Palazzo di Giustizia (Avezzano)

Palazzo di Giustizia
Il palazzo di Giustizia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàAvezzano
Indirizzovia Camillo Corradini, n.150
Coordinate42°02′09.12″N 13°25′41.28″E / 42.035867°N 13.428134°E42.035867; 13.428134
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1922-1930
Inaugurazione1930
Stilearchitettura eclettica e neoclassico
Usotribunale
Piani2
Realizzazione
ArchitettoLuigi Gallo
CostruttoreElia Micangeli
ProprietarioComune di Avezzano

Il Palazzo di Giustizia di Avezzano è situato nel centro urbano della città abruzzese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Manifestazione per la salvaguardia del presidio di giustizia nel 2021

La cancelleria della Sottintendenza di Avezzano fu creata in epoca napoleonica il 10 giugno 1811[1]. La sede del tribunale marsicano invece venne istituita con il regio decreto-legge n. 329 del 20 novembre 1861[2] e inaugurata il 1º maggio 1862[3][4] nell'ex convento di San Francesco, contiguo all'omonima chiesa (successivamente dedicata a san Giovanni Decollato), poi in un palazzo collocato nei pressi di piazza Torlonia e, fino al terremoto del 1915, in alcuni locali del castello Orsini-Colonna[5].

Dopo il sisma del 13 gennaio 1915 gli uffici giudiziari, ospitati provvisoriamente e non senza difficoltà in alcuni prefabbricati[6] vennero inaugurati il 20 aprile 1915 alla presenza del ministro di Grazia e Giustizia, Vittorio Emanuele Orlando[7][8]. Ciò avvenne prima del trasferimento in un edificio localizzato in via Giuseppe Mazzini e successivamente nel palazzo di quella che sarebbe diventata la strada centrale più importante della città ricostruita, la contemporanea via Camillo Corradini (già via Salandra e via del Littorio). Con il passare degli anni e superata l'emergenza sisma, infatti, crebbe l'esigenza di realizzare una struttura idonea ad ospitare il tribunale ma anche la pretura e la procura[1].

Grazie ad una disposizione legislativa speciale del ministero dei lavori pubblici il comune di Avezzano ebbe modo di costruire nuovi edifici pubblici e dal 1918 di entrare in possesso di edifici costruiti per i ricoveri. L'ente inoltre entrò in possesso, grazie anche all'impegno politico di Camillo Corradini, delle aree espropriate dallo Stato e utilizzate per diverse esigenze logistiche in occasione dell'emergenza terremoto. Tra queste figurava il terreno su cui ebbe inizio qualche anno dopo, per effetto del regio decreto-legge del 16 novembre 1921, la costruzione del palazzo di Giustizia[9].

Progettato già nel 1917 dall'architetto Luigi Gallo e appaltato alla ditta Elia Micangeli[10] il palazzo venne ultimato nel 1930 e inaugurato l'anno successivo dopo le necessarie procedure di collaudo[11].

Alla fine del 1940 la cancellata in ferro che delimitava il giardino antistante fu rimossa durante la raccolta di oggetti di metallo ordinata dal regime fascista per favorire la produzione bellica nella seconda guerra mondiale. A causa dei bombardamenti che nel 1944 devastarono la città appena ricostruita il tribunale venne gravemente danneggiato. Successivamente fu restaurato nel rispetto del progetto originale[12][13].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteca giuridica Bruno Cassinelli

Il palazzo di Giustizia di Avezzano in stile eclettico-neoclassico è stato costruito su due piani in una pianta regolare quadrata. Ai piedi della scalinata dell'ingresso principale sono posizionate due aquile decollate, mentre nelle due colonne laterali del portone sono raffigurati alcuni simboli della giustizia.

La struttura è affiancata dalla palazzina, anch'essa in stile eclettico, che ha ospitato la corte d'assise e successivamente la sede del giudice di pace[14]; poco distante è collocato l'edificio della procura della Repubblica.

La sala Bruno Cassinelli ospita dall'8 novembre 1975[15] l'omonima biblioteca specializzata in diritto e letteratura giuridica e un busto bronzeo raffigurante il penalista[16].

Nel 2015 è stato collocato davanti al palazzo un busto bronzeo commemorativo dedicato al senatore e avvocato Domenico Buccini[17].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Fulvio D'Amore, Il tribunale di Avezzano (1811-2012), su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 22 febbraio 2016. URL consultato il 28 maggio 2021.
  2. ^ Il tribunale di Avezzano e della Marsica nella geografia giudiziaria abruzzese, Consiglio Ordine Avvocati di Avezzano, dicembre 2021, p. 2.
  3. ^ Belmaggio, 2000, p. 177.
  4. ^ Pagani, 1966, vol. 1, cap. XXIX, pp. 579-580.
  5. ^ Avezzano (Aq): Castello Orsini Colonna, su inabruzzo.it. URL consultato il 22 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2018).
  6. ^ Il Risorgimento d'Abruzzo, settimanale di battaglia, Armando Palanza, anno 2, n. 41, Roma, 8 febbraio 1920.
  7. ^ Discorso del Ministro Guardasigilli Vittorio Emanuele Orlando, Avezzano, 20 aprile 1915 - ASCA Archivio Storico del Comune di Avezzano.
  8. ^ Giovanni Pagani, Il tribunale di Avezzano, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 10 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2018).
  9. ^ Belmaggio, 2000, pp. 244-247.
  10. ^ Fulvio D'Amore, Fermenti politici e sociali nella Marsica del 1920-21, su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 14 maggio 2019. URL consultato il 22 maggio 2019.
  11. ^ Stralcio di una comunicazione del Municipio di Avezzano (6 febbraio 1936) (PDF), su tribunaleavezzano.it. URL consultato il 22 settembre 2018.
  12. ^ Marcangeli, 2022, pp. 271-272.
  13. ^ Giovanbattista Pitoni, Quando la città finì sotto le bombe, su ilcentro.gelocal.it, Il Centro, 22 maggio 2010. URL consultato il 22 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2016).
  14. ^ Palmieri, 2006, p. 168.
  15. ^ Inaugurata la biblioteca Cassinelli, in Il Tempo, 8 novembre 1975.
  16. ^ Marcangeli, 2022, p. 276.
  17. ^ Inaugurato il busto del senatore e avvocato Domenico Buccini, su marsicalive.it, Marsica Live, 6 maggio 2015. URL consultato il 4 febbraio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Belmaggio, Avezzano nel tempo e i suoi sindaci, Avezzano, LCL Stampe Litografiche, 2000, SBN IT\ICCU\AQ1\0055482.
  • Simonetta Ciranna, Patrizia Montuori, Tempo, spazio e architetture. Avezzano, cento anni o poco più, Roma, Artemide, 2015, SBN IT\ICCU\IEI\0408772.
  • Giovanni Marcangeli et al., Avezzano storia della città moderna, a cura di Giampiero Nicoli, Avezzano, Radici Edizioni, 2022.
  • Giovanni Pagani, Avezzano e la sua storia, Casamari, Tipografia dell'Abbazia, 1966, SBN IT\ICCU\SBL\0393481.
  • Eliseo Palmieri, Avezzano, un secolo di immagini, Pescara, Paolo de Siena editore, 2006, SBN IT\ICCU\TER\0011256.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]