Ostia Antica

Disambiguazione – Se stai cercando il sito archeologico della città antica, vedi Ostia (città antica).
Z. XXXV Ostia Antica
Borgo di Ostia Antica: il Castello di Giulio II dall'arco di ingresso
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma X
Data istituzione13 settembre 1961
Codice435
Superficie15 km²
Abitanti10 477 ab.
Densità698,62 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Ostia Antica
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma X
Data istituzione30 luglio 1977
Codice13E
Superficie22,56 km²
Abitanti17 207 ab.
Densità762,72 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Ostia Antica è la trentacinquesima zona di Roma nell'Agro romano. È indicata con Z. XXXV.

Il toponimo indica anche una frazione di Roma Capitale e la zona urbanistica 13E del Municipio Roma X.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nell'area sud-ovest della città, separata dal complesso cittadino, fra il fiume Tevere a nord-ovest e via del Mare a sud.

La zona confina:

La zona urbanistica confina:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ostia (città antica) e Porto (città antica).
Il borgo di Ostia e il castello di Giulio II prima della piena del 1557

Nel territorio si impiantò l'antica città di Ostia, fondata nel corso del IV secolo a.C. come accampamento militare. Si sviluppò nel corso dell'età imperiale romana come centro commerciale portuale, legato all'approvvigionamento del grano nella capitale. A causa dell'insufficienza del porto fluviale nel 42 d.C. Claudio iniziò la costruzione di un porto artificiale a nord, collegato al Tevere da un canale artificiale e dotato di un faro; un secondo porto esagonale venne costruito tra il 106 e il 113 sotto Traiano, i resti si trovavano nella proprietà privata dei duchi Sforza Cesarini. All'epoca del suo massimo sviluppo Ostia raggiunse i 75.000 abitanti, declinò con la crisi del III secolo. Ebbe una ripresa nel IV secolo come sede residenziale, mentre le attività commerciali e amministrative si erano spostate nella città di Porto.

Già dal III secolo fu sede episcopale. L'acquedotto cessò di funzionare alla fine del V secolo. Nel 537, nel corso di un assedio dei Goti fu difesa dal generale bizantino Belisario. La città era tuttavia decaduta e spopolata.

Rimase la porta d'accesso a Roma dal Tevere, lungo il quale risalivano pellegrini mercanti e delegazioni giunte via mare. Nel IX secolo fu saccheggiata dai Saraceni. Papa Gregorio IV fortificò quindi il borgo sorto per dare rifugio agli operai delle saline lungo la via Ostiense, che prese il nome di Gregoriopoli, e la città antica venne definitivamente abbandonata.

Alla fine del Quattrocento il vescovo Giuliano della Rovere, poi divenuto papa col nome di Giulio II, fece costruire il castello che prese il suo nome, completò la costruzione della basilica di Sant'Aurea, iniziata poco prima dal cardinale Guillaume d'Estouteville sul luogo della tomba di santa Monica e nei pressi della tomba di santa Aurea, e rifare la cinta muraria. Architetto di questa ristrutturazione fu, a detta del Vasari, Baccio Pontelli.

La struttura mantenne la propria funzione difensiva fino al 1557, quando una piena straordinaria deviò il corso del Tevere, lasciando a secco anche il fossato attorno alla cinta. Il castello, che era stato sede di dazio e dogana, perse la sua funzione e cadde in rovina: venne utilizzato come stalla e deposito da contadini e pastori della zona, ormai impaludata, mentre la torre venne usata come prigione. Nell'Ottocento i prigionieri furono utilizzati per lo scavo della città romana.

Rocca e borgo furono restaurati in varie riprese durante il Novecento.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

L'ingresso al borgo
Basilica di Sant'Aurea

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Cittadella fortificata fatta costruire da papa Gregorio IV.[5]
Adattato a museo degli scavi nel XIX secolo da papa Pio IX.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

L'ingresso alla rocca
Castello fatto costruire nel periodo 1461-83 dal cardinale Giuliano della Rovere, futuro papa Giulio II, inglobando il precedente torrione, fatto costruire nel 1423 da papa Martino V.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Il Teatro di Ostia
Conservano i resti di parte della città antica, scavata nel corso del XIX e soprattutto XX secolo. Insieme ai monumenti pubblici si sono conservate numerose edifici privati (case di abitazione, strutture produttive, sedi di associazioni), che permettono di rivivere la vita quotidiana com'era nell'antichità.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Dedicato ai bonificatori di Ostia.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Scuola[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo di Ostia Antica è stato il luogo di abitazione del personaggio di Pietro Marchetti, interpretato da Alberto Sordi nel film Il tassinaro del 1983.

Musica[modifica | modifica wikitesto]

La spiaggia e il borgo di Ostia furono scelti dal gruppo rock degli U2 per girare, nell'aprile del 1989, parte del video di "All I Want Is You", con la regia di Meiert Avis. Nel video sono ripresi il Castello di Giulio II e la Basilica di Sant'Aurea, oltre che alcune panoramiche del borgo stesso.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio di Ostia Antica si estende gran parte dell'omonima zona urbanistica 13E.

Suddivisioni storiche[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla omonima frazione, che comprende anche il borgo rinascimentale, fanno parte del territorio della zona anche le aree urbane di Saline di Ostia (zona "O" 40)[6] e Bagnoletto.

Odonomastica[modifica | modifica wikitesto]

Mentre nel nucleo storico di Ostia vie e piazze sono per la maggior parte dedicate a luoghi e personaggi relativi alla storia locale, gli odonimi dell'area circostante ricordano tutti archeologi e storici. Poche vie al confine con Acilia Nord sono dedicate a città del Veneto e della Lombardia. Gli odonimi della zona possono essere raggruppati nelle seguenti categorie:

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

 È raggiungibile dalla stazione Ostia Antica.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

  • A.S.D. Ostiantica Calcio 1926 (colori sociali bianco e nero) che, nel campionato 2021-22 milita nel campionato maschile di Promozione.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Separato dal fiume Tevere, dal ponte Tor Boacciana al canale dei Pescatori.
  2. ^ Separata dal canale dei Pescatori, nel tratto dal fiume Tevere a via del Mare.
  3. ^ Separata dalla via del Mare, dal canale dei Pescatori fino all'altezza di via di Tor Boacciana.
  4. ^ Separato da via di Tor Boacciana, da via Ostiense al ponte Tor Boacciana.
  5. ^ Pensabene, Borgo medievale di Gregoriopoli, p. 544.
  6. ^ Piano particolareggiato di Zona "O" n. 40 - "Saline - Collettore Primario", su Roma Urbanistica..
  7. ^ a b Vescovo ostiense del sec. XI
  8. ^ Vescovo Ostiense del sec. XV
  9. ^ La vestale Massima sacerdotessa di Vesta
  10. ^ Difensore di Ostia del sec. XV.
  11. ^ Prefetto del pretorio del sec.II d.C.
  12. ^ Nobile famiglia Ostiense
  13. ^ Primo vescovo ostiense
  14. ^ Vescovo ostiense del sec. VI
  15. ^ In ricordo dei martiri cristiani della zona Ostiense
  16. ^ Vescovo ostiense del sec. IV
  17. ^ La squadra sul sito Tuttocampo

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Topografia Generale, in Scavi di Ostia, I, Roma, 1953.
  • Paola Baccini Leotardi, Marmi di cava rinvenuti ad Ostia e considerazioni sul commercio dei marmi in età romana, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1979, ISBN 978-88-240-3204-9.
  • Falvio Coppola, Giuliano Fausti e Tamara Romualdi, La città interrotta – Ostia Marittima 1904–1944, Roma, Edizioni Centro Studi Sinesi, 1997.
  • Giovanni Becatti e Italo Gismondi, Topografia generale, vol. 1, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1996, ISBN 978-88-240-3858-4.
  • Umberto Broccoli, Ostia Paleocristiana, in Itinerari ostiensi, VI, Roma, 1984.
  • Raissa Calza, I ritratti, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1978, ISBN 978-88-240-3207-0.
  • Pietro Cicerchia e Alfredo Marinucci, Le terme del Foro o di Gavio Massimo, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1992, ISBN 978-88-240-0262-2.
  • (EN) Amanda Claridge, Roman Ostia Revisited: Archaeological and Historical Papers in Memory of Russell Meiggs, a cura di Anna Gallina Zevi, Roma, British School at Rome, 1996, ISBN 978-0-904152-29-6.
  • Giovanni De Nisi, Ostia Lido di Roma. Sintesi storica dal 630 a.C. al 1982, Roma, 1983.
  • Sonia Gallico, Guida agli scavi di OSTIA ANTICA, Roma, ATS Italia Editrice, 2000, ISBN 978-88-87654-16-5.
  • V. Lattanzi (a cura di), in ore Tiberis: esperienze memorie storie, Roma, Cooperativa Ricerca sul Territorio, 1993.
  • Sandro Lorenzatti (a cura di), Ostia. Storia Ambiente Itinerari, Roma, Genius Loci Editore, 2007.
  • V. Mannucci (a cura di), Atlante di Ostia antica, Venezia, Marsilio, 1995, ISBN 978-88-317-6056-0.
  • (EN) Russell Meiggs, Roman Ostia, 2ª ed., Oxford, USA, Oxford University Press, 1985, ISBN 978-0-19-814810-4.
  • Lidia Paroli, La basilica cristiana di Pianabella, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1999, ISBN 978-88-240-3655-9.
  • Carlo Pavolini, La vita quotidiana a Ostia, 2ª ed., Bari, Laterza, 1996, ISBN 978-88-420-4817-6.
  • Carlo Pavolini, Ceramica comune di Ostia, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 2000, ISBN 978-88-240-3643-6.
  • Carlo Pavolini, Ostia, Bari, Laterza, 2006, ISBN 978-88-420-7784-8.
  • Patrizio Pensabene, Ostensium marmorum decus et decor, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2007, ISBN 978-88-8265-345-3.
  • Anton Luigi Pietrogrande, Le fulloniche, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1976, ISBN 978-88-240-3206-3.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]