Palazzo Soestdijk

Palazzo Soestdijk
(NL) Paleis Soestdijk
Il Palazzo dal parco
Localizzazione
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
ProvinciaProvincia di Utrecht
LocalitàSoest
IndirizzoAmsterdamsestraatweg 1, 3744 AA Baarn
Coordinate52°11′35.99″N 5°16′45.98″E / 52.19333°N 5.27944°E52.19333; 5.27944
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1638 - XIX secolo
StileBarocco e Neoclassico
UsoMunicipio
Piani3
Ascensori2
Realizzazione
ArchitettoMaurits Post
ProprietarioRegno dei Paesi Bassi
CommittenteSovrani dei Paesi Bassi

Palazzo Soestdijk, in olandese Paleis Soestdijk è uno dei quattro palazzi ufficiali della famiglia reale olandese. Deve il suo nome al villaggio di Soestdijk, compreso nel comune di Soest; nella provincia di Utrecht dei Paesi Bassi. Composto da un blocco centrale e due ali, fu sede, per oltre sessant'anni, della Regina Madre Giuliana dei Paesi Bassi e di suo marito il principe Bernhard fino alle loro morti nel 2004.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Una sala interna.

Il palazzo sorse originalmente nel 1638 come casino di caccia per Cornelis de Graeff, e, successivamente, per lo Stadhouder Guglielmo III d'Orange che lo ampliò tra il 1674 e 1678 affidandone il progetto a Maurits Post; già autore di altri due palazzi per gli Orange, il Palazzo Huis ten Bosch e Palazzo Noordeinde. Durante l'invasione francese del 1795 il palazzo fu requisito come bottino di guerra e trasformato in alloggio per le truppe francesi. Luigi Bonaparte, divenuto re d'Olanda, se ne impossessò e lo fece ampliare e rinnovare. Nel 1815 venne donato al futuro Guglielmo II dei Paesi Bassi come riconoscimento dei suoi servigi alla battaglia di Waterloo. Guglielmo II, nel 1842, arricchì il palazzo con l'arredamento neoclassico della sua precedente residenza di Bruxelles, oggi Palais des Académies.

Soestdijk divenne una proprietà statale nel 1971, benché fosse usato dalla Regina Giuliana (regina dei Paesi Bassi dal 1948 al 1980) e dal principe consorte Bernardo come loro residenza ufficiale fino alla loro morte nel 2004. Il palazzo Soestdjik allora rimase vuoto ed inutilizzato per circa un anno, prima della sua apertura al pubblico. Dalla primavera 2006 è possibile visitarlo, nell'attesa di una destinazione definitiva.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Architettura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di architettura