Pietre d'inciampo in Liguria

Voce principale: Pietre d'inciampo in Italia.
Pietra d'inciampo nella Galleria Mazzini

La lista delle pietre d'inciampo in Liguria contiene l'elenco delle pietre d'inciampo poste in Liguria. Esse commemorano il destino delle vittime liguri della Shoah e di altre vittime del regime nazista. La prima pietra d'inciampo nella regione è stata collocata il 29 gennaio 2012 a Genova per Riccardo Reuven Pacifici.

Provincia di Genova[modifica | modifica wikitesto]

Genova[modifica | modifica wikitesto]

Genova accoglie 16 pietre d'inciampo, collocate a partire dal 27 gennaio 2012.[1]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
29 gennaio 2012 Galleria Mazzini

44°24′30.31″N 8°56′06.25″E / 44.40842°N 8.93507°E44.40842; 8.93507 (Stolperstein for Riccardo Reuven Pacifici)
QUI È STATO ARRESTATO
3.11.1943

REUVEN
RICCARDO PACIFICI
RABBINO CAPO
DI GENOVA
NATO 1904
ASSASSINATO 11.12.1943
AUSCHWITZ
Riccardo Reuven Pacifici (Firenze, 18 febbraio 1904 - Campo di concentramento di Auschwitz, ???) è stato un rabbino italiano. Egli assistette moralmente e spiritualmente i profughi del campo di raccolta di Ferramonti (Cosenza) recandovisi a più riprese nel 1942 e nel 1943. Non avendo voluto abbandonare la Comunità di Genova fu catturato con l'inganno dai nazisti e deportato ad Auschwitz dove morì con la moglie Wanda Abenaim e molti altri membri della famiglia.
7 marzo 2013 Via Roma, 1

44°24′31.1″N 8°56′06.36″E / 44.40864°N 8.9351°E44.40864; 8.9351 (Stolperstein for Giorgio Labò)
GIORGIO LABÒ
NATO 1895
CADUTO PER LA LIBERTÀ
FUCILATO A ROMA
DAI NAZISTI
7 MARZO 1944
MEDAGLIA D'ORO AL
VALOR MILITARE
Giorgio Labò (Modena, 29 maggio 1919 - Roma, 7 marzo del 1944) era uno studente di architettura al Politecnico di Milano. Fu arruolato nel Genio minatori dove arrivò al grado di sergente. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 entrò a far parte della resistenza (il suo nome di battaglia era Lamberto). Fu tradito da Giovanni Amidei e catturato dalle SS tedesche il 1 febbraio 1944 e condotto nel carcere di via Tasso. Lì venne torturato e interrogato, ma non rivelò mai nulla. Venne fucilato senza processo insieme a nove altri partigiani da un plotone della Polizia dell'Africa italiana.
Dopo la morte gli venne conferita la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]
16 gennaio 2017 Via Carlo Barabino, 26

44°24′01.13″N 8°56′52.35″E / 44.400315°N 8.947876°E44.400315; 8.947876 (Pietra d'inciampo per Ercole De Angelis)
QUI ABITAVA
ERCOLE DE ANGELIS
NATO 1882
CATTURATO 2.10.1944
DEPORTATO
FLOSSENBURG
ASSASSINATO 18.4.1945
Ercole De Angelis (Casale Monferrato, 6 febbraio 1882 - Campo di concentramento di Flossenbürg, 18 aprile 1945), figlio di Giuseppe De Angelis e Eleonora Segré e coniugato con Fortunata Foà, venne arrestato a Genova il 2 ottobre 1944. Il pretesto fu il fatto che lui fosse ebreo e questo causò anche la detenzione nel campo di transito di Bolzano e successivamente nel campo di concentramento di Flossenbürg (dicembre 1944), dove rimase fino alla sua morte.[3]
12 gennaio 2020 Corso Monte Grappa 37
QUI ABITAVA
ITALO VITALE
NATO 1886
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO
MORTO
DURANTE IL TRASPORTO
AD AUSCHWITZ
Italo Vitale (Genova, 1 agosto 1886 - Campo di concentramento di Auschwitz, 1944 oppure 1945) era il figlio di Samuele Vitale e Enrichetta De Benedetti. Fu arrestato a Genova il 10 dicembre 1943. È stato incarcerato nel Carcere di San Vittore a Milano e venne deportato nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio No. 6, partendo da Milano al 30 gennaio 1944 e arrivando al 6 febbraio 1944. Non è sopravvissuto alla Shoah.[4]
25 Gennaio 2022 Salita San Francesco, 7
QUI FU ARRESTATO
7.3.1944

EMANUELE CAVAGLIONE
NATO 1880
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 30.8. 1944
Emanuele Cavaglione (Genova 1880 - Auschwitz 30.6.1944) era un gioielliere genovese ebreo. Rifugiatosi a Firenze sotto falso nome insieme alla moglie Margherita Segre dopo l'8 settembre fu fatto tornare a Genova con l'inganno da due delatori italiani che lo denunciarono e lo fecero arrestare con la moglie per impossessarsi dei loro beni. Internati nel campo di Fossoli furono trasferiti ad Auschwitz dove al loro arrivo il 30.6.1944 vennero assassinati.
QUI FU ARRESTATA
7.3.1944

MARGHERITA SEGRE CAVAGLIONE
NATA 1893
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 30.6.1944
Margherita Segre Cavaglione (Casale Monferrato 1893 - Auschwitz 30.6.1944) era la moglie di un gioielliere genovese ebreo. Rifugiatasi a Firenze sotto falso nome insieme al marito Emanuele Cavaglione dopo l'8 settembre fu fatta tornare a Genova con l'inganno da due delatori italiani che la denunciarono e la fecero arrestare con il marito per impossessarsi dei loro beni. Internati nel campo di Fossoli furono trasferiti ad Auschwitz dove al loro arrivo il 30.6.1944 vennero assassinati.
Via Giovanni Bertora
QUI ABITAVA
ALBINO POLACCO
NATO 1910
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
La famiglia Polacco era custode del tempio israelitico, arrestata nella retata del novembre 1943 e morta ad Auschwitz.
QUI ABITAVA
LINDA POLACCO
NATO 1916
ARRESTATA 3.11.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
La famiglia Polacco era custode del tempio israelitico, arrestata nella retata del novembre 1943 e morta ad Auschwitz.
QUI ABITAVA
ROBERTO POLACCO
NATO 1937
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
La famiglia Polacco era custode del tempio israelitico, arrestata nella retata del novembre 1943 e morta ad Auschwitz.
QUI ABITAVA
CARLO POLACCO
NATO 1938
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
La famiglia Polacco era custode del tempio israelitico, arrestata nella retata del novembre 1943 e morta ad Auschwitz.

Ronco Scrivia[modifica | modifica wikitesto]

La città di Ronco Scrivia accoglie ufficialmente una pietra d'inciampo.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
12 gennaio 2020 Via Filippo Corridoni

44°36′50.41″N 8°56′49.29″E / 44.614001°N 8.947025°E44.614001; 8.947025 (Pietra d'inciampo per Giovanni Carminati)
QUI ABITAVA
GIOVANNI CARMINATI
NATO 1916
ARRESTATO 10.4.1944
DEPORTATO
GUSEN
ASSASSINATO 29.1.1945
Giovanni Carminati

Provincia di Imperia[modifica | modifica wikitesto]

Imperia[modifica | modifica wikitesto]

A Imperia si trovano 19 pietre d'inciampo, posate a partire dal 27 gennaio 2022.[5][6][7]

Sanremo[modifica | modifica wikitesto]

A Sanremo si trovano 6 pietre d'inciampo, tutte posate il 28 gennaio 2022.[8]

Ventimiglia[modifica | modifica wikitesto]

A Ventimiglia si trovano due pietre d'inciampo, entrambe posate il 27 gennaio 2022.[9]

Provincia di Savona[modifica | modifica wikitesto]

Celle Ligure[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Celle Ligure accoglie ufficialmente una pietra d'inciampo[10] dal 27 gennaio 2023.

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
27 gennaio 2023 Via Trento 14

44°20′25.33″N 8°32′32.93″E / 44.34037°N 8.54248°E44.34037; 8.54248 (Pietra d'inciampo per Angelo Arecco)
QUI ABITAVA
ANGELO ARECCO
NATO 1900
ARRESTATO 1.3.1944
DEPORTATO
GUSEN
ASSASSINATO 23.4.1945
Angelo Arecco (???, 19 giugno 1900 - Gusen, 23 aprile 1945) nacque il 19 giugno del 1900 e venne arrestato il primo marzo del 1944 per aver aderito a uno sciopero. Fu portato in Germania e morì nel campo di concentramento di Gusen, sotto campo di Mauthausen in Austria, il 23 aprile 1945.

Finale Ligure[modifica | modifica wikitesto]

Finale Ligure accoglie ufficialmente 4 pietre d'inciampo, la prima delle quali venne posata il 21 gennaio 2019. Il progetto di Finale Ligure, iniziato da Teo De Luigi, regista e autore finalese è basato sulla collaborazione del comune con le sezioni provinciali di ANPI ed ANED.

Alla posa del 21 gennaio 2019 erano presenti diversi parenti dei quattro finalesi ricordati nelle targhe, il sindaco Ugo Frascherelli, l'assessore della cultura Claudio Casanova ed altri rappresentanti dell'amministrazione; inoltre parteciparono alcuni esponenti di ANPI ed ANED, oltre che studenti delle scuole di Finale Ligure. La collocazione è stata accompagnata dalla violoncellista Martina Romano, che ha eseguito arie di Bach.[11]


Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
21 gennaio 2019 Via Cristoforo Colombo, 9

44°10′13″N 8°20′51.64″E / 44.170278°N 8.347677°E44.170278; 8.347677 (Pietra d'inciampo per Antonio Arnaldi)
QUI ABITAVA
ANTONIO ARNALDI
NATO 1925
ARRESTATO 1.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
LIBERATO
Antonio Arnaldi (Finale Ligure, 1925 - ???, 2015). Il 1º marzo 1944, in seguito a uno sciopero generale in tutta Italia, fu arrestato dai carabinieri a casa sua, di notte. Lo portarono prima all’Ospizio Morello e poi a Genova alla Villa di Negro. Successivamente fu trasferito al carcere di San Vittore a Milano e poi a Bergamo. Da lì venne caricato su carri bestiame e deportato al campo di concentramento di Mauthausen (numero di matricola 58673). Durante la prigionia venne costretto ai lavori forzati nel sottocampo Gusen 1 e 2, oltre a dover lavorare per Steyr e per la Messerschmitt. Fu liberato il 5 maggio 1945 e tornò in patria. Morì nel 2015.[12][13]
Via Tommaso Pertica, 16

44°10′09.18″N 8°20′37.33″E / 44.169216°N 8.343703°E44.169216; 8.343703 (Pietra d'inciampo per Giovanni e Italo Frattini)
QUI ABITAVA
GIOVANNI FRATTINI
NATO 1917
ARRESTATO 1.3.1944
DEPORTATO 1944
MAUTHAUSEN
LIBERATO
Giovanni Frattini (???, 1917 - ???, ???) . Era il fratello di Italo Frattini. È stato arrestato il 1º marzo 1944 dopo uno sciopero generale in tutta Italia. Fu deportato dal regime Nazista al campo di concentramento di Mauthausen. È riuscito a sopravvivere e fu liberato nel maggio 1945. Nel 2015 gli è stata dedicata una sala del nuovo edificio della Croce Bianca a Finale Ligure.
QUI ABITAVA
ITALO FRATTINI
NATO 1914
ARRESTATO 1.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 30.7.1944
Italo Frattini (???, 26 ottobre 1914 - Gusen, 30 luglio 1944). Era il fratello di Giovanni Frattini. È stato arrestato il 1º marzo 1944 dopo uno sciopero generale in tutta Italia. Fu assassinato dal regime Nazista il 30 luglio 1944 a Gusen, in un sottocampo del Campo di concentramento di Mauthausen. Il suo nome si trova sulla targa dei Caduti nei lager 1943-1945 (apposta sulla casa in Via Pertica 45 di Finale Ligure) ed anche su una lapide apposta sulla facciata del palazzo comunale.[14]
Vico Serra, 2

44°10′12.44″N 8°20′47.45″E / 44.170122°N 8.346515°E44.170122; 8.346515 (Pietra d'inciampo per Goffredo Scacciotti)
QUI ABITAVA
GOFFREDO
SCACCIOTTI
NATO 1894
ARRESTATO 1.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 4.12.1944
Goffredo Scacciotti (Rio Marina, 26 giugno 1894 - castello di Hartheim, 10 aprile 1944). Il suo nome si trova sulla targa dei Caduti nei lager 1943-1945 (apposta sulla casa in Via Pertica 35 di Finale Ligure) ed anche su una lapide apposta sulla facciata del Palazzo Comunale.[15][16]

Laigueglia[modifica | modifica wikitesto]

A Laigueglia è presente una pietra d'inciampo, collocata l'8 giugno 2022.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pietre d'inciampo per ricordare, in TGR Liguria, 27 gennaio 2022.
  2. ^ Giorgio LABO' e MITOPOIESI, su lab0.org. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  3. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea, De Angelis, Ercole, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 2 maggio 2017.
  4. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea, Vitale, Italo, su digital-library.cdec.it. URL consultato l'11 agosto 2020.
  5. ^ Giornata della Memoria. Salmoni, sopravvissuto a Buchenwald: “Il ricordo più forte? Quando ho visto che le SS erano fuggite”, in Il Secolo XIX, 27 gennaio 2022.
  6. ^ Imperia, conclusa la posa delle pietre d’inciampo per ricordare i concittadini deportati nei campi di sterminio, su sanremonews.it.
  7. ^ Imperia: via Mazzini, posizionata l’ultima pietra di inciampo dedicata ad Angioletto Calsamiglia, su imperiapost.it.
  8. ^ Giornata memoria, Sanremo posa sei 'pietre di inciampo', in Sky TG24, 28 gennaio 2022.
  9. ^ Giornata Memoria: 21 pietre di inciampo a Imperia e Ventimiglia, in ANSA, 27 gennaio 2022.
  10. ^ Giornata della Memoria, la prima pietra d’inciampo a Celle in memoria di Angelo Arecco, in IVG, 27 gennaio 2023.
  11. ^ La Stampa: A Finale le pietre di inciampo per ricordare quattro deportati, 21 gennaio 2019
  12. ^ Visit Finale Ligure: FINALE LIGURE: MEDAGLIA D’ARGENTO AD ANTONIO ARNALDI, EX DEPORTATO NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO Archiviato il 17 maggio 2019 in Internet Archive., consultato il 20 gennaio 2019
  13. ^ Pucci Palear: Da tute blu a triangoli rossi, percorsi di deportazione, consultato il 23 gennaio 2019, con una fotografia
  14. ^ Elenco dei deportati italiani morti a Mauthausen (Elenco parziale elaborato a Mauthausen dopo la liberazione in base a ricordi dei superstiti e registri del lager che sono stati salvati), tratto dal volume di Vincenzo Pappalettera Tu passerai per il camino, Mursia 1965, p. 284
  15. ^ Chi era costui?: Caduti nei lager 1943 - 1945, consultato il 20 gennaio 2019
  16. ^ FINALE LIGURE Partigiani caduti nella lotta di Liberazione, consultato il 20 gennaio 2019
  17. ^ Giò Barbera, Laigueglia, una pietra d’inciampo in ricordo dello storico farmacista Egidio Pavia, in La Stampa, 7 giugno 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]