Ophrys sphegodes argentaria

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Ofride argentaria
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Orchidoideae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Ophrys
Specie O. sphegodes
Sottospecie O. sphegodes var. argentaria
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Genere Ophrys
Specie O. sphegodes
Sottospecie O. sphegodes var. argentaria
Nomenclatura trinomiale
Ophrys sphegodes argentaria
(Devillers-Tersch. & Devillers) Faurh., 2002
Sinonimi

Ophrys argentaria
Devillers-Tersch. & Devillers, 1991
Ophrys araneola subsp. argentaria
(Devillers-Tersch. & Devillers) Kreutz, 2004
Ophrys sphegodes subsp. argentaria
(Devillers-Tersch. & Devillers) Biagioli & Grünanger, 2015

L'ofride dell'Argentario (Ophrys sphegodes var. argentaria (Devillers-Tersch. & Devillers) Faurh.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee, endemica del versante tirrenico dell'Italia centrale.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta erbacea geofita bulbosa con fusto alto 20–40 cm. I fiori, da 4 a 10, sono riuniti in una infiorescenza lassa e presentano sepali lanceolati, di colore verde chiaro, e petali lineari, con bordi spesso ondulati e margine tronco o arrotondato, più scuri e più corti dei sepali; il labello è piccolo, non lobato, glabro con una densa peluria marginale, con gibbosità basali assenti o appena accennate, di colore bruno, con una evidente marginatura giallastra; la macula è in forma di H molto elaborata, spesso ocellata, grigio-argentea o bruno-scura, con margine biancastro; l'apicolo è molto ridotto. La cavità stigmatica è molto ampia rispetto al labello, il ginostemio è piccolo, con rostro breve e acuminato.

Fiorisce da marzo ad aprile.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si riproduce per impollinazione entomogama ad opera dell'imenottero apoideo Andrena fulvata[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Descritta per la prima volta sull'Argentario, questa entità è un endemismo del versante tirrenico dell'Italia centrale (Liguria orientale, Toscana, Lazio e Umbria)[2].

Cresce in ambienti di prateria mediterranea, gariga e nella schiarite boschive, con predilezione per i suoli calcarei, da 0 a 600 m di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Ibridi[modifica | modifica wikitesto]

Dà luogo a frequenti ibridi tra cui:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ophrys sphegodes var. argentaria, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 16 maggio 2021.
  2. ^ a b GIROS, p. 220.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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