Pontelongo

Pontelongo
comune
Pontelongo – Stemma
Pontelongo – Bandiera
Pontelongo – Veduta
Pontelongo – Veduta
Vista sul ponte sul Bacchiglione con Villa Foscarini Erizzo, sede municipale.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Padova
Amministrazione
SindacoRoberto Franco (centro-sinistra) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°15′N 12°01′E / 45.25°N 12.016667°E45.25; 12.016667 (Pontelongo)
Altitudinem s.l.m.
Superficie10,89 km²
Abitanti3 641[1] (31-8-2021)
Densità334,34 ab./km²
FrazioniTerranova
Comuni confinantiArzergrande, Bovolenta, Brugine, Candiana, Codevigo, Correzzola, Piove di Sacco
Altre informazioni
Cod. postale35029
Prefisso049
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT028068
Cod. catastaleG850
TargaPD
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 360 GG[3]
Nome abitantipontelongani
Patronosant'Andrea, Madonna del Voto (ogni prima domenica di maggio)
Giorno festivo30 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pontelongo
Pontelongo
Pontelongo – Mappa
Pontelongo – Mappa
Posizione del comune di Pontelongo all'interno della provincia di Padova
Sito istituzionale

Pontelongo è un comune italiano di 3 641 abitanti della provincia di Padova in Veneto.

Molto famoso è il suo zuccherificio, risalente al 1910.[4]

Il centro di Pontelongo è posto lungo il Bacchiglione, tra la Saccisica e il Polesine. Il centro urbano è lineare, posto lungo le due sponde del fiume: a sinistra, il nucleo originario, definito dal profilo della casa patrizia Foscarini-Erizzo e dalla covata di casette basse, da oltre un secolo sovrastate dai murazzi e dagli argini rialzati; a destra, la parte più recente con la chiesa e lo zuccherificio. Ad unire le due parti del centro è lo storico ponte un tempo in legno, poi in pietra, poi in ferro, ora in cemento armato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati adottati dall'amministrazione comunale anche se privi di formale decreto di concessione.

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

«Troncato: nel primo d'azzurro, al ponte di pietra, di un'arcata, murato di nero, sopra la riviera, il tutto al naturale, posto sulla divisione e caricato del capitello dello stesso, cimato dalla crocetta e contenente la Statua della Madonna, in piedi, vestita d'azzurro e aureolata d’oro; nel secondo di rosso, alla ruota d'oro, raggiata e dentata di otto, attraversante le tre spighe di frumento dello stesso, poste in ventaglio, e accompagnata nel cantone sinistro del capo dalla stella di sei raggi d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Nella parte superiore dello scudo, su fondo azzurro, è raffigurata la campata centrale dell'antico ponte medievale in pietra, fondamentale punto di passaggio ed elemento di unione tra le due parti del paese. Al centro un capitello racchiude l'immagine della Madonna a figura intera e vestita d'azzurro, al posto dell'originale busto scolpito in pietra che a seguito della distruzione del ponte si conserva oggi in un capitello sulla piazza della chiesa parrocchiale. L'effigie della Vergine si riferisce anche al solenne voto fatto dalla popolazione in seguito ad una terribile pestilenza che colpì Pontelongo nel 1676.[6] Nella parte inferiore una ruota dentata e raggiata di otto pezzi, con tre spighe di frumento allineate ai tre raggi centrali, ricorda la secolare produttività di questo piccolo ma industrioso paese ed è al contempo simbolo della ruota di timone delle numerose imbarcazioni che percorrevano il fiume trasportando derrate e prodotti agricoli, e delle ruote dei mulini mosse per lo più dall'acqua, presenti nel Sei e Settecento. La stella d'argento rappresenta l'unica frazione legata al comune, la piccola comunità di Terranova, situata lungo il fiume Bacchiglione a tre chilometri di distanza verso la foce.[7]

Gonfalone[modifica | modifica wikitesto]

Il gonfalone è costituito da un drappo azzurro caricato dello stemma comunale con l'iscrizione superiore in argento: "Comune di Pontelongo".[5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Centro strategicamente importante, durante l'ultimo conflitto mondiale, fu sottoposto a ben ventotto violentissimi bombardamenti che procurarono quarantasette vittime civili, numerosi feriti e la quasi totale distruzione dell'abitato e delle infrastrutture e danni ingentissimi al patrimonio industriale. La popolazione, costretta a rifugiarsi nei paesi vicini, con coraggiosa determinazione partecipava alla lotta di Liberazione, subendo rastrellamenti e rappresaglie da parte delle truppe nazifasciste. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. Pontelongo (PD), 1944 - 1945»
— 21 aprile 2005[8]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Zuccherificio[modifica | modifica wikitesto]

Lo zuccherificio sorse il 26 giugno 1910, localizzato in un'ansa del Bacchiglione[4]. Come spesso accadeva in quegli anni, il capitale era estero, per la precisione prevalentemente belga, tanto che gli abitanti lo chiamavano abitualmente "el Beljo". Nel capitale azionario erano però presenti alcuni personaggi importanti della storia pontelongana, come la contessa Giuseppina Barbò, vedova Melzi d'Eril (della famiglia dei viceré napoleonici della Repubblica Cisalpina), il proprietario terriero locale Leone da Zara, e la Banca Commerciale italiana. L'uomo simbolo dello zuccherificio fu Ilario Montesi, padrone discreto e illuminato per 40 anni, dal 1927 al 1967. Montesi non è solo un tecnico chimico ma anche un manager industriale, azionista di svariate società e finanziere che opera sui principali mercati finanziari europei. Con lui, che acquistò anche zuccherifici in Germania, l'azienda iniziò ad ampliare i suoi prodotti, pur rimanendo nel campo di partenza: oltre allo zucchero, si iniziarono a produrre sciroppi, glutammato, alcool e faesite. Ancora oggi la produzione nello stabilimento di Pontelongo è attiva.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

La processione del Voto[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista religioso, ma comunque collegato anche con l'aspetto civile, è importante la "Processione del Voto"[11] che si svolge ogni prima domenica di maggio dal 1676, anno in cui il paese viene liberato dalla peste. Nella Processione la statua della Madonna viene portata in spalla lungo le vie del paese da dodici portatori a piedi scalzi; inoltre ala statua della Madonna e i pellegrini attraversano anche un ponte in legno sul fiume Bacchiglione costruito per l'occasione sostenuto da barche recanti i nomi dei santi, che unisce le due sponde del paese. Al centro del ponte, la statua della Vergine viene fatta inchinare verso oriente; di seguito viene impartita la benedizione e il celebrante pronuncia un breve discorso. Questa solennità è ancora molto sentita, richiamando migliaia di pellegrini ed emigrati e anche molti abitanti dai Comuni limitrofi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci dal 1946[modifica | modifica wikitesto]

Sindaco Partito Periodo Elezione
Mario Zanazzi Democrazia Cristiana 1946-1948 1946
Lino Toffano Democrazia Cristiana 1948-1951 (1946)
Romano Canton Democrazia Cristiana 1951-1956 1951
Arcangelo Bassi Democrazia Cristiana 1956-1960 1956
Flavio Favarato Democrazia Cristiana 1960-1964 1960
Sergio Mantovani Democrazia Cristiana 1964-1970 1964
Adriano Comunian Democrazia Cristiana 1970-1980 1970
1975
Roberto Martin Democrazia Cristiana 1980-1985 1980
Adriano Comunian Democrazia Cristiana 1985-1990 1985
Michele Minesso Democrazia Cristiana 1990-1992 1990
Nicola Trevisan Democrazia Cristiana 1992-1995 (1990)
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995)
Adriano Comunian Centro 1995-1999 1995
Roberto Franco Centro-sinistra 1999-2004 1999
Federico Ossari Centro-sinistra 2004-2009 2004
Fiorella Canova Centro-destra 2009-2019 2009
2014
Roberto Franco Centro-sinistra 2019-in carica 2019

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La principale squadra di calcio del paese era l'A.C.D. Pontelongo 1911 che militava nel girone C padovano di Terza Categoria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Storia dello zuccherificio [collegamento interrotto], su Comune di Pontelongo.
  5. ^ a b Comune di Pontelongo, Statuto (PDF), art. 4, Stemma e gonfalone.
  6. ^ Pontelongo, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 luglio 2023.
  7. ^ Lo stemma di Pontelongo, su Comune di Pontelongo. URL consultato il 6 luglio 2023.
  8. ^ Medaglia d'Argento al Merito Civile, su Comune di Pontelongo.
  9. ^ Villa Foscarini (Municipio), su Comune di Pontelongo. URL consultato il 14 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2017).
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ Processione del Voto [collegamento interrotto], su Comune di Pontelongo.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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