Orbassano

Orbassano
comune
Orbassano – Stemma
Orbassano – Bandiera
Orbassano – Veduta
Orbassano – Veduta
Piazza Umberto I
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoCinzia Maria Bosso (Forza Italia e liste civiche) dal 25-6-2018
Territorio
Coordinate45°00′26.15″N 7°32′12.91″E / 45.007263°N 7.536919°E45.007263; 7.536919 (Orbassano)
Altitudine273 m s.l.m.
Superficie22,21 km²
Abitanti23 016[1] (31-1-2024)
Densità1 036,29 ab./km²
FrazioniGonzole, Tetti Valfrè
Comuni confinantiBeinasco, Candiolo, Nichelino, None, Rivalta di Torino, Rivoli, Torino, Volvera
Altre informazioni
Cod. postale10043
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001171
Cod. catastaleG087
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 634 GG[3]
Nome abitantiorbassanesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Orbassano
Orbassano
Orbassano – Mappa
Orbassano – Mappa
Localizzazione del comune di Orbassano nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Orbassano (Orbassan in piemontese, pronuncia [ʊrba'saŋ]) è un comune italiano di 23 016 abitanti, appartenente alla prima cintura dell'area metropolitana di Torino, in Piemonte.

Il torrente Sangone divide in due il territorio comunale. Il centro abitato è interamente a sud, ormai aggregato alla località Pasta di Rivalta, mentre a nord del torrente si trova l'abbazia di Gonzole, le cui giornate di terra lasciarono spazio, negli anni sessanta del Novecento, al Sanatorio San Luigi, ora Azienda Ospedaliera, nonché all'interporto ferroviario di Torino Si.To.
In località Cascina Mellano è sorto, negli anni settanta, il Centro Ricerche Fiat.

Fatta eccezione per le cascine e le aree industriali, la sola frazione di Orbassano fuori dal centro abitato è Tetti Valfré, sulla strada che conduce alla Palazzina di caccia di Stupinigi, presso il comune di Nichelino.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il centro abitato è attraversato a sud dal 45º parallelo, la linea equidistante fra il polo nord e l'equatore.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'etimologia toponomastica del centro abitato non è chiara, ma molto probabilmente deriverebbe dal latino Urbis Sanus, ovvero "città salubre", come a indicare un luogo adatto al sorgere di un centro abitato; tale dicitura appare tuttora nel gonfalone della città come proprio motto.[4]

Secondo altre fonti storiche il termine toponomastico potrebbe derivare anche dal nome di persona Urbicius, un legionario romano insediatosi nel territorio al termine della sua carriera militare e a cui furono assegnate alcune centurie di terreno, come era consuetudine nella società romana. Le testimonianze di disboscamenti, suddivisioni in centuriazioni e coltivazioni sono documentate da due reperti epigrafici di epoca imperiale, rinvenuti nel territorio comunale nella seconda metà del XIX secolo.[4]

La toponomastica variò poi in Vicus Urbanicum e in Orbacianum intorno all'anno mille, quando l'area entrò a far parte dei territori appartenenti ai Marchesi di Susa, ma venne poi ceduta nel 1029 all'abbazia di San Giusto di Susa, da Olderico Manfredi.[4]

Dopo il 1035 la metà dei territori divennero possedimenti della diocesi torinese, tuttavia nel XII secolo passò sotto la guida della famiglia degli Orsini, Signori di Rivalta, il paese con cui Orbassano condivide il confine settentrionale, . È in questo periodo che iniziò a svilupparsi la piccola borgata di "Cascinette". La piazza principale era l'attuale piazza del borgo e un piccolo castello sorgeva un po' fuori, sull'attuale via Castellazzo, al posto dell'attuale Palazzo Vaudagnotto.[4]

Durante tutto il XII secolo si susseguirono i contrasti tra la famiglia Orsini e i Vescovi di Torino per il possesso di questi territori, fino all'accordo del 1253. Nel 1327 Orbassano fu infeudata ai Savoia, che ne assegnarono nuovamente il possesso ai Signori di Rivalta. Alla morte di Risbaldo Orsini (Risbaud Orsin), nel 1341, la famiglia si divise in due rami: i Signori del Castello superiore di Rivalta e del Castello inferiore di Orbassano.

A partire dai primi anni del Cinquecento i territori divennero noti come Orbazan, per poi trasformarsi definitivamente in "Orbassano" e vedere il declino dei signori di Rivalta, fino a quando le due dinastie si estinsero alla metà del Settecento, dopo che l'eredità era passata a Isabella, sposa del marchese Palavicini. In questo periodo il villaggio di Orbassano divenne sede di villeggiatura per signori e vennero edificate alcune prestigiose residenze fra Seicento e Settecento: Villa Gaj di Quarti e Villa Palma Nota.

Il territorio di Orbassano è anche noto per la "Battaglia della Marsaglia", che vide schierarsi da una parte le truppe del Re di Francia Luigi XIV, guidate dal generale Nicola Catinat e dall'altra quelle di Vittorio Amedeo II. È bene ricordare però che tale battaglia non interessò in realtà i territori di Orbassano, ma la fascia che circonda il Monte San Giorgio e quindi i comuni di Bruino, Piossasco e Volvera. Gli storici che ai primi del Novecento analizzarono i documenti citarono Orbassano in quanto centro urbano maggiormente sviluppato rispetto ai comuni interessati dallo scontro.
Orbassano subì invece la ferocia delle armate francesi durante l'Assedio di Torino del 1706: il borgo venne dato alle fiamme e completamente incenerito.

Già a partire dall'800 Orbassano inizia a trasformarsi: la personalità di Orbassano più rilevante dell'Ottocento è stata Leandro Quenda, sindaco di Orbassano per oltre vent'anni, eletto nell'allora Regno di Sardegna e deposto a Italia già unificata. Sotto il suo lungo mandato a Orbassano sono stati aperti l'ospedale San Giuseppe, la scuola Don Giordano, tessiture, opifici, strade ed è stato lui a proporre e a coinvolgere gli altri sindaci della Val Sangone e del Pinerolese per l'apertura delle linee ferroviarie lungo l'asse Orbassano-Giaveno e Orbassano-Pinerolo.

In principio Orbassano fu sede di un'azienda tessile di medie dimensioni, la Depetris, e questo rappresentò il primo settore sviluppatosi in loco e più generalmente nell'intera Italia Settentrionale all'epoca. Da ricordare è anche la breve esperienza aeronautica orbassanese con l'A.E.R.. Nel 1969 nella vicina Tetti Francesi (frazione di Rivalta) aprì lo stabilimento Fiat Rivalta con conseguente flusso di immigrati dalle campagne e dal meridione.

A partire dagli anni settanta del Novecento, con l'insediamento nel territorio della Fiat e di tutto l'indotto che ne è conseguito, c'è stato un forte aumento della popolazione, che è passata in breve tempo da 6.000 abitanti a 16.000.
È stato quindi stabilito un nuovo piano regolatore per organizzare le aree residenziali, quelle commerciali e industriali, le zone destinate ad area agricola e quelle riservate ai servizi. Questo piano regolatore, tuttavia, non ha evitato speculazioni edilizie.

La Giunta Regionale del Piemonte, nel febbraio 2010, ha modificato la categoria sismica di Orbassano, elevandola da 4 (rischio minimo) a 3, facendola così rientrare nei comuni in cui è necessario seguire la normativa antisismica per le costruzioni.[5]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone della Città di Orbassano sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 13 febbraio 2006.[6]

«Di rosso, al mondo di azzurro, cerchiato d'oro, cimato dalla crocetta latina dello stesso. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Piazza Umberto I
  • Nella chiesa barocca della Confraternita dello Spirito Santo[7], nella centrale piazza Umberto I di fronte alla chiesa parrocchiale, vi sono alcune grandi tele, tra cui una Pentecoste di Giovanni Andrea Casella del 1647 e una Madonna e santi di Michele Antonio Milocco del 1754[8]
  • La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista venne costruita tra il 1896 e il 1897 in sostituzione della precedente chiesetta parzialmente crollata nel 1895
  • Nell'area verde all’angolo fra Via Dante Di Nanni e Via Alcide De Gasperi vi è un cippo dello scultore Giuliano Romano[9] posto nel 1996 a ricordo delle vittime civili del mitragliamento, nel 1945, della tranvia Torino-Orbassano-Giaveno

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

A partire dall'anno 1961, la popolazione residente è aumentata di tre volte.

Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di 1.062 abitanti, pari al 4,61% dei residenti.[11]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteca[modifica | modifica wikitesto]

A Orbassano è presente la biblioteca civica a più piani Carlo Maria Martini[12].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Orbassano è servita dalle linee 5, OB1, RV2, 43 e 48, grazie al trasporto pubblico cittadino svolto tramite anche altre autolinee gestite da GTT.

Dal 1881 al 1958 Orbassano fu servita dalla tranvia Torino-Orbassano-Giaveno.

A partire dal 2022 sono previsti i sondaggi preliminari per la Linea 2 della metropolitana, che in futuro collegherà Orbassano con il centro di Torino, attraversando gli abitati di Pasta di Rivalta e Beinasco.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La principale squadra di calcio è l'Orbassano Calcio, che dal 2016 milita nel campionato di Prima Categoria.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1971 1975 Ferdinando Gattini Partito Comunista Italiano Sindaco
1975 1980 Fulvio Sperti Partito Comunista Italiano Sindaco
1980 1991 Giuseppe Martoccia Partito Socialista Italiano Sindaco
1991 1993 Emilio Della Notte Partito Socialista Italiano Sindaco
1994 1994 Messina Commissario prefettizio
1994 2003 Graziano Dell'Acqua Partito Popolare Italiano Sindaco
2003 2008 Carlo Marroni Partito Democratico della Sinistra Sindaco
2008 2018 Eugenio Gambetta Il Popolo della Libertà Sindaco
2018 in carica riconfermata nelle elezioni amministrative 2023 Cinzia Maria Bosso Forza Italia Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b c d http://www.italiadiscovery.it/geografia/etimologia-di-orbassano.html
  5. ^ Fonte: delibera Comune di Orbassano
  6. ^ Orbassano (Torino) D.P.R. 13.02.2006 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 17 settembre 2021.
  7. ^ Chiese italiane, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  8. ^ Torino e Valle d’Aosta, Touring Club Italiano, Milano, 2001.
  9. ^ 9 gennaio 1945-1995. Per non dimenticare, Comune di Orbassano, 1996.
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.
  12. ^ Guida alle Biblioteche dell'Area Metropolitana Torinese, Regione Piemonte.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN153792635 · WorldCat Identities (ENlccn-n99257766
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