Porta Valbona

Porta Valbona
Mura di Urbino
Stato Ducato di Urbino
Bandiera dello Stato Pontificio Stato Pontificio
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneMarche
CittàUrbino
Coordinate43°43′28.83″N 12°38′04.67″E / 43.724676°N 12.634631°E43.724676; 12.634631
Informazioni generali
Inizio costruzioneXV secolo[1]
Materialepietra e laterizi
Condizione attualeben conservata
Informazioni militari
Funzione strategicaPorta cittadina
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Porta Valbona è la principale porta urbica della cinta muraria di Urbino, nelle Marche.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Porta Valbona si apre su piazza del Mercatale. La sua importanza è determinata dal fatto che immette su via Mazzini, la principale via della città.

La porta risale alla seconda metà del XV secolo, quando il duca Federico fece erigere una nuova cinta muraria. Fu rifatta verso il 1571, nell'ambito dei festeggiamenti per il matrimonio tra il futuro duca Francesco Maria II e Lucrezia d'Este[2]. Poi, nel 1621, tra gli abbellimenti (temporanei e permanenti) disposti dalla comunità cittadina per accogliere i novelli sposi, Federico Ubaldo della Rovere e Claudia de' Medici, vi furono anche alcuni interventi su questa Porta, tra cui l'apposizione al centro del fregio dell'epigrafe dedicata ai due coniugi; riportante il seguente testo: "URBINUM ROMANORUM ANTIQUISSIMUM MUNICIPUM / UMBRIAE OLIM VETUSTISSIMA CIVITAS / MODO INTER PICENI MAIORES / LONGE TAMEN HISCE TEMPORIBUS / SUB SERENISSIMUS DUCIBUS SUIS CLARIOR / SED ILARIOR NUMQUAM / FEDERICO ET CLAUDIAE PRINCIBUS / FASTUM ET FOECUNDUM PRAECATUR CONIUGIUM". Inoltre sul basamento al centro del frontone spezzato, vi fu collocata una statua della Fama, andata perduta dopo il XVIII secolo, assieme alle due statue nelle nicchie laterali, che dovevano raffigurare Umbro Suasso (mitico fondatore della città) e Federico da Montefeltro.

Agli inizi del XVIII secolo, il Papa urbinate Clemente XI volle ammodernare l'edificio, commissionando l'intervento all'architetto Carlo Fontana, ma alla fine furono aggiunte solo le due aquile, poste ai lati della porta, opera di Giovan Francesco Buonamici. La porta fu restaurata in occasione del giubileo del 1950, come testimonia l'iscrizione posta sulla sommità, al centro del frontone spezzato; riportante il seguente testo: "ANNO IUBILAEI / MCML / AERE PUBLICO / PRISTINI OPERIS / AD EXEMPLAR / RESTITUTUM".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rifatta verso il 1571
  2. ^ Volpe, 2002, p. 96.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. L. Ermeti e W. Monacchi, La Porta Valbona di età federiciana, in M. Bruscia (a cura di), La Data (Orto dell'Abbondanza) di Francesco di Giorgio Martini, Urbino, Quattroventi, 1990, pp. 115-18.
  • F. Mazzini, Urbino - i mattoni e le pietre, Urbino, Argalia editore, 2000, pp. 323-24, ISBN 88-392-0538-1.
  • E. Debenedetti, Urbino e gli Albani, in G. Cucco (a cura di), Papa Albani e le arti a Urbino e a Roma 1700-1721, Venezia, Marsilio editori, 2001, p. 307, ISBN 88-317-7862-5.
  • G. Volpe, Filippo Terzi architetto delle fabbriche ducali, in B. Cleri, S. Eiche, J. E. Law e F. Paoli (a cura di), I Della Rovere nell'Italia delle corti. Luoghi e opere d'arte, vol. II, Urbino, QuattroVenti, 2002, pp. 95-6, ISBN 88-392-0614-0. Atti di Convegno.

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