Opere e progetti di architettura di Le Corbusier

Voce principale: Le Corbusier.

Di seguito si fornisce una rassegna dei principali e più noti progetti di Le Corbusier ordinati cronologicamente, organizzati secondo le grandi fasi della produzione dell'architetto.

L'inizio della ricerca 1910-1919[modifica | modifica wikitesto]

Maison Blanche

Gli anni del Purismo 1920-1929[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Purismo (arte).
Casa bifamiliare al Weissenhof, presso Stoccarda

Dalla Ville Radieuse alla fine della guerra 1930-1945[modifica | modifica wikitesto]

  • 1930 Progetto urbanistico della Ville Radieuse, senza luogo definito (non realizzato).
  • 1930 Casa Errazuris, Cile (non realizzato).
  • 1930 Progetti di urbanizzazione A, B, C, H di Algeri, Algeria (non realizzato).[13]
  • 1930 Palazzo dei Soviet a Mosca, Russia (non realizzato).
  • 1930 Padiglione svizzero nella città universitaria di Parigi, Francia.
  • 1930 Immeuble Clarté a Ginevra, Svizzera.
  • 1930 Piano urbanistico di Saint-Dié, Francia (non realizzato).
  • 1931 Immeuble Molitor, in rue Nungesser et Coli 24 a Parigi, Francia. All'attico di questo edificio Le Corbusier costruì la sua abitazione e atelier di pittura, in cui visse fino alla morte.
  • 1934 Fattoria radiosa e villaggio cooperativo (non realizzato), con Norbert Bézard [14].
  • 1935 Grattacielo cartesiano, senza luogo definito (non realizzato).
  • 1935 Petite Maison de Weekend
  • 1936 Automobile (non realizzato).
  • 1939 Museo a crescita illimitata, senza luogo definito (non realizzato).
  • 1940 Case in pietra, senza luogo definito (non realizzato).
  • 1940 Casa tipo per un ingegnere (non realizzato).
  • 1940 Case Murondins (non realizzato).
  • 1942 Casa Peyrissac, Algeria (non realizzato).

L’estetica del béton brut 1948-1959[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Brutalismo.

Gli ultimi anni 1958-1965[modifica | modifica wikitesto]

L'opera architettonica Patrimonio dell'umanità[modifica | modifica wikitesto]

Durante la 40ª sessione del Comitato del Patrimonio dell'umanità, tenutasi ad Istanbul dal 10 al 17 luglio 2016, 17 opere architettoniche di Le Corbusier sono state incluse nella Lista dei patrimoni dell'umanità. Dieci di questi siti sono situati in Francia, due in Svizzera, mentre uno rispettivamente in Belgio, Germania, Argentina, India e Giappone.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FREN) Sito ufficiale della Association Maison Blanche
  2. ^ Pagina monografica della Ecole Atheneum Archiviato il 21 febbraio 2006 in Internet Archive., in (FR)
  3. ^ Estratto del testo di Le Corbusier Archiviato il 10 febbraio 2006 in Internet Archive., in (FR)
  4. ^ pagina monografica del sito galinsky, in (EN)
  5. ^ Pagina monografica Archiviato il 22 gennaio 2010 in Internet Archive., in (FR)
  6. ^ simulazione 3D del plan voisin Archiviato il 1º gennaio 2008 in Internet Archive.
  7. ^ **raccolta immagini dei plans voisin Archiviato il 28 ottobre 2007 in Internet Archive. da sito privato
  8. ^ immagini e testo Archiviato il 29 ottobre 2007 in Internet Archive. dal sito del aire de paris-centre pompidou Archiviato il 12 ottobre 2007 in Internet Archive., in (FR)
  9. ^ download il testo "Le Corbusier et l'urbanisme Moderne" Archiviato il 9 giugno 2007 in Internet Archive. formato .doc, in (FR) , dal sito del Universidade Federal de Santa Catarina - Centro de Comunicação e Expressão
  10. ^ Pagina monografica del sito Great Buildings, in (EN)
  11. ^ Sito ufficiale dell'ufficio turistico del Weissenhof Archiviato il 12 febbraio 2007 in Internet Archive., in (DEEN)
  12. ^ **Sito ufficiale del museo Weissenhof-Le Corbusier, in (DEEN)
  13. ^ Pagina monografica del sito planum Archiviato il 10 novembre 2007 in Internet Archive., in (EN)
  14. ^ Cecilia Mariani, La campagna sarà l'altra città del futuro: un inedito di Le Corbusier e Norbert Bézard, su criticaletteraria.org, 2 dicembre 2018. URL consultato il 2 aprile 2019.
  15. ^ Sito dedicato all'edificio, in (FR) parzialmente in (ENDE)
  16. ^ Le Cabanon[collegamento interrotto]
  17. ^ scheda in PDF[collegamento interrotto] redatta dal Ministero della Cultura, in (FR)
  18. ^ Pagina monografica del sito lycos Archiviato il 15 gennaio 2006 in Internet Archive., in (FR)
  19. ^ Sito sull'Unitè d'habitation di Rezé, in (FR)
  20. ^ Sito del Convento, in (FRENDE)
  21. ^ Pagina monografica del sito galinsky, in (EN)
  22. ^ Pagina monografia del sito galinsky, in (EN)
  23. ^ Sito web del Centre Le Corbusier Archiviato il 2 febbraio 2011 in Internet Archive. ospitato nel Padiglione, in (EN)
  24. ^ Galleria fotografica Archiviato il 20 aprile 2005 in Internet Archive., in (EN)
  25. ^ Pagina monografia del sito galinsky, in (EN)
  26. ^ Pagina monografica del sito dell'Ecole Athenaeum di Losanna Archiviato il 27 novembre 2005 in Internet Archive., in (FR)
  27. ^ L'industria di Architettura, Le Corbusier - L'ospedale di Venezia, 23 ottobre 2011. URL consultato il 1º marzo 2016.
  28. ^ AA.VV., Le Corbusier H Ven Ospedale di Venezia, in Chiesa e Quartiere, n. 41, Bologna, UTOA, marzo 1967, pp. 19-49.
  29. ^ sito dedicato alle opere di LC a Firminy Archiviato il 6 febbraio 2006 in Internet Archive. in (FR)
  30. ^ Galleria fotografica della Chiesa Saint-Pierre Archiviato il 17 dicembre 2008 in Internet Archive. in (EN)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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