani, Primi, 2006, p. 22.
  3. ^ queen - one vision
  4. ^ (EN) Queenpedia-One Vision (Single), su queenpedia.com. URL consultato il 15 novembre 2011.
  5. ^ (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  6. ^ a b c d (NL) Queen - One Vision, su Ultratop. URL consultato il 19 maggio 2015.
  7. ^ (EN) Top Singles - January 18, 1986, su Library and Archives Canada. URL consultato il 19 maggio 2015.
  8. ^ (EN) Database, su The Irish Charts. URL consultato il 19 maggio 2015.
  9. ^ Hit Parade Italia - Indice per Interprete: Q, su Hit Parade Italia. URL consultato il 19 maggio 2015.
  10. ^ (EN) Official Singles Chart: 17 November 1985 - 23 November 1985, su Official Charts Company. URL consultato il 19 maggio 2015.
  11. ^ a b (EN) Queen – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 19 maggio 2015. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàBNF (FRcb14790967j (data)