Pietro Magri (presbitero)

Pietro Magri (Palermo, 1622Altamura, 3 agosto 1688) è stato un presbitero italiano.

Bassorilievo raffigurante Pietro Magri - Palazzo vescovile di Altamura, nonché ex-sede dell'Università degli Studi di Altamura (1747-1812)

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pietro Magri nacque a Palermo nel 1622. Secondo quanto raccontato da Giovan Battista Pacichelli, Pietro Magri fu l'educatore dei figli del duca di Medina de las Torres Ramiro Felipe Núñez de Guzmán.[1] Ricevette la nomina come arciprete della cattedrale di Altamura nel 1662, ma prese possesso dell'arcipretura solo il 29 giugno 1664.[2]

Nella città di Altamura Pietro Magri commissionò l'ampliamento del palazzo vescovile, divenuto poi sede dell'Università degli Studi di Altamura; nella parte alta dello stesso palazzo è visibile un bassorilievo che lo raffigura. Fu fautore di altre costruzioni e ampliamenti di edifici religiosi, tra i quali la stessa cattedrale di Altamura con una cappella intitolata a Santa Rosalia.[2][3]

La cappella di Santa Rosalia, all'interno della cattedrale di Altamura.

Abbandonò Altamura il 13 febbraio 1679, allorché fu chiamato dal sovrano a Madrid; non lasciò, tuttavia, l'arcipretura di Altamura, conferendo le funzioni al suo vicario. Ritornò ad Altamura, dove si spense il 3 agosto 1688 e la sua morte fu registrata nel registro dei morti della cattedrale di Altamura.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Magri, Relazione sulla città e chiesa di Altamura, in Francesco Maria Ponzetti (a cura di), «Altamura», rivista storica – Bollettino dell'A.B.M.C., n. 3-4, gennaio-luglio 1955 [1667].[2][4][3][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pacichelli1685, p. 517.
  2. ^ a b c d pupillo-immagini, p. 88.
  3. ^ a b https://www.abmcaltamura.it/index.php/component/archivio/?page=rivistapagina&id=3-4
  4. ^ Frnacesco Maria Ponzetti, Altamura. Bollettino dell'A.B.M.C. - Archivio Biblioteca Museo Civico, n. 3-4, 1955.
  5. ^ Trascritto nell'Archivio Capitolare di Altamura - Miscellanea - vol. 10

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]