Pesca miracolosa

Terza apparizione di Cristo.

La pesca miracolosa è un miracolo di Gesù descritto nel vangelo secondo Luca e nel vangelo secondo Giovanni e compiuto in due distinte occasioni, prima e dopo la sua risurrezione.

Prima pesca miracolosa[modifica | modifica wikitesto]

Il Vangelo secondo Luca racconta una pesca miracolosa, ponendola all'inizio del ministero di Gesù.[1] Egli si trovava presso il lago di Genesaret e predicava alla folla, che gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio. Gesù vide due barche ormeggiate alla sponda; i pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi sulla barca, si mise ad insegnare alla folla. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Seconda pesca miracolosa[modifica | modifica wikitesto]

Anche il Vangelo secondo Giovanni racconta una pesca miracolosa, ponendola dopo la risurrezione di Gesù.[2] Dopo le prime due apparizioni a Gerusalemme, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli in Galilea, sul lago di Tiberiade. Simon Pietro si trovava insieme a Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli altri gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era lui. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi la sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. Scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore. Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce. Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.

Opere d'arte[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lc 5,1-11, su laparola.net.
  2. ^ Gv 21,1-14, su laparola.net.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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