Paese Alto

Paese Alto
Veduta di Piazza Giuseppe Sacconi
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Marche
Provincia  Ascoli Piceno
CittàSan Benedetto del Tronto
Codice postale63074
Nome abitantisudèndrini o sambenedettesi
Patronosan Benedetto martire
Giorno festivo13 ottobre
Voce principale: San Benedetto del Tronto.

Paese Alto (Sudèndre in dialetto sambenedettese) è un quartiere di San Benedetto del Tronto, collocato su un modesto rilievo rispetto al centro cittadino. Punto di riferimento della città e cuore dell'antico centro storico.[1]

Il Paese Alto ospita quello che fu il primo nucleo abitativo della città. Ospita infatti i resti di una Villa Marittima di epoca romana del I secolo a.C.,[2] la Chiesa di San Benedetto Martire risalente all'XI secolo e la Torre dei Gualtieri.[3][4]

Caratterizzano la pavimentazione di strade e piazze, della parte più antica del borgo, i sampietrini e inserti di lastre di pietra basaltica.[5] Dal 2019 parte del borgo è zone a traffico limitato,[6][7][8]e recentemente è stato possibile realizzare un percorso per ipovedenti, che consente di collegare l'area pedonale del centro cittadino con Piazza Giuseppe Sacconi nel vecchio incasato.[9]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

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Vista dell'antico borgo con la Chiesa abbaziale di San Benedetto Martire e sullo sfondo il Mare Adriatico

L'antico borgo medievale, sorge su una collina di modesta altitudine (30 m s.l.m.) a circa un chilometro dalla linea costiera. Si estende in una zona prettamente collinare, dove è situato il punto più alto del quartiere in Contrada marinuccia, il monte di "Bruciccio" (125 m s.l.m.), tragicamente conosciuto in città per la morte di quattro bambini, che il primo aprile del 1949 recuperarono materiale bellico in una grotta del monte, che scambiarono per pezzi di ferro da poter rivendere.[10]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

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Scorcio dell'antico borgo, con vista della Torre dei Gualtieri (a sinistra), il campanile della Chiesa abbaziale di San Benedetto Martire (al centro) e Palazzo Anelli (a destra)

I primi insediamenti abitativi del vecchio incasato sono databili fra la prima metà del I secolo a.C. e la prima metà del I secolo d.C., con i ritrovamenti archeologici di una avvenuti nell'estate 2010 hanno messo in discussione l'origine medievale del vecchio incasato e della città. A seguito di alcuni scavi sono stati rinvenuti molti reperti risalenti a epoca romana, tra cui una vasca, un mosaico di tessere bianche con cornici nere e un angolo di muro di un edificio con affreschi parietali di colore rosso tipici della fase decorativa romana risalente all'età neroniana o flavia.[11]

Il primo documento certo che menziona il piccolo centro chiamato Castrum Sancti Benedicti risale infatti al 998. Edificato con il nome “Plebs Sancti Benedicti in Albula” (Il popolo di San Benedetto in Albula), dal nome del santo patrono San Benedetto Martire e dal torrente Albula.[1] Nel corso dei primi anni dall'edificazione del piccolo villaggio, trovandosi lungo la costa era esposto ad ogni scorreria e saccheggio, vi sono ripetute invasioni barbariche e saracene che devastano tutto ciò che incontrano. Nel 1145 vi è il primo insediamento dal Regno di Napoli la famiglia Gualtieri, che ottengono dal vescovo Liberto di Fermo un appezzamento di terra necessario a realizzare un castello sul colle dove sorge la pieve di San Benedetto Martire. Nel corso degl'anni si hanno sbarchi di Turchi che oltre a danneggiare infettano di peste il villaggio.[12]

Le macerie dopo il bombardamento nei pressi di "Porta da Mare"

Nel 1491 i fermani si rivolsero al Papa Innocenzo VIII per ottenere il permesso di distruggere il castello di San Benedetto data l'aria malsana, per ricostruirlo in luogo più salubre. Ci fu un passo indietro, Il castello non fu toccato, il papa autorizzava i sambenedettesi ad ampliare il castello. Nel 1571 Fermo dà la possibilità di aprire le porte del castello e la gente iniziò a popolare e costruire lungo la spiaggia. Anche in quel periodo si verificarono in continuazione sbarchi di Turchi. Nonostante siano anni di timori, di apprensioni e spavento il popolo sambenedettese non perde il coraggio e continua la sua espansione lungo la spiaggia.[1]

Il 27 Novembre 1943 il vecchio incasato, come tutta la città di San Benedetto, subì un pesante bombardamento aereo dalle forze alleate, gran parte del Paese Alto venne distrutto, ci furono tanti feriti e oltre venti morti.[13][14][15]

Oggi il Paese Alto è un quartiere turistico vi sono diverse strutture ricettive e punti di ristoro. Dal 2020 è anche area archeologica, poiché sede del ritrovamento nel 2010 dei resti di una domus marittima di epoca romana.[16]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il Sottosuolo[modifica | modifica wikitesto]

Il sottosuolo del antico borgo del Paese Alto è attraversato da una grande rete di cunicoli, realizzati tra il I secolo a.C. e I secolo d.C., XIII e XIV secolo fino ad ottocento inoltrato. A seguito di studi, rilevazioni sono state mappate circa 50 grotte, ma si presuppone che altre siano sfuggite per successive modifiche agli accessi. Non tutte sono percorribili a causa dei riempimenti e crolli, ma è probabile che in origine molte fossero collegate fra loro.[17][18]

Architetture storiche e militari[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture militari di San Benedetto del Tronto.
  • Mura castellane, oltre al Torrione della rocca rimangono avanzi di mura castellane della fortificazione estesa intorno al borgo antico e due porte, che nei secoli hanno subito rifacimenti e trasformazioni. La porta principale conserva caratteristiche murarie che denotano un preesistente ponte levatoio. La porta antica fu rimaneggiata nel 1600. Durante i lavori di sterro per costruire, fu rinvenuto un mattone che porta incisa la data 1691, faceva parte di un arco delle infinite gallerie che diramano sotto il castello e nel borgo antico del Paese Alto. Racchiude il nucleo medievale della città, per un perimetro di circa 500 metri.
  • Torre dei Gualtieri, Più propriamente denominato "Mastio della Rocca" e più popolarmente noto come "Torrione" (lu Turriò o lu Campanò in dialetto sambenedettese) è forse l'elemento più rappresentativo della città, spiccando dall'altura del Paese Alto a dominare l'intero abitato.Risalente al XIII secolo, è a pianta esagonale allungata a guisa di nave con la sua prua verso il mare, la poppa verso ovest. La tecnica della sua costruzione mirava a schivare colpi frontali dell'attaccante, percorrendo i baluardi a sgembo, realizzati dopo l'invenzione della polvere da sparo. Nel 1901 fu restaurato da Giuseppe Sacconi. In quella occasione, furono consolidati i barbacani, ricostruiti piombatoi e merlatura ed eliminato un antiestetico campanile a vela eretto sulla sommità in epoca posteriore.[19][20]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiese di San Benedetto del Tronto.
  • Chiesa di San Benedetto Martire, Abbazia di San Benedetto del Tronto del XVIII secolo che custodisce la tomba del santo patrono della città.[21][22] La denominazione "Abbazia" risale al 1521, all'interno vi è una lapide funeraria con questa data. Il 12 giugno 1679 vi fece una ricognizione il Vescovo diocesano Monsignor Orsini per la traslazione delle reliquie del martire San Benedetto dalla cripta della cappella. Il primitivo tempio sorse sul sacello dove erano conservate le reliquie del santo, che fu martirizzato tra il 284 e il 304. La chiesa è a navata unica. Oltre all’altare maggiore, vi sono altri sei altari, tre a destra e tre a sinistra. Costruita in stile neoclassico, piuttosto semplice, interamente in laterizio, con facciata con cornici e paraste e timpano in pietra, nella chiesa sono conservate, oltre a reperti, epigrafi e lapidi, diverse altre opere: una pala d'altare del 1707 del pittore fermano Ubaldo Ricci relativa all'ultima cena, una pala della Madonna del Rosario di anonimo del XVI secolo e un'altra della Madonna del Carmelo, sempre di anonimo, del XVIII secolo; inoltre il simulacro dell'Immacolata Concezione realizzata nel 1856, un Cristo Morto della seconda metà dell'Ottocento e soprattutto l'altare di San Benedetto martire con reliquie del Santo. Artistiche vetrate adornano i finestroni che si susseguono al vertice della navata della Abbazia. Vi sono istoriate, nel quadro di policrome simmetrie, le simbologie dei sacramenti: battesimo, confessione, cresima, matrimonio, ordine sacro e unzione dei malati. Sono custodite all'interno le spoglie del Venerato Padre Giovanni dello Spirito Santo.
  • Cimitero Monumentale, la struttura sorge all'interno del quartiere, costruito nel 1813 su progetto dell'architetto Gualtiero Piacentini, fratello di Bice Piacentini, caratteristica è l'imponente struttura in marmo bianco, dall'ingresso principale si può ammirare la chiesa-cimiteriale.[24]

Piazze[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture civili di San Benedetto del Tronto.
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Scorcio di Piazza Giuseppe Sacconi con Palazzo Anelli sulla sinistra e la Torre dei Gualtieri al centro
Piazza Dante Alighieri
  • Piazza Dante, dedicata a Dante Alighieri, situata nelle retrovie di palazzo Anelli oggi è adibita a parcheggio di veicoli a motore.
  • Piazza Giuseppe Sacconi, dedicata a Giuseppe Sacconi, sorge presso il Paese Alto di San Benedetto, dalla cui posizione si gode la vista del mare e della città.[27]

Palazzi ed edifici storici[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Anelli, La costruzione dell`edificio risale al febbraio del 1730, di proprietà della famiglia Anelli. Situato nei pressi della Torre dei Gualtieri, la struttura presenta elementi in Stle Liberty,[28] nel 1920 venne costruita la torretta in stile Liberty, nel 1930 fu realizzato un muro a scarpa intorno all`edificio per una altezza di circa un metro. Durante il bombardamento del 27 novembre 1943 fu fortemente danneggiato e venne demolito per una sua buona parte. Dal 1992 l`edificio fu restaurato e riattato per renderlo funzionale ad ospitare la sede vescovile.[29]
  • Palazzo Piacentini, già Casa Fiorani venne fatto costruire da Giuseppe Fiorani, mastro falegname di originario di Ripatransone, fu dimora della poetessa Bice Piacentini, oggi è un luogo dedicato alla Cultura: accoglie l'Archivio Storico Comunale, la Pinacoteca del Mare, lo Studio di Bice e galleria d'arte.[30][31][32]
La lapide di Giuseppe Garibaldi presso palazzo Neroni.

A memoria del fatto, il Comune appose nella casa Neroni la lapide:

«IL NOME IMMORTALE DI GIUSEPPE GARIBALDI A CURA DEL COMUNE SCOLPITO NEL MARMO RICORDA AI POSTERI CHE QUESTA CASA NEI GIORNI 24-25 GENNAIO 1849

EBBE LA VENTURA DI OSPITARE L'EROE DEI DUE MONDI MENTRE ACCORREVA ALLA DIFESA DELLA REPUBBLICA ROMANA»

  • Villa Guidi, costruito nella nella seconda meta` del 1700, di particolare interesse il giardino della villa del Marchese Guidi. i Guidi dopo aver acquistato varie casupole e chiuso la via Firenze, nei pressi della Porta da Mare, che passava proprio davanti alla loro villa per risanare ed abbellire le zone laterali deli palazzo e formare un elegante giardino.[34]
  • Villa Mancini Guidi, situata a nord del vecchio incasato, il particolare architettonico di rilievo è l'Ingresso monumentale del XIX secolo, oggi conosciuto come la salita dei leoni, per la presenza all'ingresso di due sculture che rappresentano due leoni.[35]

Porte[modifica | modifica wikitesto]

Porta da Mare del Castello
Porta Antica del Castello
  • Porta da mare, deve il suo nome al passaggio che collegava l'antico borgo con la zona marittima, collocata nel punto in cui l'antica via del Castello si congiunge con via del Consolato, presenta un arco a tutto sesto di fattura cinquecentesca, posteriore al tratto di muro in cui è stato ricavato. Accanto sul lato destro dell'arco, si trova Palazzo Piacentini, dimora della poetessa dialettale Bice Piacentini.
  • Porta antica, sorge non distante da Piazza Dante, di piccole dimensioni, in antichità era un importante accesso fra l'antico borgo del Paese Alto verso il nord.[36]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo della Civiltà Marinara delle Marche, il Museo della Civiltà Marinara delle Marche è parte del polo museale ”Museo del Mare”.[37]
  • Pinacoteca del Mare, inaugurata nel 2009 presso Palazzo Bice Piacentini, parte integrante del polo museale tematico dedicato al mare, ospita opere (dipinti e fotografie) di vari artisti fra cui Adolfo De Carolis e Angelo Landi.[31][38][39]
  • Casa del vento, edificio del XVII secolo di proprietà dello scultore Marcello Sgattoni, presenta un doppio affaccio: uno in via del Consolato e l’altro su Piazza Bice Piacentini. È un piccolo atelier d'arte e ospita le opere dello stesso scultore.[40][41][42]

Parchi[modifica | modifica wikitesto]

  • Parco Saffi, è un parco pubblico si estende al limite esterno del nucleo centrale del vecchio borgo in via Aurelio Saffi (da cui il nome), nei pressi del Teatro Concordia, e poco distante dalla Torre dei Gualtieri. Il parco è utilizzato per manifestazioni sportive e culturali.[43]

Sito archeologico[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Scuola Primaria "Armando Marchegiani", intitolata al pittore sambenedettese Armando Marchegiani.[48][49]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Ottobre — "Festa del patrono" per molti anni è stata organizzata ogni ultimo sabato di maggio, ma dal 2008 si è tornati a celebrarla nella data di origine, il 13 ottobre, giorno esatto a cui si fa risalire nell'anno 304, il martirio del soldato romano San Benedetto Martire.[50][51]
  • Dicembre — "Natale al Borgo" è una rievocazione storica di scene di vita marinara in vernacolo sambenedettese che si svolge ogni anno all'interno del paese alto.[52][53]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

  • Campo Sportivo "La Rocca", ubicato nel medesimo quartiere, ospita le gare del Torrione Calcio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Il “Paese Alto” di San Benedetto del Tronto, in Fondo Ambiente Italiano.
  2. ^ Paese Alto, nuovi ritrovamenti archeologici, su ancoraonline.it, 26 marzo 2014. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  3. ^ Giorgia Barchi, Un weekend a San Benedetto del Tronto: cosa vedere e cosa mangiare, su destinazionemarche.it, 3 luglio 2018. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  4. ^ Cosa vedere a San Benedetto del Tronto, su ilmiraggio.com.
  5. ^ I Sanpietrini di San Benedetto (del Tronto), su ilquotidiano.it.
  6. ^ Kevin Gjergji, Paese Alto, approvata la Ztl, su ilquotidiano.it, 30 ottobre 2019. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  7. ^ Stefania Mezzina, A San Benedetto del Tronto parte la ZTL al Paese alto: entro fine anno vanno richieste le autorizzazioni, su ascoli.cityrumors.it, 30 ottobre 2019. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  8. ^ Al via la ZTL nel paese alto di San Benedetto del Tronto, su farodiroma.it, 15 dicembre 2019. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  9. ^ Cristina Carnevali, Nuovo percorso per ipovedenti al Paese Alto di San Benedetto, su capocronaca.it, 3 ottobre 2023. URL consultato il 22 marzo 2024.
  10. ^ Emidio Lattanzi, Il giorno in cui morirono quattro bimbi e San Benedetto si fermò, su lanuovariviera.it, 25 settembre 2013. URL consultato il 2 marzo 2024.
  11. ^ Il Paese Alto sorse quando Roma era Caput Mundi, su rivieraoggi.it, 27 ottobre 2011. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  12. ^ Simone Incicco, Pietro Pompei: riscopriamo l’importanza del “Castello di S. Benedetto in Albula”, su ancoraonline.it, 3 ottobre 2019. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  13. ^ Paese Alto San Benedetto, si ricorda il bombardamento del '43, su picenotime.it, 25 novembre 2013. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  14. ^ Redazione La Nuova Riviera, Settantasette anni fa il bombardamento su San Benedetto. 25 morti, oltre cento feriti: “Furono bombe sganciate per errore”, in lanuovariviera.it, 27 novembre 2020. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  15. ^ Si commemorano le vittime dei bombardamenti del 1943, su picenonews24.it, 22 novembre 2019. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  16. ^ Sabato apre ufficialmente al pubblico la Villa Marittima di San Benedetto del Tronto, su farodiroma.it, 5 agosto 2020. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  17. ^ "San Benedetto sotterranea", gli studenti dell'Ipsia racontano il sottosuolo del Paese Alto, su rivieraoggi.it, 23 marzo 2021. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  18. ^ a b Fai, in riviera in mostra la Villa Marittima Romana e la San Benedetto dei cunicoli, su lanuovariviera.it, 14 ottobre 2021. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  19. ^ Pio Di Leonardo, In viaggio, San Benedetto del Tronto e la Torre dei Gualtieri, su ilmartino.it, 24 giugno 2016. URL consultato il 14 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2018).
  20. ^ Giorgia Barchi, Un weekend a San Benedetto del Tronto: cosa vedere e cosa mangiare, su destinazionemarche.it, 3 luglio 2018. URL consultato il 12 dicembre 2018.
  21. ^ San Benedetto del Tronto - Chiesa di S. Benedetto martire [collegamento interrotto], in turismo.marche.it. URL consultato il 12 dicembre 2018.
  22. ^ Chiesa di San Benedetto Martire San Benedetto del Tronto, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 14 aprile 2020.
  23. ^ Patrizia Cicconi, Il Vescovado, il prestigioso edificio religioso in stile Liberty, su sanbenedettodeltronto.italiani.it, 27 settembre 2019.
  24. ^ Oliver Panichi, La storia di San Benedetto: restauro concluso per la tomba di Bice Piacentini, su rivieraoggi.it, 29 ottobre 2010. URL consultato il 2 marzo 2024.
  25. ^ In piazza Bice Piacentini torna l'opera lirica: si parte con “Cavalleria rusticana”, su m.cronachepicene.it.
  26. ^ L'opera al Paese alto – di San Benedetto del Tronto: “Madama Butterfly” il 12 e 13 agosto a Piazza Bice Piacentini, su ascoli.cityrumors.it. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  27. ^ Patrizia Cicconi, Piazza Giuseppe Sacconi, il cuore del vecchio incasato, su sanbenedettodeltronto.italiani.it, 4 ottobre 2019. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  28. ^ Il Vescovado, su comunesbt.it. URL consultato il 1º aprile 2024.
  29. ^ Palazzo Anelli, su regione.marche.it.
  30. ^ Palazzo Piacentini, su corriereproposte.it.
  31. ^ a b San Benedetto del Tronto - Pinacoteca del Mare, in regione.marche.it.
  32. ^ San Benedetto del Tronto - Palazzo Piacentini (già Casa Fiorani), su comunesbt.it.
  33. ^ Gabriele Vecchioni, Narciso Galiè, Il Viaggio di Garibald nel Piceno la storia scritta sui muri, su cronachepicene.it, 3 novembre 2018. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  34. ^ Villa Guidi, su regione.marche.it. URL consultato l'11 febbraio 2024.
  35. ^ Ingresso monumentale di villa Mancini Guidi, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato l'11 febbraio 2024.
  36. ^ Porta Antica, su habitualtourist.com.
  37. ^ Museo del Mare - San Benedetto del Tronto, su museodelmaresbt.it. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  38. ^ Pinacoteca del Mare, in Touring Club Italiano.
  39. ^ Pinacoteca del mare, in Ministero della cultura.
  40. ^ Pino Liuzzi, Marcelo Sgattoni: "Il vento proprietario della mia casa", su rivieraoggi.it, 26 luglio 2012. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  41. ^ Patrizia Cicconi, La Casa del vento: uno scrigno di arte e storia contro la contemporaneità, su sanbenedettodeltronto.italiani.it, 10 settembre 2019. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  42. ^ La politica incontra l’arte: visita bis di Gian Luigi Pepa a “La Casa del Vento” del maestro Sgattoni, su adriatico24ore.it, 12 agosto 2021. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  43. ^ Redazione Il Mascalzone, Un paRcoscenico tutto da ridere, su ilmascalzone.it, 10 agosto 2017. URL consultato il 6 gennaio 2022.
  44. ^ Il Paese Alto sorse quando Roma era Caput Mundi, in rivieraoggi.it, 27 ottobre 2011. URL consultato il 19 gennaio 2024.
  45. ^ Paese Alto, nuovi ritrovamenti archeologici, in ancoraonline.it, 26 marzo 2014. URL consultato il 19 gennaio 2024.
  46. ^ Paolo Rico, San Benedetto del Tronto tra vino e garum nell’antichità. Le ultime scoperte archeologiche, su artribune.com, 23 agosto 2021. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  47. ^ Redazione Ascoli, Sabato apre ufficialmente al pubblico la Villa Marittima di San Benedetto del Tronto, in farodiroma.it, 5 agosto 2020. URL consultato il 19 gennaio 2024.
  48. ^ L'entusiasmo dei bambini per l'intitolazione della scuola del Paese alto ad Armando Marchegiani, in comunesbt.it, 13 giugno 2009.
  49. ^ L'entusiasmo dei bambini per l'intitolazione della scuola del Paese alto ad Armando Marchegiani, in ilquotidiano.it, 13 giugno 2009.
  50. ^ La festa del Patrono - Comune di San Benedetto del Tronto, in comunesbt.it.
  51. ^ La festa di San Benedetto Martire, una storia antica, in picenonews24.it.
  52. ^ Natale al Borgo, il freddo non blocca la tradizione. Vernacolo, giochi e antichi mestieri al Paese Alto., su lanuovariviera.it.
  53. ^ Patrizia Cicconi, Natale al Borgo, tradizione e cultura popolare sotto le feste, su sanbenedettodeltronto.italiani.it, 27 dicembre 2019. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  54. ^ Annalisa Coccia, "Essere Torrione-100 anni di storia: due giornate di festa per il centenario del Torrione Calcio, su rivieraoggi.it, 26 giugno 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Liburdi, Per una storia San Benedetto del Tronto, Maroni Editore, 1988, ISBN 2021030253141.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]