Opinione pubblica

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L'opinione pubblica è l'insieme delle opinioni e del pensiero di una società o delle convinzioni mantenute dalla popolazione adulta.

Può essere influenzata dalle pubbliche relazioni e dai mezzi di comunicazione di massa[1]; in aggiunta, i mass media utilizzano un'ampia gamma di tecniche pubblicitarie per diffondere il proprio messaggio di vendita, cambiando il giudizio delle persone. Viene inoltre frequentemente misurata usando i metodi del sondaggio a campione ed è oggetto di studio della demodoxalogia. Etimologia: l'unione dei termini opinione e pubblico in un concetto composito con significato politico appare nel pensiero filosofico liberale e democratico del Settecento.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Essa esprime la somma delle opinioni dei singoli, che la comunicano nei modi più disparati utilizzando gli strumenti di comunicazione tipici degli esseri umani: in questo modo ogni singola persona diventa artefice delle decisioni di chi li rappresenta. È responsabilità dei cittadini ed è nel loro interesse formarsi un'opinione il più possibile chiara ed obiettiva, visto che la propria singola opinione ha il potere, in ultima analisi, di far decidere a chi li governa quali decisioni prendere.

L'importanza dell'opinione pubblica diventa cruciale durante il periodo delle elezioni politiche, ma non solo: l'opinione pubblica in democrazia influenza e determina sempre le decisioni della politica, dei governi e talvolta anche dell'economia.

L'importanza nella democrazia[modifica | modifica wikitesto]

È importante che in una democrazia esista una opinione pubblica attenta e informata. Infatti la democrazia prevede che i cittadini operino delle scelte e prendano delle decisioni:

  • Direttamente, ad esempio tramite referendum;
  • Indirettamente, cioè scegliendo alle elezioni i propri rappresentanti fra i diversi programmi e candidati proposti dai molteplici partiti politici.

I cittadini in democrazia esprimono la propria opinione anche in altri modi, sanciti dalla Costituzione, quali ad esempio: lo sciopero o le manifestazioni. L'espressione della propria opinione fa parte dei diritti fondamentali dell'individuo ed è libera, come lo sono il pensiero o la parola. In uno Stato libero la singola opinione concorre a formare l'opinione pubblica.

Il diritto di informazione[modifica | modifica wikitesto]

Il diritto di informazione è importante per formare l'opinione pubblica.

È fondamentale che il cittadino possa discutere e confrontare liberamente le proprie idee con quelle degli altri e che possa essere informato nel modo più completo possibile su quello che accade nelle sedi pubbliche e su quello che pensano gli altri anche tramite più organi di informazione come radio, TV, giornali liberi e non sottoposti a censura o che diventino strumento di propaganda.

La nascita e lo sviluppo della televisione ha profondamente influenzato la sua formazione ed informazione, ad esempio di un cattivo uso delle televisioni è quello di mostrare alcune persone un numero molto elevato di volte, inducendo il pubblico a ritenere che quelle determinate persone siano molto importanti anche se in realtà rappresentano un numero esiguo di cittadini, mentre al contrario il fatto di mostrare poco o nulla persone che al contrario rappresentano un numero molto elevato di cittadini (ad esempio i rappresentanti dei consumatori o di associazioni del terzo settore che rappresentano i cittadini in genere) induce i cittadini stessi a pensare che il peso di queste ultime persone sia nullo o quasi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Félix Ortega, Il populismo dell'opinione pubblica mediatica, in "Comunicazione politica", 3/2009 pp. 363-382, DOI: 10.3270/30739: "Nella misura in cui l’«opinione pubblica» viene mitizzata (e lo fa sempre quando viene utilizzata come strumento per delegittimare costruzioni più razionali come quelle proprie delle democrazie rappresentative) le sue funzionalità e potenzialità non consistono nell’adeguarsi alla realtà (conoscere scientificamente ciò che pensa la gente), bensì nel produrre effetti ideologici e politici. I più rilevanti dei quali hanno generalmente a che fare con la disaffezione".
  2. ^ Vincent Price, L'opinione pubblica, Società editrice il Mulino, 2004 [1992], p. 13, ISBN 9788815097514.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • F.H. Allport, Toward a Science of Public Opinion, in M. Livolsi, Comunicazioni e cultura di massa, Milano, Hoepli, 1970 [ed. orig. 1954].
  • Jürgen Habermas, Storia e critica dell'opinione pubblica, Bari, Laterza, 1971.
  • Walter Lippmann, L'opinione pubblica, Milano, Ed. di Comunità, 1963 [nuova ediz. Roma, Donzelli, 1999; ed orig. 1922].
  • Elisabeth Noelle-Neumann, La spirale del silenzio. Per una teoria dell'opinione pubblica, Roma, Meltemi, 2002.
  • Vincent Price, L'opinione pubblica, Bologna, Il mulino, 2004
  • Vitaliano Rovigatti, Scienza dell'opinione pubblica, Torino, Edizioni S. Paolo, 1985.
  • Ferdinand Tönnies, Kritik der öffentlichen Meinung (Critica dell'opinione pubblica), [1922], Berlino/New York: Walter de Gruyter, 2002
  • Mascia Ferri, Come si forma l'Opinione pubblica. Il contributo sociologico di Walter Lippmann, Milano, FrancoAngeli, 2006, ISBN 88-464-7627-1.
  • Mascia Ferri, L'opinione pubblica in democrazia. Ruolo, analisi, prospettive, Milano, Mimesis, 2017, ISBN 978-88-575-4384-0.
  • Mascia Ferri, La voce muta. Analisi dell'opinione sociale nel dopoguerra, Genova, Ecig, 2009.

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