Piani Palentini

Piani Palentini
Veduta dei piani Palentini
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Abruzzo
Province  L'Aquila
Località principaliAvezzano, Capistrello, Magliano de' Marsi, Massa d'Albe, Sante Marie, Scurcola Marsicana, Tagliacozzo
Altitudinemedia: 700 m s.l.m.
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Piani Palentini
Piani Palentini

I piani Palentini sono una pianura della Marsica settentrionale in Abruzzo. Compresi tra la piana del Fucino a est, la valle Roveto a sud, la zona del Carseolano a ovest e la valle del Cicolano a nord-ovest, sono inclusi nei comuni di Avezzano, Capistrello, Magliano de' Marsi, Massa d'Albe, Sante Marie, Scurcola Marsicana e Tagliacozzo (AQ).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Vista dei piani Palentini e del colle di Albe

La piana, situata nel settore nord occidentale della Marsica tra i 690 e i 720 m s.l.m.[1], è circondata da alcuni importanti rilievi montuosi come quelli del Velino, del monte Bove e del monte San Nicola (monti Carseolani) e del monte Salviano. A ovest-nordovest i monti Aurunzo e Girifalco la separano dalla valle di Nerfa[2]. La piccola depressione del Terramone, riportata nelle carte topografiche con il toponimo di Vaccareccia, è situata a ridosso del monte San Felice nel territorio di Cappelle dei Marsi.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

Nei piani Palentini, alla confluenza del fiume Imele tra i comuni di Scurcola Marsicana e Magliano de' Marsi, prende origine il corso del fiume Salto che entra a nord nell'area reatina del Cicolano, alimentando il lago del Salto situato nell'omonima valle. I piani rappresentano lo spartiacque idrologico tra il bacino del Salto a nord e quello del Fucino a sud[3].

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Non è chiara l'origine del nome. Secondo un'ipotesi sarebbe legata a Pale, divinità della mitologia romana, protettrice degli allevatori e del bestiame[4]. Nell'antichità i piani erano detti anche "campi Valentini"[5].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Rappresentazione della battaglia di Tagliacozzo

Grazie a numerosi rinvenimenti archeologici, è stato accertato che, in epoca romana, dopo la fondazione della colonia di Alba Fucens, l'intera area fu sottoposta a centuriazione ed i vari lotti di terreno così delimitati furono assegnati a coloni latini[6]. Dopo alcuni anni dal primo prosciugamento del Fucino operato dall'imperatore Claudio, tramite la costruzione degli omonimi cunicoli tra il 41 e il 52 d.C., i piani Palentini furono dotati di un acquedotto per servire le ville rustiche e per favorire le attività agricole[7].

Battaglia di Tagliacozzo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia di Tagliacozzo.

Nel 1268 in questa località venne combattuta la battaglia di Tagliacozzo che a seguito della sconfitta di Corradino di Svevia causò la caduta dal trono siciliano della casa sveva ed il predominio di Carlo I d'Angiò nel territorio italiano[8].

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La piana è a prevalente destinazione agricola e fa da ingresso alla zona ben più agricola e industrializzata corrispondente alla piana del Fucino, oltre a costituire una zona strategica di passaggio e collegamento verso il versante tirrenico-laziale tramite le autostrade A24 e A25 e alla zona reatina del Salto-Cicolano a nord tramite la strada statale 578 Salto Cicolana.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio è parzialmente attraversato dall'autostrada A25 Torano-Pescara, dalla strada statale 5 Via Tiburtina Valeria, da altre strade provinciali e dalla linea ferroviaria Roma-Pescara.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Rocca Orsini a Scurcola Marsicana

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Piani Palentini. Inquadramento geografico generale, su webmarsica.it, Web Marsica. URL consultato il 16 settembre 2022.
  2. ^ Gli equi: un periodo della storia antica degli italiani (TXT), su archive.org.
  3. ^ Mappa, su openstreetmap.org, OpenStreetMap. URL consultato il 30 agosto 2022.
  4. ^ Festa della montagna all'altopiano della Renga, su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 24 luglio 2017. URL consultato il 23 luglio 2018.
  5. ^ Corsignani, p. 790.
  6. ^ L'età antica - Roma ed Alba Fucens, su comune.avezzano.aq.it, Comune di Avezzano (Giuseppe Grossi) (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2016).
  7. ^ L'ager Albensis e il fundus Avidianus, su comune.avezzano.aq.it, Comune di Avezzano (Giuseppe Grossi) (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2018).
  8. ^ Angelo Melchiorre, La battaglia di Tagliacozzo, su tagliacozzo.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 15-7-2016 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2018).
  9. ^ Francesco Proia, L'acquedotto dell'Arunzio: ecco come i romani fecero le prove generali del prosciugamento del Fucino, su marsicalive.it, Marsica Live, 21 febbraio 2018. URL consultato il 21 febbraio 2018.
  10. ^ Capistrello, su spartiacque.com. URL consultato il 21 febbraio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Antonio Corsignani, Reggia Marsicana Ovvero Memorie Topografico-Storiche Di varie Colonie, e Città antiche e moderne della Provincia de i Marsi e di Valeria: Compresa Nel Vetusto Lazio, e negli Abruzzi, Colla Descrizione Delle loro Chiese, e Immagini miracolose, e delle Vite de' Santi, cogli Uomini Illustri, e la Serie de' Vescovi Marsicani, Napoli, Parrino, 1738.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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