Pinacoteca Malaspina

Voce principale: Musei civici di Pavia.
Pinacoteca Malaspina
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Località Pavia
IndirizzoCastello Visconteo, Viale XI Febbraio
Coordinate45°11′26.71″N 9°09′29.23″E / 45.190754°N 9.158119°E45.190754; 9.158119
Caratteristiche
TipoPinacoteca
Istituzione1996
FondatoriLuigi Malaspina di Sannazzaro
Sito web

La Pinacoteca Malaspina è la pinacoteca civica di Pavia. Costituisce una sezione dei Musei civici di Pavia, ospitati all'interno del Castello visconteo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vero padre fondatore del Museo è ritenuto il Marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro, illuminista (1754/1835). Ha sede dal 1951 nel castello visconteo che era stato ceduto al comune di Pavia nel 1933 da parte dello stato, dove furono trasferite le opere che prima si trovavano nello Stabilimento di Belle Arti Malaspina. Comprende dipinti databili tra il XIII e il XIX secolo, e brani di affreschi provenienti da monumenti distrutti sul territorio pavese[1][2].

La pinacoteca Malaspina ha il suo nucleo nella donazione del sovra citato Marchese; è stata ampliata con donazioni successive di vari enti e personalità, come Brambilla e Radlinski. Nel 2001[3] la pinacoteca è stata arricchita dal lascito disposto dai collezionisti pavesi Carlo e Giulia Morone, la donazione è costituita da 66 opere, tra dipinti, pastelli e disegni di artisti italiani quali Federico Zandomeneghi, Giovanni Segantini, Plinio Nomellini, Giuseppe De Nittis, Luigi Conconi, Daniele Ranzoni, Tranquillo Cremona, Giovanni Boldini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Vittore Grubicy de Dragon, Carlo Fornara e molti altri. La maggior parte delle opere della Quadreria del 1800-1900 viene dalla Civica Scuola di Pittura soppressa nel 1934; le successive donazioni sono di diversi mecenati tra cui la famiglia Cairoli[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Tra le opere esposte[5][6] ricordiamo:

Ottocento e Novecento[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il castello visconteo di Pavia e i suoi musei: guida, Donata Vicini, Logos international, in collaborazione con il Comune di Pavia, Assessorato alla cultura, 1984.
  2. ^ La Pinacoteca Malaspina, su malaspina.museicivici.pavia.it.
  3. ^ Quadreria dell’800 Collezione Morone, su museicivici.pavia.it. URL consultato il 13 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2018).
  4. ^ Pinacoteca Malaspina, su lombardiabeniculturali.it.
  5. ^ Opere esposte, su malaspina.museicivici.pavia.it. URL consultato il 21 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2021).
  6. ^ Musei Civici di Pavia. Pinacoteca Malaspina, Pavia (PV), su lombardiabeniculturali.it.
  7. ^ restauri per i musei civici, su amicideimuseipavesi.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La Pinacoteca Malaspina, a cura di Susanna Zatti, Milano, Skira, 2011.
  • La collezione Morone, a cura di Susanna Zatti, Milano, Skira, 2002.
  • La quadreria dell'Ottocento, a cura di Susanna Zatti, Milano, Skira, 2002.

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