Palazzo Marina

Palazzo Marina
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
IndirizzoLungotevere delle Navi
Coordinate41°54′55.16″N 12°28′17.84″E / 41.915324°N 12.471622°E41.915324; 12.471622
Informazioni generali
Condizioniin uso
Inaugurazione28 ottobre 1928
StileEclettico, Liberty
Area calpestabile62.335 m²[1]
Realizzazione
ArchitettoGiulio Magni

Palazzo Marina è un edificio storico di Roma in stile Eclettico e Neobarocco, opera dell'architetto Giulio Magni (nipote di Giuseppe Valadier[2]), che sorge sul lungotevere delle Navi. Fu sede del Ministero della marina, e oggi dello Stato maggiore della Marina Militare.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto, iniziato nel 1912 e inaugurato il 28 ottobre 1928[2], attinge al Liberty romano, con decisa impronta di "michelangiolismo eclettico" con assonanze proprie del "barocchetto. Il palazzo si estende per un'area complessiva di 31.000 m² di cui 11.500 coperti e 4.580 a cortili e giardini. Alto 28 e lungo 142 metri, 6 piani e sotto tetto per l'allocazione di circa 750 ambienti/uffici[3].

Sede di numerosi uffici e della biblioteca centrale della Marina Militare, l'edificio, realizzato in mattoni e travertino con numerosi bassorilievi, sculture, decorazioni e vetrate che rimandano al mare, al suo ingresso principale lungo il fiume Tevere è circondato di palme ed è decorato con le ancore delle corazzate della imperiale e regia Marina austroungarica Tegetthoff (a sinistra) e Viribus Unitis (a destra).

Palazzo Marina fu utilizzato come set per delle scene del film di Orson Welles Il Processo, tratto dal libro Il processo di Franz Kafka.[4]

Interni[modifica | modifica wikitesto]

Copribitta dell'incrociatore Andrea Doria

Gli interni si aprono con uno scalone d'onore, seguono il salone dei Marmi (già sala del Ministro), l'ampio cortile interno con le palme, i lunghi corridoi con i modellini delle navi (dal veliero Amerigo Vespucci alla portaerei Garibaldi), ritratti, statue, busti e cimeli di navi italiane. Vi è anche una biblioteca che custodisce oltre 50.000 volumi.

Nel marzo 2018, in occasione della ricorrenza del centenario della fine della prima guerra mondiale, nel palazzo è stata inaugurata la sala intitolata al grande ammiraglio e duca del mare Paolo Thaon di Revel. Nella sala, arredata utilizzando mobili effettivamente in uso all'ammiraglio[5] oltre ai numerosi cimeli, è esposto un dipinto olio su tela del pittore Giuseppe Frascaroli, che lo ritrae a mezzo busto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cosentino, Stanglini, La Marina militare italiana, p. 64.
  2. ^ a b YouTube, Marina Militare, Palazzo Marina.
  3. ^ Marina Militare, Palazzo Marina.
  4. ^ The Trial (1962) Filming Locations, su imdb.com.
  5. ^ Sala Ammiraglio Thaon di Revel, su Marina Militare.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Michele Cosentino e Ruggero Stanglini, La Marina militare italiana, Firenze, Ed. ai, 1993.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]