Paul Viardot

Paul Viardot

Paul Viardot (Vaudoy-en-Brie, 20 luglio 1857Algeri, 11 dicembre 1941) è stato un violinista e musicologo francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paul Viardot nacque il 20 luglio 1857[1] nel Château de Courtavenel nei pressi di Vaudoy-en-Brie, da Pauline et Louis Viardot.[2] Quando Paul era un bambino, la famiglia si stabilì a Baden-Baden, dove iniziò a studiare il violino, ma, a causa della guerra franco-prussiana, si dovette trasferire con la famiglia prima in Francia e poi in Inghilterra. Dopo la guerra, la famiglia tornò a Parigi. Successivamente Paul studiò composizione con César Franck e Théodore Dubois e violino con Hubert Léonard. Viardot fu influenzato dal secondo marito della zia Maria Malibran, Charles de Bériot, che rimase vicino alla famiglia Viardot e si interessò al giovane violinista. Viardot fece il suo debutto in un concerto diretto da Jules Pasdeloup nel 1875. Lo stesso anno Gabriel Fauré scrisse e dedicò a Viardot la Sonata n. 1 op. 13.[3] Nel corso degli anni Viardot divenne un solista di fama e riscosse successo in Francia e in Inghilterra. Viardot fece un tour in Spagna e Portogallo nel 1880 accompagnato al pianoforte da Camille Saint-Saëns, e poi suonò per qualche tempo a Londra in diverse formazioni cameristiche. Viardot fu attivo anche come direttore e compositore; il suo catalogo comprende brani per violino solo[4], per violino e pianoforte, per violoncello e pianoforte, per pianoforte solo, nonché diversi contributi in ambito musicologico. Dopo la guerra, per problemi di salute, accettò un invito del Ministero a prestare servizio in Nord Africa. Insegnò musica da camera al Conservatorio di Algeri. Mancò ad Algeri alla fine del 1941.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alcune fonti indicano erroneamente il 29 luglio
  2. ^ Secondo il giornalista russo Eugène Séménoff (Евгений Петрович Семёнов), Paul Viardot era infatti il figlio naturale di Pauline Viardot e dello scrittore Ivan Sergeevič Turgenev (cfr. E. Séménoff, La Vie douloureuse d'Ivan Tourguéneff, p. 54, nota 1)
  3. ^ Fu tuttavia la violinista Marie Tayau ad effettuare la prima esecuzione. Cfr. J.-M. Nectoux, Fauré. Le voci del chiaroscuro, p. 95
  4. ^ Cfr. Ph. Borer, The Twenty-Four Caprices of Niccolò Paganini, p. 169
  5. ^ Fonti diverse indicano l’11 dicembre, altre indicano il 12 ottobre e altre il 1 dicembre; la voce Paul Viardot (Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti, p. 225) non indica il giorno esatto

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Bachmann, An Encyclopedia of the Violin, introduzione di Eugène Ysaÿe; tr. di Frederick H. Martens; edited da Albert E. Wier, New York, 1925; rist. Mineola-New York, Dover publications, 2008, p. 409
  • Eugène Séménoff , La Vie douloureuse d'Ivan Tourguéneff, quatrième édition, Paris, Mercure de France, 1933
  • L.L.B., Paul Viardot, in «Feuillets d'El-Djezaïr», n. 2 (Année 1942), p. 6
  • Gabriella Borghetto, voce Viardot, Famiglia di musicisti francesi, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. VIII, 1988, pp. 224-225
  • Philippe Borer, The Twenty-Four Caprices of Niccolò Paganini, their significance for the history of violin playing and the music of the Romantic era, PhD diss., 1995 https://eprints.utas.edu.au/11438/
  • Jean-Michel Nectoux, Fauré. Le voci del chiaroscuro, Torino, Edt, 2004

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