Pico (Italia)

Pico
comune
Pico – Stemma
Pico – Veduta
Pico – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Frosinone
Amministrazione
SindacoPierluigi Lepore (lista civica) dal 15-05-2023
Territorio
Coordinate41°27′05″N 13°33′42″E / 41.451389°N 13.561667°E41.451389; 13.561667 (Pico)
Altitudine190 m s.l.m.
Superficie32,93 km²
Abitanti2 611[1] (31-7-2023)
Densità79,29 ab./km²
Comuni confinantiCampodimele (LT), Lenola (LT), Pastena, Pontecorvo, San Giovanni Incarico
Altre informazioni
Cod. postale03020
Prefisso0776
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT060051
Cod. catastaleG592
TargaFR
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 478 GG[3]
Nome abitantipicani
Patronosant'Antonino
Giorno festivo2 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pico
Pico
Pico – Mappa
Pico – Mappa
Posizione del comune di Pico nella provincia di Frosinone
Sito istituzionale

Pico è un comune italiano di 2 611 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio.

Panorama

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del comune di Pico si trova in una fascia altimetrica che va dai 100 m s.l.m. agli 800 m s.l.m., presentando una grande varietà di paesaggi.

A grandi linee, procedendo da nord in senso orario, il territorio comunale si presenta prima pianeggiante e quindi collinare, verso sud-est, dove raggiunge i 640 metri del monte Pota, quindi si innalza nella parte più meridionale, dove arriva ai 720 m del monte Sordo, ai 662 m del colle Mucoreglia, continuando con un andamento collinare su tutto il lato occidentale, dove si arriva ai 468 m del colle Tombara, ai 450 m del monte Va' Perrotta e i 375 m del colle Calcarale[4].

Tutto il territorio di Pico è attraversato da diversi torrenti, che scorrono nei valloni che si sono creati tra un colle ed un altro, come il fosso Forma di Sant'Oliva, che scorre proprio sotto il paese.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Classificazione climatica: zona D, 1478 GR/G

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Secondo una tesi priva di fondamento deve il suo nome da Picus, mitologico primo re del Lazio generato da Saturno.

In realtà il nome medievale "Lupica" o "Pica", che si riflette nella denominazione dialettale "Gliù Pic'", ossia "il Pico", farebbe pensare a un collegamento con la ghiandaia, uccello che nei dialetti di Roma e di Napoli ha il nome di "Pica" (A. Pokorný, Storia illustrata dei tre regni della natura, I, Praga 1872).[Il volume citato in bibliografia attesta che nei dialetti di Roma e di Napoli, città contigue alla Ciociaria la ghiandaia è detta "Pica"]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime notizie del centro fortificato detto castrum Lupica, oppure Pica o Picanum, risalgono all'XI secolo, quando faceva parte della contea longobarda di Pontecorvo. Nel 1055 passò sotto il dominio dell'abbazia di Montecassino, a cui fu tolto nel 1066; sappiamo che nel 1091 il normanno Riccardo dell'Aquila si definisce conte di Pico. Nel 1123 ne era signore Riccardo Pignardo, che con l'inganno fece venire Leone, console di Fondi e il figlio Pietro e li imprigionò nella rocca di Pico per consegnarli a Riccardo di Carinola, allora duca di Gaeta. I due prigionieri furono liberati nel 1124, per ordine di papa Callisto II, dall'abate cassinese Oderisio che assediò e espugnò il castello e ricevette dal papa il dominio su Pico. L'anno dopo il dominio di Montecassino fu confermato da Giordano II, principe di Capua.

A partire dal XVI secolo entrò a far parte dei possedimenti della casa Farnese per passare nel secolo XVIII nell'amministrazione degli Stati mediceo farnesiani.

Nelle ultimissime fasi della seconda guerra mondiale, gli abitanti del comune di Pico subirono diversi episodi riferibili alle marocchinate, stupri di massa compiuti dalle truppe algerine all'interno del contingente alleato francese. In totale furono stuprate nel comune 98 donne.[5]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 5 agosto 1962.[6] Nello stemma comunale è rappresentato un castello con tre torri, la centrale delle quali è sormontata da una pica, ovvero una gazza.[7] Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Piccolo Comune sulla linea Gustav, occupato dall'esercito tedesco. Oggetto di numerosi bombardamenti e azioni di guerra subiva ottantuno vittime civili ed ingentissimi danni all'abitato e al patrimonio agrario. La popolazione, seppure provata dagli stenti e dalle sofferenze, seppe reagire e intraprendere la difficile opera di ricostruzione. Pico (FR), 1943 - 1944»
— 10 marzo 2004[8]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Sant'Antonino Martire
  • Chiesa di Santa Marina
  • Chiesa di San Rocco
  • Chiesa di Santa Maria in Campo

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Castello Farnese[9]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica nell'ambito della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

A Pico è presente una delle 15 biblioteche che compongono il Sistema Bibliotecario Valle dei Santi.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Pico fa parte del distretto tessile della Valle del Liri, specializzato nell'industria tessile.

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[11]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Pico 121 0,36% 0,03% 193 0,18% 0,01% 122 187 119 180
Frosinone 33.605 7,38% 106.578 6,92% 34.015 107.546 35.081 111.529
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471

Nel 2015 le 121 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,36% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 193 addetti, lo 0,18% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato un addetto (1,60).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Frosinone, Pico passò dalla provincia di Terra di Lavoro a quella di Frosinone.

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Automobilismo[modifica | modifica wikitesto]

Rally di Pico 2008: una Peugeot 207 percorre la piazza principale

Il Rally di Pico è una gara rallystica che si svolge ogni anno nel primo week end di settembre ed è giunto nel 2016 alla sua 38ª edizione.

Peculiarità del rally è il passaggio nella piazza centrale del paese dove ogni anno gli spettatori si danno appuntamento per vedere i passaggi delle auto da competizione; un'altra particolarità è quella di essere l'unico rally in Italia ad essere organizzato con una licenza comunale[12].

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

Da alcuni anni Pico è sede del gruppo "I lupi degli Aurunci"; la passione comune per la mountain bike ha creato un gruppo consolidato che ogni anno partecipa ad importanti eventi nazionali ed internazionali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Sistema Informativo Territoriale del Lazio, su urbanisticaecasa.regione.lazio.it. URL consultato il 12 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2013).
  5. ^ E. Ciotti, "Le marocchinate". Cronaca di uno stupro di massa, Roma 2018, p. 201
  6. ^ Pico, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 1º aprile 2023.
  7. ^ Comune di Pico, Statuto (PDF), Art. 7 Stemma e gonfalone.
  8. ^ Conferimento di onorificenze al merito civile, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 292, 16 dicembre 2006, p. 6.
  9. ^ Il Castello di Pico su MondiMedievali.net
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  11. ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 23 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  12. ^ rallydipico.info. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

A. Pokorný, Storia illustrata dei tre regni della natura, I, Praga 1872, voce Ghiandaia.

G. Pesiri, Una caduta senza rumore: Pietro di Leone ultimo duca di Fondi (1140), in Scritti in onore di Girolamo Arnaldi offerti dalla Scuola nazionale di studi medioevali, cur. A. Degrandi, O. Gori, G. Pesiri, A. Piazza, R. Rinaldi, Roma 2001, pp. 393-423 _

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]