Porsche 909 Bergspyder

Porsche 909 Bergspyder
La Porsche 909 Bergspyder esposta al Porsche Museum
Descrizione generale
Costruttore Bandiera della Germania  Porsche
Categoria Campionato Europeo Montagna
Squadra Porsche
Progettata da Ferdinand Piech
Sostituisce Porsche 910
Sostituita da Porsche 908/3
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio tubolare
Motore 8 cilindri boxer 2 litri
Dimensioni e pesi
Peso 375 kg
Risultati sportivi
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
2 0 - -
Campionati costruttori 0
Campionati piloti 0
Note impiegata solo nelle cronoscalate

La 909 Bergspyder fu un modello di autovettura da competizione prodotta dalla Porsche per le gare del Campionato Europeo Montagna del 1968, dalla breve ma significativa carriera.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Porsche 909, 1981

Di questa vettura nata per particolari tipo di competizioni, quali le gare in salita, furono realizzati solo due esemplari. Dotata di un motore 8 cilindri boxer di 2000 cm³, la cui potenza era di 275 cv, era caratterizzata da un abitacolo molto spostato in avanti, scelta dettata dall'obiettivo della centralizzazione delle masse, e da moltissime soluzioni tecniche votate al risparmio di peso, come un serbatoio pressurizzato di soli 15 litri (appunto per le gare in salita) e i freni in berillio[1]: tutti questi accorgimenti ridussero il peso totale della vettura a soli 375 kg, con un risparmio di circa 45 kg rispetto al già ridotto peso della 910 che l'aveva preceduta.

I piloti, però, le preferirono spesso la più equilibrata e collaudata, ma meno veloce, 910 e quindi la 909 fu impiegata solo in due gare, perciò il suo maggiore merito fu l'aver introdotto e sviluppato innovazioni e tecnologie costruttive confluite poi nella Porsche 917 e nella 908/3.

Durante una sessione di prove della vettura tenutasi l'8 giugno 1968 a Rossfeld, nei pressi di Berchtesgaden, Ludovico Scarfiotti ebbe un fatale incidente alla guida della 909 a causa di un bloccaggio dell'acceleratore[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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