Paderno Dugnano

Paderno Dugnano
comune
Città di Paderno Dugnano
Paderno Dugnano – Stemma
Paderno Dugnano – Bandiera
Paderno Dugnano – Veduta
Paderno Dugnano – Veduta
La chiesa di Santa Maria Nascente
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Città metropolitana Milano
Amministrazione
SindacoEzio Primo Casati (indipendente di centro-sinistra) dal 10-6-2019
Territorio
Coordinate45°34′19″N 9°10′09″E / 45.571944°N 9.169167°E45.571944; 9.169167 (Paderno Dugnano)
Altitudine163 m s.l.m.
Superficie14,11 km²
Abitanti47 375[1] (31-10-2023)
Densità3 357,55 ab./km²
FrazioniPaderno, Dugnano, Incirano, Palazzolo Milanese, Cassina Amata, Villaggio Ambrosiano, Calderara
Comuni confinantiBollate, Cinisello Balsamo, Cormano, Cusano Milanino, Limbiate (MB), Nova Milanese (MB), Senago, Varedo (MB)
Altre informazioni
Cod. postale20037
Prefisso02
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT015166
Cod. catastaleG220
TargaMI
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 404 GG[3]
Nome abitantipadernesi
Patronosant'Ambrogio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Paderno Dugnano
Paderno Dugnano
Paderno Dugnano – Mappa
Paderno Dugnano – Mappa
Posizione del comune di Paderno Dugnano all'interno della città metropolitana di Milano
Sito istituzionale

Paderno Dugnano (Paderna Dugnan in dialetto milanese, AFI: [paˈdɛrna dyˈɲãː], e semplicemente Paderno fino al 1862) è un comune italiano di 47 375 abitanti[1] della città metropolitana di Milano in Lombardia. Il comune fa parte del territorio del Nord Milano.[4]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il fiume Seveso a Palazzolo Milanese

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il comune sorge nell'alta pianura lombarda, a 163 m s.l.m., nel margine meridionale della Brianza. Il territorio comunale è per la quasi totalità urbanizzato, con l'eccezione della zona agricola orientale e settentrionale compresa nel Parco Grugnotorto Villoresi e di alcune aree a ridosso del fiume Seveso, il corso d'acqua che attraversa la città da nord a sud. Un ulteriore corso d'acqua che attraversa Paderno Dugnano è il canale Villoresi, non lontano dal quale corre il confine che divide Paderno Dugnano dal comune di Varedo.

Facente parte dell'area urbana della Grande Milano, e confinante con i comuni di Bollate, Cinisello Balsamo, Cormano, Cusano Milanino, Limbiate, Nova Milanese, Senago e Varedo, Paderno Dugnano è un comune della prima cintura urbana di Milano ed è situato a circa 12 km, in linea d'aria, a nord da Piazza del Duomo di Milano.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la classificazione climatica il comune è situato in "zona E", 2404 GR/G e dunque il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile[5].

Situata nell'alta Pianura Padana, Paderno Dugnano ha un clima di tipo continentale con inverni freddi e con molte giornate di gelo ed estati calde, umide e moderatamente piovose;[6] in quest'ultimo periodo, in particolare, le temperature, possono superare i 30 °C e l'umidità che può raggiungere l'80%, causando il fenomeno dell'"afa".[6] Come nel resto della Grande Milano, al contrario, il fenomeno della nebbia, una volta tipico del periodo autunnale e invernale, sta diventando via via sempre meno frequente.[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dettaglio di una mappa del 1790 circa, dove sono indicate Palatiolum, Inciranum e Dugnanum

Da Paderno, in epoca romana, passava la via Mediolanum-Bellasium, strada romana che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Bellasium (Bellagio). Il borgo di Paderno confinava a sud con Cusano e a nord con Dugnano. Una prima esperienza d'unione con la località settentrionale risale all'età napoleonica nel 1810, ma fu interrotta con la proclamazione del Regno Lombardo-Veneto. Nel 1862 assunse il nome ufficiale di Paderno Milanese per distinguersi da altre località omonime.[8]

In seguito all'unità d'Italia si cominciò a pensare alla riorganizzazione interna del paese, così con il regio decreto del 17 marzo 1869 a Paderno Milanese vennero annesse Dugnano, Incirano, Cassina Amata e Palazzolo Milanese. La scelta definitiva del nome da attribuire al nuovo comune unificato fu particolarmente difficoltosa. Un suggerimento arrivò persino da Alessandro Manzoni il quale propose la denominazione di Padergnano che tuttavia fu poco apprezzata.

Nel 1880 il consiglio comunale deliberò il nome di Borgosole, che però risultò poco accetto e venne abolito tramite una petizione firmata dalla maggioranza dei cittadini. Soltanto il 1º febbraio del 1886, in seguito a un regio decreto, venne sancita l'attuale denominazione di Paderno Dugnano.[9]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma comunale è stato concesso con regio decreto del 24 febbraio 1938.[10]

«Troncato semipartito: al primo d'argento, al castello di rosso merlato alla guelfa, torricellato di due pezzi, aperto e finestrato del campo, sormontato da una caldaia di nero; al secondo bandato d'argento e di verde di sei pezzi; al terzo d'argento, a due fasce di rosso. Ornamenti esteriori da Città.»

L'origine di questo stemma risulta essere molto articolata, ma caratterizzata da una ben precisa motivazione di contenuto storico. La figura del castello fa riferimento a un'antica fortificazione, i cui resti sono stati rintracciati sul territorio della frazione di Palazzolo. La figura del caldaio, ovvero della caldaia che sovrasta il castello, deriva dallo stemma della famiglia lombarda dei Calderari[11], che dal 1683 era stata investita del feudo di Paderno; il bandato d'argento e di verde di sei pezzi deriva dallo stemma della famiglia milanese dei Dugnani[12], che dal 1683 risulta siano stati i feudatari della terra di Dugnano; infine le due fasce di rosso in campo d'argento, derivano dallo stemma della famiglia lombarda degli Imbonati[13], che a partire dal 1697 erano stati i feudatari della terra di Cassina Amata, oggi frazione di Paderno Dugnano.[14]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Con D.P.R. del 25 settembre 1989, al Comune di Paderno Dugnano è stato concesso il titolo di città.[10]

Piazza della Resistenza, sede del Municipio di Paderno Dugnano

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria Nascente
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria Nascente (Paderno Dugnano).

Parrocchiale di Paderno Milanese, venne ricostruita a partire dal 1929 su disegno di Alfonso Orombelli e consacrata nel 1934 dall'arcivescovo Ildefonso Schuster.

Oratorio della Beata Vergine del Pilastrello

Posto al settimo miglio della strada Comasina, l'Oratorio della Madonna del Pilastrello ha un'origine incerta. Già citato nel XIII secolo, l'edificazione di questo oratorio è, molto probabilmente, legata alla strada d'epoca romana lungo la quale sorge ed è proprio la denominazione di "Pilastrello" che potrebbe indicare, appunto, la relazione di quest'oratorio con il cippo miliare che ivi si trovava. Durante il corso degli anni, l'oratorio ha subìto vari lavori, durante uno dei quali venne rovinato il "pilastrello" e l'antico affresco che lo decorava. Inoltre, a causa della poca manutenzione, durante il XX secolo, le condizioni dell'Oratorio del Pilastrello rimasero pessime tanto che, nel 1981, date le pessime condizioni dell'edificio, l'antico Crocefisso del Pilastrello, lì collocato nel 1836 e vittima nel 1897 di un grave sfregio, venne trasferito nella chiesa di Santa Maria Nascente a Paderno, dove è tuttora conservato. L'Oratorio, nonostante fosse curato dalla Parrocchia di Paderno era, fino al 1982, proprietà privata dei nobili De Capitani D'Arzago, prima di diventare di proprietà comunale. Nel 1987, si decide il recupero dell'edificio sottoponendolo a un restauro conservativo realizzando anche un parchetto che seppur soffocato dalla tranvia, dalle strade, da un canale di irrigazione e dalla vicinissima Rho-Monza, voleva essere un richiamo all'antico paesaggio agricolo.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Villa Calderara, Origoni, De Capitani D'Arzago

La villa viene costruita dalla famiglia Calderara nella prima metà del Settecento: questa datazione si può evincere da aspetti stilistici particolari come i balconcini in ferro battuto sagomati all'andalusa. L'edificio è stato eretto su precedente edificio medievale e presenta una forma barocchetta, risultato di successive aggiunte e modifiche che hanno complessificato l'originale pianta a "U", composta dal corpo principale (quello che si affaccia lungo l'antica Comasinella, l'attuale via Gramsci) e da due brevi ali minori. Nel 1936, l'ala meridionale del nucleo principale subisce due modifiche in quanto viene alterato l'edificio che prolunga tale ala all'interno del giardino, venendo adibito a scuderie e fienili, e viene alterato il corpo che si addossa al lato meridionale dell'ala sud e costituisce l'attuale ingresso dell'edificio.[15]

Un secolo dopo la costruzione della villa Calderara, la proprietà passa alla famiglia Origoni (o Arrigoni) e successivamente due sorelle di questa famiglia si spartiranno l'eredità familiare: la maggiore, sposata De Capitani, acquisì questa villa, all'altra spettò, invece, la villa Maga, essendo lei divenuta Maga per matrimonio.[15]

Villa Maga, Asinari di Bernezzo, Calderara

Costruita tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII, la Villa Maga è un edificio del centro storico di Paderno appartenuto, inizialmente alla famiglia dei Calderari e successivamente ai Maga[16]. L'edificio presenta una pianta a corte con un'ala prominente verso nord; tale ala è raggiungibile tramite un viale alberato privato, visibile dall'antica strada Comasinella. L'ala orientale della villa è sovrastata da una torretta belvedere che permette di affacciarsi sul parco della villa. La torretta è dotata di sei bifore, due per lato sulla facciata meridionale e su quella settentrionale, una per lato sulla facciata occidentale e su quella orientale[17].

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Le campagne del comune fanno parte del parco locale di interesse sovracomunale Grugnotorto Villoresi[18], e del più piccolo Parco Lago Nord, contenuto al suo interno. Nella frazione di Palazzolo si snoda, all'interno del parco del Grugnotorto, un tratto del canale Villoresi con la relativa pista ciclabile che collega Ticino e Adda.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Comune di Paderno

  • 718 nel 1751
  • 857 nel 1771
  • 851 nel 1805
  • 1 485 nel 1853
  • 1 669 nel 1861

Abitanti censiti[19]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di 4.704 persone, pari al 9,73% dei residenti.[20]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2009, la biblioteca comunale ha sede presso l'ex area della Tilane, a Dugnano. Costruita su progetto dell'architetto Gae Aulenti, la biblioteca dispone di 45 000 volumi, materiali multimediali, riviste e quotidiani. Fa parte del Culture Socialità Biblioteche Network Operativo (CSBNO)[21][22].

Villa Gargantini, a Incirano, è stata la sede della biblioteca comunale, prima della costruzione della nuova sede. A seguito del trasferimento, all'interno della villa ha trovato spazio la sede centrale del Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest.

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema scolastico del comune metropolitano si divide in quattro comprensori che raggruppano e amministrano sette scuole dell'infanzia, sei scuole primarie e quattro scuole secondarie di primo grado statali[23]. A queste si aggiunge una scuola secondaria di secondo grado e diverse scuole paritarie di tutti i gradi.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

La Fiera di Primavera[modifica | modifica wikitesto]

La Fiera di Primavera si svolge ogni anno in occasione della quinta domenica di Quaresima e dura generalmente tre giorni. La manifestazione è composta da vari appuntamenti nel cuore della città: la tradizionale sagra delle bancarelle, gli spettacoli, le mostre e tante altre proposte attirano ogni anno a Paderno Dugnano diverse migliaia di persone nella sola giornata di domenica.

La Fiera di Primavera ha origini antiche nel tempo e si radica nella tradizionale civiltà contadina di Paderno Dugnano. La sua costituzione risale precisamente al 15 gennaio 1888, si svolgeva il quinto lunedì di Quaresima e le sue attività sono proseguite sino al 1957. Nel 1981 Nino Matera, memore dei ricordi giovanili, la ripropose e l'antica fiera riprese a vivere. Con il passare degli anni e con l'ingrandirsi della manifestazione, si è provveduto a dare un primo inquadramento giuridico e con atto notarile datato 19 febbraio 1987 si è costituito il Comitato Promotore "Fiera di Primavera di Paderno Milanese", passo successivo è stata l'apertura di una posizione fiscale. Oggi il Comitato Promotore è riconosciuto dalla Camera di Commercio di Milano. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Paderno Dugnano.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Essendo nato dalla fusione di cinque differenti comuni, il comune metropolitano di Paderno Dugnano ha la caratteristica di essere una città policentrica: dei vari comuni successivamente aggregati in Paderno Dugnano uno sorgeva lungo la strada Comasina (Cassina Amata) e quattro lungo il fiume Seveso e la strada Comasinella (Paderno Milanese, Dugnano, Incirano e Palazzolo Milanese).[24]
Il quartiere della Calderara, che prima dell'Ottocento era diviso tra i comuni di Paderno Milanese e Dugnano, si è sviluppato, invece, lungo la vecchia strada Valassina, attorno alla cascina omonima, mentre il quartiere del Villaggio Ambrosiano è un quartiere di recente urbanizzazione, sorto nei pressi della fabbrica Tonolli, lungo la Comasina.

Nonostante la forte urbanizzazione all'interno dei confini comunali, nei centri storici dei vari quartieri esistono ancora i grandi parchi storici delle varie ville signorili di Paderno Dugnano.[24] Degno di nota il parco della Villa Calderara, Origoni, De Capitani D'Arzago di Paderno, uno dei giardini più recenti delle ville padernesi (non compare infatti nella cartografia del Brenna del 1836) ma anche il più esteso: questo giardino dalla villa, che si trova lungo la strada Comasinella (l'attuale via Gramsci) giunge sino alle rive del fiume Seveso.[15]

Suddivisioni storiche[modifica | modifica wikitesto]

La città è suddivisa in sette quartieri, cinque dei quali erano antichi municipi separati[25]:

Altre località[modifica | modifica wikitesto]

All'interno dei sette quartieri padernesi, vi sono a loro volta alcune località come: Zobbie (a Paderno, confine con Cusano Milanino); Baraggiole, Serviane, Cascina Uccello, Cascina Uboldi e Fattoria Milanino (a Calderara); Battiloca (a Paderno, confine con Cassina Nuova di Bollate e Villaggio Ambrosiano); Cascina Sant'Angelo e Cascina Messa (a Palazzolo).

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Industria[modifica | modifica wikitesto]

Nel comune si trova la sede operativa della GDE Bertoni, azienda produttrice di trofei, targhe e medaglie, con sede legale a Milano, che nel 1971 vinse il concorso internazionale per la creazione della nuova Coppa del Mondo di calcio che sarebbe andata a sostituire la Coppa Rimet, assegnata al Brasile nel 1970[26].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il tram Milano-Limbiate a Cassina Amata
La stazione delle Ferrovie Nord Milano di Palazzolo Milanese

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il Comune di Paderno Dugnano è attraversato da:

Direzione Nord-Sud
  • Strada Provinciale 44 Milano-Meda con la presenza di tre svincoli (svincolo n. 4 Paderno Dugnano centro, n. 5 Incirano e n. 6 Palazzolo Milanese);
  • Strada Provinciale 9 Vecchia Valassina (nel quartiere della Calderara) che unisce Milano-Niguarda con Giussano;
  • Strada Statale 35 Comasina (nei quartieri di Villaggio Ambrosiano, Cassina Amata e Palazzolo Milanese) che unisce Milano-Piazzale Maciachini con Como.
Direzione Est-Ovest
  • Strada Provinciale 46 Rho-Monza con la presenza di due svincoli (Paderno Dugnano-SP ex SS 35 e Paderno Dugnano-Villaggio Ambrosiano);
  • Tangenziale Nord di Milano con lo svincolo Paderno Dugnano-SP 9 Vecchia Valassina.

Ferrovie e tranvie[modifica | modifica wikitesto]

Paderno Dugnano è attraversata dalla ferrovia Milano-Asso e servita da due stazioni sul suo territorio, la stazione di Paderno Dugnano (sita in via IV Novembre) e la stazione di Palazzolo Milanese (sita in via Coti Zelati), entrambe servite dalle linee S2 e S4 del servizio ferroviario suburbano di Milano, svolte da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia.

Nell'aprile 2023 sono stati avviati i lavori di costruzione della tranvia Milano-Seregno, che prevede complessivamente quattro fermate nel territorio comunale di Paderno Dugnano.[27]

La tranvia Milano-Limbiate collegava Paderno Dugnano (frazioni di Cassina Amata e Villaggio Ambrosiano) con Milano. Lungo la Vecchia Valassina transitava inoltre la tranvia Milano-Desio, che dal 2011 è stata sostituita da una linea gestita da ATM che copre la stessa tratta.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Il Comune è dotato di una rete urbana di autobus gestita dall'azienda Autoguidovie in associazione con Airpullman.

I collegamenti tra la località e i vari centri della provincia invece, sono gestiti sempre da Airpullman e da Brianza Trasporti con due linee.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazioni comunali dal 1946[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1951 Angelo Tagliabue Socialcomunisti Sindaco
1951 1956 Carlo Santambrogio DC-US Sindaco
1956 1960 Carlo Santambrogio DC-PSDI Sindaco
1960 1964 Umberto Risso PSI-PCI Sindaco
1964 1970 Giuseppe Scurati DC-PSI-PSDI Sindaco
1970 26 novembre 1970 Antonio Asti DC Sindaco
8 gennaio 1971 14 maggio 1971 Antonio Asti DC-PRI-PSU Sindaco
1971 1973 Ambrogio Varisco DC-PSI-PRI Sindaco
1973 1975 Ambrogio Varisco DC-PSI-PSDI Sindaco
1975 1980 Stefano Strada PCI-PSI-PRI-PSDI Sindaco
1980 1985 Stefano Strada PCI-PSI Sindaco
1985 1990 Gianfranco Mastella PSI-PCI-PRI-PSDI Sindaco
1990 1993 Gianfranco Mastella PSI-DC-PRI-PSDI-Lista Verde Sindaco
1993 1995 Rosaria Angioletti PSI-DC-PRI-PSDI Sindaco
1995 2004 Ezio Primo Casati centrosinistra Sindaco
2004 2009 Gianfranco Massetti centrosinistra Sindaco
2009 maggio 2018 Marco Alparone centrodestra Sindaco Inizio secondo mandato: giugno 2014
Decaduto a seguito della sua nomina a Consigliere regionale[28]
maggio 2018 giugno 2019 Gianluca Bogani centrodestra Vicesindaco facente funzioni di Sindaco
giugno 2019 in carica Ezio Primo Casati PD Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Piantina Zone omogenee (JPG), su cittametropolitana.mi.it. URL consultato il 20 marzo 2020.
  5. ^ Classificazione climatica Lombardia, dati Confedilizia, su confedilizia.it. URL consultato il 10 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2015).
  6. ^ a b Il clima della Lombardia, su centrometeoitaliano.it. URL consultato il 10 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  7. ^ Clima Italia, su climieviaggi.it. URL consultato il 16 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2014).
  8. ^ Regio Decreto 14 dicembre 1862, n. 1054.
  9. ^ Regio Decreto 7 gennaio 1886, n. 3630.
  10. ^ a b Paderno Dugnano, su Archivio Centrale dello Stato.
  11. ^ Stemma della famiglia Calderari di Milano: interzato in fascia: nel 1º d'oro, all'aquila bicipite di nero, ciascuna testa coronata del campo; nel 2º di rosso, al leone illeopardito d'oro; nel 3º d'argento, alla caldaia di nero, ripiena del campo.
  12. ^ Stemma della famiglia Dugnani: troncato: al 1° bandato d'argento e di verde; al 2° di rosso.
  13. ^ Stemma della famiglia Imbonati: d'argento, al castello di rosso, posto sulla pianura di verde, aperto del campo, torricellato di due pezzi, ciascuna torre merlata alla ghibellina, alla campagna fasciata di rosso e d'argento; col capo d'oro, caricato di un'aquila di nero, coronata del campo.
  14. ^ Comune di Paderno Dugnano, Storia dello Stemma, su Città metropolitana di Milano.
  15. ^ a b c Villa Calderara, Origoni, De Capitani D'Arzago
  16. ^ Villa Maga, Asinari di Bernezzo, Calderara
  17. ^ Videoenciclopedia dell'Architettura, dell'Urbanistica e del Territorio - Villa Maga
  18. ^ Conosciamo il Parco, su comune.paderno-dugnano.mi.it. URL consultato il 7 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2010).
  19. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  20. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.
  21. ^ BENVENUTI A TILANE, su tilane.it. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2020).
  22. ^ Biblioteca Tilane di Paderno Dugnano, su csbno.net. URL consultato il 22 marzo 2020.
  23. ^ Piano di dimensionamento della rete scolastica, su comune.paderno-dugnano.mi.it. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2020).
  24. ^ a b Urbanistica a Paderno Dugnano
  25. ^ http://www.comune.paderno-dugnano.mi.it/governo_citta/quartieri/, su comune.paderno-dugnano.mi.it. URL consultato l'8 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2009).
  26. ^ Coppa del mondo o coppa... Bertoni?, su ilGiornale.it, 13 giugno 2018. URL consultato il 17 maggio 2021.
  27. ^ Metrotranvia Milano Parco Nord-Seregno (PDF), su www.cittametropolitana.mi.it.
  28. ^ Il sindaco Alparone saluta Paderno Dugnano, sarà consigliere in Regione, in Il Notiziario, 22 maggio 2018. URL consultato il 27 maggio 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN243274036