Pompa (album)

Pompa
album in studio
ArtistaSquallor
Pubblicazione1977
Dischi1
Tracce10
GenereMusica demenziale
EtichettaCGD
RegistrazioneSala centrale del Museo di Sourdes
Squallor - cronologia
Album precedente
(1977)
Album successivo
(1978)

Pompa è il quarto album in studio del gruppo musicale italiano Squallor, pubblicato nel 1977.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È l'album che porta definitivamente al successo il gruppo grazie a una maggior diffusione, rispetto ai precedenti, soprattutto grazie alle radio libere che cominciavano in quel periodo a diffondersi capillarmente in Italia. Il disco fu anche oggetto di censura per il linguaggio ritenuto all'epoca triviale e anche - o soprattutto - per riferimenti più o meno velati a personaggi politici ed ecclesiastici.[senza fonte]

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

L'album è stato pubblicato dalla CGD nel 1977 in formato LP e musicassetta. È stato poi ristampato numerose volte in varie edizioni e formati nel corso degli anni. Nel 1989 viene ristampato per la prima volta in CD. Nel settembre 2020, in occasione del Record Store Day, l'album viene ristampato in picture disc, in vinile da 180gr. in tiratura limitata e numerata a 500 copie.[1][2]

L'album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia alla posizione numero 87.[3]

Brani[modifica | modifica wikitesto]

L'album si apre con Introdurso e Pompa surreale presentazione di un concerto all'aperto trasmesso da "Radio Pompa", parodia delle stesse radio Libere e delle classifiche musicali curate da improbabili dj. Ancora una volta non mancano i nativi americani rappresentati dal grande capo Sioux Piedeneroscorzevelluto in classifica con un brano il cui solo titolo dura circa un minuto e quaranta.

La Scarognata prende invece di mira la sceneggiata in stile Mario Merola, dove un amante ridotto sul lastrico dalla sua donna la maledice, disseminando il lamento di parolacce dette con estrema naturalezza; Nottingam, ruota intorno ad allusioni a sfondo para-omosessuale durante un viaggio in motoscafo fino a Cortina. I love my disco baby fa il verso al quasi omonimo successo di Donna Summer Love to love you baby: qui la popstar americana aveva inserito una serie di simulazioni di orgasmo, e per gli Squallor è stato un gioco da ragazzi emularla, creando una base disco e facendo più o meno altrettanto, compresa la lunga durata del brano che rimandava alle lunghe versioni per discoteche. Qui si sente per la prima volta la voce camuffata che sarà negli album seguenti quella del bambino Pierpaolo, ottenuta attraverso una semplice modulazione della voce.

La seconda parte (che era il lato B) si apre con Sfogo, canzone dedicata ai cantautori con molti riferimenti a personaggi e fatti dell'epoca, dove un critico musicale, Cerruti, si arrampica sugli specchi per cercare di dare una connotazione "culturale" ad un brano cantato da Pace e dedicato a una piattola. Il finale del brano, che ricalca i titoli di coda cinematografici, contiene riferimenti forti a personaggi e fatti che destarono scandalo in italia in quel periodo - sono citati tra l'altro i politici Tanassi e Gui al trucco - e la musica viene attribuita ad una "Fuga di Kappler", criminale nazista "evaso" nascondendosi in una valigia; Berta ebbe più degli altri la maggior diffusione radiofonica. Narra di una serenata "urlata" fra un settentrionale spaccone ed una donna partenopea che - respingendone le avance - lo riempie di improperi di ogni genere. La base musicale è la stessa del brano Vacca, presente nell'album precedente.

Unisex ha destato l'attenzione dei censori;recitata sulla base di Fiesta di Raffaella Carrà[4], il protagonista è esplicitamente omosessuale e alla fine del brano, dopo aver circuito un uomo «bello e alto», si presenta come «cardinale Alfonso Fava». Con Famiglia cristiana inizia il ciclo di Pierpaolo, pestifero ragazzino che gira il mondo a spese del padre, da lui ricattato ferocemente. In questo esordio, la voce è ancora più stridula rispetto a quella che poi diventerà un vero marchio di fabbrica del gruppo; già impostato invece il cliché delle telefonate a lunga distanza, (con una base adeguata per il luogo dove egli si trova) dove il padre è costretto a umiliarsi di fronte al figlio, salvo poi sfogarsi una volta abbassata la cornetta, rivolgendosi alla moglie che non parla mai e che spesso riceve numerose offese indirette dal figlio degenere.

Chiude l'album Marcia dell'equo canone, un'allegra marcetta del filone delle telecronache impossibili con la voce di Cerruti che racconta di case più o meno assurde che sfilano nel paese di Zeppolone.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Introdurso/Pompa
  2. La scarognata
  3. Nottingam
  4. I love my disco baby
  5. Sfogo
  6. Berta
  7. Unisex
  8. Famiglia cristiana
  9. Marcia dell'equo canone

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Askanews, Esce la ristampa in vinile da collezione di "Pompa" degli Squallor, su Tiscali Spettacoli, Tiscali Italia S.p.A., 26 settembre 2020. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  2. ^ Fabio Loffredo, SQUALLOR – “Pompa” esce la ristampa in vinile picture disc, su TuttoRock Magazine, 29 settembre 2020. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  3. ^ I 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone, su La Musica Rock. URL consultato il 19 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2013).
  4. ^ Testo delle canzoni: Unisex, lyricstranslate.com, 22 settembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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