Pittsburgh Steelers

Pittsburgh Steelers
Football americano
'Steel Curtain, Rooneymen'
Segni distintivi
Uniformi di gara
Colori socialiNero, oro, bianco
              
MascotteSteely McBeam
Dati societari
Città Pittsburgh (PA)
PaeseBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
LegaBandiera degli Stati Uniti National Football League
ConferenceAFC
DivisionAFC North
Fondazione1933
DenominazionePittsburgh Pirates (1933-1939)
Pittsburgh Steelers (19401942)
Phil-Pitt "Steagles" (1943)
Card-Pitt (1944)
Pittsburgh Steelers (1945–presente)
PresidenteBandiera degli Stati Uniti Art Rooney II
ProprietarioBandiera degli Stati Uniti Famiglia Rooney
General managerBandiera degli Stati Uniti Kevin Colbert
Capo-allenatoreBandiera degli Stati Uniti Mike Tomlin
StadioAcrisure Stadium
(65.050 posti)
Sito webwww.steelers.com
Palmarès
American Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football Conference
Super Bowl6
Titoli AFC8
Titoli divisionali24
Apparizioni ai play-off33
Stagione in corso

I Pittsburgh Steelers sono una squadra professionistica di football americano della NFL con sede a Pittsburgh in Pennsylvania. Competono nella North Division della American Football Conference.

Fondati nel 1933, gli Steelers sono la più antica franchigia della AFC. Pittsburgh ha vinto il maggior numero di Super Bowl a pari merito con i New England Patriots (sei), e ha giocato (quindici) e ospitato (undici) il maggior numero di finali di conference della lega. Gli Steelers condividono con i Dallas Cowboys e i Denver Broncos 8 apparizioni al Super Bowl. Hanno vinto il loro titolo più recente, il Super Bowl XLIII, il 1º febbraio 2009.

Gli Steelers sono stati fondati come Pittsburgh Pirates l'8 luglio 1933, da Art Rooney, prendendo il loro nome dalla squadra di baseball della città, una pratica comune all'epoca. Da allora la proprietà è sempre rimasta in mano alla famiglia Rooney. Il logo della squadra è formato dalla scritta "Steelers" circondata da tre ipocicloidi (descritti come "diamanti stilizzati") a quattro punte.

Al 2023, secondo la rivista Forbes, il valore degli Steelers è di circa 4,63 miliardi di dollari, diciottesimi tra le franchigie della NFL.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dei Pittsburgh Steelers.

I Pittsburgh Steelers debuttarono sul campo come Pittsburgh Pirates il 20 settembre 1933, perdendo 23–2 con i New York Giants. Durante gli anni trenta i Pirates non finirono mai più in alto del secondo posto nella loro division, o con un record migliore del 50 per cento (1936). Nel 1938 ingaggiarono Byron White, un futuro giudice della Corte Suprema statunitense, in quello che all'epoca fu il più grande contratto della storia dell'NFL, ma egli giocò lì solo un anno prima di firmare con i Detroit Lions. Prima della stagione 1940 i Pirates cambiarono il loro nome in Steelers.

Durante la seconda guerra mondiale gli Steelers si fusero due volte con altre franchigie dell'NFL per ovviare al problema di carenza di giocatori. Durante la stagione 1943 si fusero con i Philadelphia Eagles formando i "Phil-Pitt Eagles", conosciuti anche come "Steagles". Questa squadra finì con record di 5–4–1. Nel 1944 si fusero con i Chicago Cardinals divenendo conosciuti come Card-Pitt (o "Carpets"). Questa squadra terminò 0–10, segnando la prima stagione senza vittorie della storia della franchigia.

Gli Steelers raggiunsero i playoff per la prima volta nel 1947, arrivando alla pari al primo posto della division insieme ai Philadelphia Eagles con un record di 8–4. Questo rese necessario uno spareggio al Forbes Field che gli Steelers persero 21–0. Questa fu l'unica gara di playoff di Pittsburgh per oltre 25 anni; essi si qualificarono per il "Playoff Bowl" nel 1962 come secondo miglior team della loro conference ma quella non fu considerata una gara di playoff ufficiale.

Nel 1970, anno in cui si trasferirono al Three Rivers Stadium ed anno della fusione tra AFL e NFL, i Pittsburgh Steelers furono uno dei tre team della vecchia guardia dell'NFL a passare all'appena formata American Football Conference (gli altri furono i Cleveland Browns e i Baltimore Colts), per pareggiare il numero di squadre delle due conference nella lega appena fusa. Gli Steelers ricevettero anche 3 milioni di dollari di bonus per la ricollocazione, i quali furono di notevole importanza per le loro casse; per anni infatti essi raramente avevano avuto disponibilità finanziarie tali da costruire una squadra in grado di lottare per il titolo.

L'era di Chuck Noll[modifica | modifica wikitesto]

Joe Greene.

La sfortunata storia degli Steelers cambiò con l'assunzione dell'allenatore Chuck Noll per la stagione 1969. La più grande abilità di Noll fu nelle selezioni per il Draft, in cui scelse gli Hall of Famer "Mean" Joe Greene nel 1969, Terry Bradshaw e Mel Blount nel 1970, Jack Ham nel 1971, Franco Harris nel 1972, per finire, nel 1974, con un'incredibile chiamata di quattro Hall of Famer in un unico draft, Lynn Swann, Jack Lambert, John Stallworth e Mike Webster. Il Draft 1974 degli Steelers fu il loro migliore di sempre: nessun altro team ha mai scelto più di due futuri Hall of Famer in un solo anno.

I giocatori scelti all'inizio del decennio formarono la base per una storica dinastia nell'NFL, raggiungendo i playoff in 8 stagioni e diventando l'unica squadra della storia dell'NFL a vincere quattro Super Bowl in sei anni, oltre ad essere stata la prima a vincerne più di due. Essi inoltre registrarono nella stagione regolare un record di 49 vittorie consecutive (1971–1979) contro squadre che quell'anno avrebbero terminato con un record perdente.

Gli Steelers soffrirono una catena di infortuni nella stagione 1980 e mancarono i playoff con record di 9–7. La stagione 1981 non fu migliore, finendo con 8-8. La squadra fu poi colpita dal ritiro di tutti i suoi giocatori chiave degli anni dei Super Bowl. "Mean" Joe Greene si ritirò dopo la stagione 1982, Lynn Swann e Jack Ham dopo i playoff dello stesso anno, Terry Bradshaw e Mel Blount dopo il division round del 1983 e Jack Lambert dopo la finale dell'AFC del 1984.

Dopo questi ritiri la franchigia terminò la sua prima stagione con un record negativo dal 1971. Malgrado fossero ancora competitivi gli Steelers non finirono sopra il 50 per cento nel 1985, 1986 e 1988. Nel 1987, anno dello sciopero dei giocatori, gli Steelers finirono con un record di 8–7 ma mancarono i playoff. Nel 1989, essi raggiunsero i playoff guidati dalla forza di Merril Hoge e Rod Woodson prima di saltarli nelle due stagioni successive.

L'era di Bill Cowher[modifica | modifica wikitesto]

I cinque anelli del Super Bowl vinti prima del 2009

Nel 1992 Chuck Noll si ritirò e fu sostituito dal coordinatore difensivo dei Kansas City Chiefs Bill Cowher, nativo di Pittsburgh. Cowher guidò gli Steelers ai playoff in ognuna delle sue prime sei stagioni, un record condiviso solo con il leggendario allenatore Paul Brown dei Cleveland Browns. In queste prime sei stagioni Cowher li guidò fino alla finale dell'AFC Championship Game tre volte, oltre ad un'apparizione nel Super Bowl del 1995, sospinti dalla propria difesa. Gli Steelers persero però con i Dallas Cowboys due settimane dopo un'avvincente finale di AFC vinta sugli Indianapolis Colts. Cowher pareggiò il record di cinque Super Bowl vinti nel 2005, dieci anni dopo, contro i campioni della National Football Conference, i Seattle Seahawks. Con quella vittoria gli Steelers divennero la terza squadra a vincere cinque Super Bowl. Nel 2006 la squadra finì con un record di 8–8, non sufficiente per raggiungere i playoff. In totale la squadra di Cowher raggiunse i playoff in 10 delle sue 15 stagioni partecipando a sei finali della AFC e a due Super Bowl vincendone uno.

L'era di Mike Tomlin[modifica | modifica wikitesto]

Mike Tomlin nel 2009 fu il più giovane capo-allenatore della storia a vincere il Super Bowl

Il 7 gennaio 2007 Cowher rassegnò le sue dimissioni come allenatore degli Steelers, citando la necessità di passare maggior tempo con la sua famiglia. Egli non usò mai il termine "ritiro", lasciando aperta la porta ad una possibile ritorno come allenatore di un'altra squadra. Un comitato di tre persone composto da Art Rooney II, Dan Rooney e Kevin Colbert fu stabilito per scegliere un nuovo allenatore. I candidati erano il coordinatore offensivo Ken Whisenhunt, l'allenatore della linea offensiva Russ Grimm, l'ex coordinatore offensivo Chan Gailey, il coordinatore difensivo dei Minnesota Vikings Mike Tomlin e il coordinatore difensivo dei Chicago Bears Ron Rivera.

Il 22 gennaio 2007 Mike Tomlin venne presentato come successore di Cowher. Tomlin è stato il primo afro-americano ad essere nominato capo-allenatore dei Pittsburgh Steelers nei loro 75 anni di storia. Tomlin divenne il terzo allenatore consecutivo degli Steelers a raggiungere il Super Bowl, pareggiando il conto con i Dallas Cowboys (Tom Landry, Jimmy Johnson e Barry Switzer) in questa specialità. Egli fu nominato Motorola Coach of the Year del 2008. Il 1º febbraio 2009, Tomlin guidò gli Steelers a vincere il loro secondo Super Bowl della decade, vincendo 27–23 sugli Arizona Cardinals di Kurt Warner. All'età di 36 anni egli fu il più giovane capo allenatore della storia a vincere il Super Bowl e solo il secondo allenatore afro-americano a farlo (il primo fu Tony Dungy). Nella stagione 2010 Tomlin divenne l'unico a raggiungere due Super Bowl prima dei 40 anni.

Tomlin guidò il team al suo secondo Super Bowl (Super Bowl XLV) il 6 febbraio 2011. Gli Steelers però alla loro ottava apparizione vennero sconfitti dai Green Bay Packers per 31–25. La stagione successiva Pittsburgh non vinse la sua division e fu costretta a giocarsi il turno delle wild card contro i Denver Broncos che, guidati da Tim Tebow, eliminarono gli Steelers alla prima azione dei tempi supplementari. Nel 2012 e 2013 invece, la squadra non riuscì a qualificarsi per la post-season. Vi tornò sempre nelle tre stagioni che seguirono, guidata da Roethlisberger, Antonio Brown e Le'Veon Bell, raggiungendo come miglior risultato la finale di conference nel 2016, persa contro i Patriots.

Stagione per stagione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stagioni dei Pittsburgh Steelers.

La seguente è la lista delle ultime dieci stagioni degli Steelers

Cronistoriadei Pittsburgh Steelers
Stagione di lega Stagione di squadra Lega Conference Division Stagione regolare Play-off Premi individuali
Pos. V S P
2008 2008 NFL AFC North 1 12 4 0 V Divisional play-off contro i San Diego Chargers (35-24)

V AFC Championship contro i Baltimore Ravens (23-14)
V Super Bowl XLIII contro gli Arizona Cardinals (27-23)

2009 2009 NFL AFC North 3 9 7 0 non disputati
2010 2010 NFL AFC North 1 12 4 0 V Divisional play-off contro i Baltimore Ravens (31-24)

V AFC Championship contro i New York Jets (24-19)
S Super Bowl XLV contro i Green Bay Packers (25-31)

2011 2011 NFL AFC North 2 12 4 0 S Wild Card Game contro i Denver Broncos (23-29 all'overtime)
2012 2012 NFL AFC North 3 8 8 0 non disputati
2013 2013 NFL AFC North 2 8 8 0 non disputati
2014 2014 NFL AFC North 1 11 5 0 S Wild Card Game contro i Baltimore Ravens (30-17)
2015 2015 NFL AFC North 2 10 6 0 V Wild Card Game contro i Cincinnati Bengals (18-16)

S Divisional play-off contro i Denver Broncos (23-16)

2016 2016 NFL AFC North 1 11 2 0 V Wild Card Game contro i Miami Dolphins (30-12)

V Divisional play-off contro i Kansas City Chiefs (18-16)
S AFC Championship contro i New England Patriots (36-17)

2017 2017 NFL AFC North 1 13 3 0 S Divisional play-off contro i Jacksonville Jaguars (45-42)
Totale 619 552 21 Record di stagione regolare
36 25 Record dei play-off
655 577 21 Stagione regolare e play-off
Legenda
  •      Vittoria nel Super Bowl (dal 1966)
  •      Vittoria nella lega (1920-1969)
  •      Vittoria nella Conference
  •      Vittoria nella Division
  •      Qualificazione al Wild Card Game (dal 1978)
  • V = Vittorie
  • S = Sconfitte
  • P = Pareggi
  • T = Posizione a pari merito


Giocatori importanti[modifica | modifica wikitesto]

Membri della Pro Football Hall of Fame[modifica | modifica wikitesto]

Alla classe del 2020, 20 giocatori e 4 membri dello staff dei Pittsburgh sono stati inseriti nella Pro Football Hall of Fame.

Jack Lambert
Hall of Famer dei Pittsburgh Steelers
Anno N. Ruolo Giocatore
1963 -- Proprietario Bert Bell
1963 -- WR e Allenatore Johnny "Blood" McNally
1964 -- Fondatore Arthur J.Rooney
1966 35 RB e DB Bill Dudley
1966 -- G e Allenatore Walt Kiesling
1967 22 QB Bobby Layne
1969 70 DT Ernie Stautner
1987 72, 75 DT Joe Greene
1987 87 DT John Henry Johnson
1988 59 LB Jack Ham
1989 47 CB Mel Blount
1989 12 QB Terry Bradshaw
1990 32 e 34 RB Franco Harris
1990 58 LB Jack Lambert
1993 -- Allenatore Chuck Noll
1997 52 e 53 C Mike Webster
2000 -- Proprietario Daniel M. Rooney
2001 88 WR Lynn Swann
2002 82 WR John Stallworth
2009 26 S Rod Woodson
2012 -- CB Jack Butler
2012 63 C Dermontti Dawson
2015 36 RB Jerome Bettis
2020 31 SS Donnie Shell
2020 43 SS Troy Polamalu

Numeri ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Numeri ritirati dai Pittsburgh Steelers
Giocatore Ruolo Stagioni Note
70 Ernie Stautner DT 1950–63 [2]
75 Joe Greene DT 1969–81 [3]

Premi individuali[modifica | modifica wikitesto]

MVP del Super Bowl
SB Giocatore Ruolo
IX Franco Harris RB
X Lynn Swann WR
XIII Terry Bradshaw QB
XIV Terry Bradshaw QB
XL Hines Ward WR
XLIII Santonio Holmes WR
Rookie offensivo dell'anno
Anno Giocatore Ruolo
1972 Franco Harris RB
1984 Louis Lipps WR
2004 Ben Roethlisberger QB
Rookie difensivo dell'anno
Anno Giocatore Ruolo
1969 Joe Greene DT
1974 Jack Lambert LB
2001 Kendrell Bell LB
Comeback Player of the Year
Anno Giocatore Ruolo
1984 John Stallworth WR
1996 Jerome Bettis RB
2002 Tommy Maddox QB

Record di franchigia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera

Record in carriera
Categoria Giocatore Numero
Yard passate Ben Roethlisberger 46.814
TD passati Ben Roethlisberger 301
Yard ricevute Hines Ward 12.083
TD su ric. Hines Ward 85
Yard corse Franco Harris 11.950
TD su corsa Franco Harris 91

Stagionali

Record stagionali
Categoria Giocatore Numero Anno
Yard passate Ben Roethlisberger 5.129 2018
TD passati Ben Roethlisberger 32 2007 2014
Yard ricevute Antonio Brown 1.834 2015
TD su ric. Antonio Brown 15 2018
Yard corse Barry Foster 1.690 1992
TD su corsa Franco Harris 14 1976

Rivalità[modifica | modifica wikitesto]

I Pittsburgh Steelers sono una delle squadre più note e vincenti della NFL e hanno sviluppato rivalità minori nel corso del tempo con avversari incontrati più volte in offseason, come gli Oakland Raiders (anni '80), Tennessee Titans (anni 2000) e New England Patriots (anni 2000-2010), oltre a una rivalità interstatale con i Philadelphia Eagles. Tuttavia le principali rivali degli Steelers sono Browns, Ravens, Bengals e Cowboys.

Cleveland Browns[modifica | modifica wikitesto]

La rivalità tra Browns e Steelers è la più antica di tutta la AFC, risalendo al 1950. Spesso le partite tra queste squadre vengono definite Turnpike War. Le città di Pittsburgh e Cleveland sono vicine tra loro ed entrambe a base operaia. Inizialmente i Browns si imposero facilmente sugli Steelers, ma le cose cambiarono negli anni '70, con Cleveland che iniziò un lento declino e gli Steelers che si imposero come una delle principali squadre della lega. La rivalità, sentitissima e molto accesa sul campo, rallentò improvvisamente quando nel 1996 i Browns si trasferirono a Baltimora diventando i Baltimore Ravens. Gli Steelers si batterono per impedire questo cambio di città ed i loro tifosi, in occasione dell'ultima partita tra le squadre, si presentarono allo stadio con una fascia arancione al braccio in segno di solidarietà con i tifosi della franchigia dell'Ohio. Dalla rinascita dei Browns nel 1999 la rivalità ha ripreso il vigore usuale, anche se il momento buio dei Browns coincidente con la alta competitività degli Steelers dagli anni 2000 ad oggi ha leggermente sopito l'antipatia reciproca.

Cincinnati Bengals[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene non storica come la rivalità tra Steelers e Browns, la rivalità tra Bengals e Steelers è considerata essere molto accesa. La vicinanza tra la Pennsylvania e l'Ohio e alcuni incontri tra le due franchigie, sia in regular season sia nei playoffs (in special modo nel 2009 e nel 2016), hanno trasformato una rivalità "minore" preesistente in una fortissima inimicizia.

Baltimore Ravens[modifica | modifica wikitesto]

I Ravens sono nati nel 1996 in seguito alla relocation nella città di Baltimora dei Cleveland Browns, i principali rivali fino ad allora degli Steelers. Ciò ha portato ad una rivalità dovuta alla competitività nella stessa division e al fatto che i tifosi di Pittsburgh vedano i Ravens come la "reincarnazione spirituale" degli odiatissimi Browns. Inoltre la dirigenza di Pittsburgh fu una delle pochissime voci in disaccordo con lo spostamento dei Browns a Baltimora, volendo mantenere l'antica rivalità con Cleveland. Nonostante la rinascita dei Browns e l'acuirsi della rivalità con i Bengals, numerosi tifosi degli Steelers considerano quella con i Ravens come la loro rivalità per eccellenza.

Dallas Cowboys[modifica | modifica wikitesto]

La rivalità Steelers-Cowboys nasce con il contemporaneo periodo d'oro di entrambe le squadre negli anni '70. Le due franchigie si imposero a livello nazionale, conquistando titoli e tifosi fuori dalla loro zona geografica, creandosi un bacino di supporters a livello nazionale. Per di più allora le due squadre avevano filosofie di gioco diverse: Dallas giocava in maniera elegante, con l'eccellente passing game in attacco di Roger Staubach e la Doomsday Defence, mentre Pittsburgh aveva la nomea di essere squadra "operaia", con un solido rushing game e la leggendaria Steel Curtain in difesa. Questo ha generato una rivalità, nonostante Steelers e Cowboys non giocassero (e non giochino tuttora) nella stessa conference. Le due squadre si sono affrontate per ben tre volte in un Super Bowl (X, XIII, XXX), con la squadra della Pennsylvania vincente le prime due volte e quella texana campione nell'ultima. Questi tre incontri rendono Steelers-Cowboys la partita più volte disputatasi al Super Bowl.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

La squadra[modifica | modifica wikitesto]

Roster dei Pittsburgh Steelers
Linebacker
Defensive Back
Special Team
Lista delle riserve
Squadra di allenamento



Roster aggiornato al 2 settembre 2023

53 attivi, 4 inattivi, 13 nella squadra di allenamento

Legenda
  • I rookie sono in corsivo.
  • Il primo ruolo è il principale mentre gli eventuali successivi indicano i ruoli secondari.
  • (IR) sta per Injured Reserve ed indica la lista ristretta per un solo giocatore infortunato che può tornare ad allenarsi dopo la settimana 6 e a rientrare in prima squadra dopo che questa ha giocato 8 partite.
  • (NF-Inj.) / (NF-Ill.) stanno rispettivamente per Non-Football Injured e Non-Football Illness ed indicano le liste dove viene inserito un giocatore che ha un infortunio o una malattia non dipendente dal football americano.
  • (PUP) sta per Physically Unable to Perform ed indica la lista dove viene inserito un giocatore mentre è in attesa di recuperare la condizione fisica. Nella stagione regolare dopo la sesta partita giocata dalla propria squadra, il giocatore ha tempo tre settimane per riprendere ad allenarsi, più tre settimane aggiuntive dal suo rientro agli allenamenti per rientrare in prima squadra.

Staff[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
PA Partite allenate
V Vittorie
S Sconfitte
P Pareggio
V% Percentuale di vittorie
Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore con i Steelers
Eletto nella Pro Football Hall of Fame

Note: Statistiche aggiornate a fine stagione 2022.

Num. Nome Stagione/i PA V S P V% PA V S Successi Note
Stagione regolare Playoff
Pittsburgh Pirates
1 Forrest Douds 1933 11 3 6 2 .364
2 Luby DiMeolo 1934 12 2 10 0 .167
3 Joe Bach 19351936 24 10 14 0 .417
4 John McNally 19371939 25 6 19 0 .240
5 Walt Kiesling 19391940 19 3 13 3 .237
Pittsburgh Steelers
6 Bert Bell 1941 2 0 2 0 .000
7 Aldo Donelli 1941 5 0 5 0 .000
Walt Kiesling 19411944 35 13 20 2 .400
8 Jim Leonard 1945 10 2 8 0 .200
9 Jock Sutherland 19461947 23 13 9 1 .587 1 0 1
10 John Michelosen 19481951 48 20 26 2 .438
Joe Bach 19521953 24 11 13 0 .458
Walt Kiesling 19541956 36 14 22 0 .389
11 Buddy Parker 19571964 104 51 47 6 .519
12 Mike Nixon 1965 14 2 12 0 .143
13 Bill Austin 19661968 42 11 28 3 .298
14 Chuck Noll 19691991 342 193 148 1 .566 24 16 8 Vince 4 Super Bowl (IX, X, XIII, XIV)
15 Bill Cowher 19922006 240 149 90 1 .623 21 12 9 Vince Super Bowl XL
NFL Coach of the year (1992)
16 Mike Tomlin 2007–presente 258 163 93 2 .636 17 8 9 Vince Super Bowl XLIII

Staff attuale[modifica | modifica wikitesto]

Staff dei Pittsburgh Steelers
Organi dirigenziali
  • Presidente – Art Rooney II
  • Vice presidente – Art Rooney Jr.
  • Vice presidente & general manager – Kevin Colbert
  • Vice presidente del football e amministrazione – Omar Khan
  • Coordinatore personale dei giocatori – Dan Rooney Jr.
  • Coordinatore degli osservatori del college – Phil Kreidler
  • Coordinatore degli osservatori dei professionisti – Brandon Hunt
  • Coordinatore dell'amministrazione del football – Cole Marcoux
  • Coordinatore delle operazioni della squadra – Aidan Hennessey-Niland
  • Assistente senior/osservatore del college – Rick Reiprish
Capo allenatore
Altri allenatori
  • Preparatore atletico – Garrett Giemont
  • Assistente p.a. – Marcel Pastoor
  • Assistente p.a. – Rodain Delus
  • Direttore dello sviluppo dei giocatori – Darrel Young
Allenatori dell'attacco
Allenatori della difesa
Allenatori dello special team
  • Coordinatore dello Special Team: Danny Smith
  • Assistente – Matt Symmes
Terrible Towel

Terrible Towel[modifica | modifica wikitesto]

Il Terrible Towel è il famoso simbolo della tifoseria dei Pittsburgh Steelers. La sua prima apparizione avvenne il 27 dicembre 1975, in una gara di playoff contro i Baltimore Colts.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) NFL Team Valuations, su Forbes.com, Forbes, 30 agosto 2023. URL consultato il 1º settembre 2023.
  2. ^ "Only One Retired Number", Time.com Archiviato il 24 agosto 2013 in Internet Archive., 4 febbraio 2011
  3. ^ (EN) It's fitting that No. 75 is officially retired, steelers.com. URL consultato il 31 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2014).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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