Parco sommerso di Gaiola

Parco sommerso di Gaiola
Tipo di areaArea marina protetta
Codice WDPA182719
Codice EUAPEUAP0850
Class. internaz.Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Campania
ComuniNapoli, Quartiere Posillipo
Superficie a mare42 ha
Provvedimenti istitutiviD.I. 07.08.02
GestoreCentro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale

Il parco sommerso di Gaiola è un'area marina protetta di 42 ettari di mare che circonda le Isole della Gaiola nel golfo di Napoli e che si estende dal Borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi, istituita congiuntamente dai Ministeri dell'Ambiente e dei Beni Culturali nel 2002[1].

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'area è incastonata nel paesaggio costiero di Posillipo, a poca distanza dal centro della città di Napoli. La sua peculiarità è dovuta alla fusione tra elementi vulcanologici, archeologici e biologici. Sui fondali del Parco, infatti, è possibile osservare i resti di porti, ninfei e peschiere attualmente sommersi a causa del lento sprofondamento della crosta terrestre (bradisismo). Tutti questi sono in gran parte afferenti alla Villa Imperiale di Pausilypon, affiancata dai resti dell'imponente Teatro del I secolo a.C., appartenuti al liberto romano Publio Vedio Pollione e oggi parte del Parco archeologico di Posillipo.

Il Parco sommerso di Gaiola ha anche una notevole importanza biologica: l'estrema complessità geomorfologica dei suoi fondali e la continua vivificazione delle sue acque, garantita dal favorevole sistema di circolazione delle acque costiere, hanno permesso l'insediamento in pochi ettari di mare di numerose comunità biologiche marine tipiche del Mediterraneo.

I dolci pendii digradanti verso il mare e le alte falesie di tufo giallo napoletano (15Ka), ammantate dai colori della macchia mediterranea hanno da sempre esercitato un fascino particolare sui popoli che qui si sono succeduti.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Parco archeologico del Pausilypon

L'Area Marina Protetta è visitabile mediante visite guidate con battello a visione subacquea, itinerari snorkeling e diving. Il Centro Visite è ubicato presso il CeRD, Centro Ricerca e Divulgazione scientifica del Parco, dove vengono svolte attività didattico-educative per le scuole e attività formative. Il Centro Visite del Parco è aperto al pubblico tutti i giorni tranne il Lunedì dalle 10,00 alle 16,00 (10,00-14,00 nel periodo invernale).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Simeone M., Russo G.F., 2005 - Il Parco Sommerso di Gaiola. - In Carrada G.C., Coiro P., Russo G.F. (a cura di) “Le aree marine protette del Mediterraneo” (I quaderni di Uomo e Natura II) – Electa Napoli.
  • Simeone M., Russo G.F., 2006 - Posillipo ed il Parco Sommerso di Gaiola: Analisi del Sistema Ecologico Marino-Costiero. - V Convegno Nazionale CoNISMa (Viareggio, 14-18 novembre 2006.
  • Simeone M., Masucci P., 2009 – Analisi geo-archeologiche nell'Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola (Golfo di Napoli). Il Quaternario, 22(1): 25-32.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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