Prefettura degli affari economici della Santa Sede

Prefettura degli affari economici della Santa Sede
Praefectura Rerum Oeconomicarum Sanctae Sedis
Esamina le relazioni circa lo stato patrimoniale ed economico, nonché i bilanci consuntivi e preventivi delle amministrazioni di cui allo art. 176, controllando, se lo ritiene opportuno, scritture contabili e documenti.
Redige il preventivo ed il bilancio consolidato della Santa Sede e li sottopone all'approvazione della superiore autorità entro i tempi stabiliti.
Esercita la vigilanza circa le iniziative economiche delle amministrazioni; esprime il parere circa i progetti di maggior importanza.
(Pastor Bonus, [1])
Eretto15 agosto 1967
Soppresso30 dicembre 2016
SuccessoriSegreteria per l'economia
dati catholic-hierarchy.org
Santa Sede  · Chiesa cattolica
I dicasteri della Curia romana

La Prefettura degli affari economici della Santa Sede è stato l'ufficio della Curia romana che si occupava della sorveglianza delle amministrazioni dipendenti dalla Santa Sede.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Papa Paolo VI istituì tale ufficio mediante la costituzione apostolica Regimini Ecclesiae universae del 15 agosto 1967. Esso era formato da un collegio di tre cardinali, il cui numero salì a otto grazie a un provvedimento preso da papa Giovanni Paolo II il 6 marzo 2000. Il 28 giugno 1988, la costituzione apostolica Pastor Bonus ne precisò le funzioni istituzionali.

Papa Francesco in data 19 dicembre 2016 ha stabilito la sua soppressione, con rescritto ex Audientia SS.mi entrato in vigore il 30 dicembre successivo.[2]

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Le funzioni della prefettura erano indicate da un regolamento speciale che prevedeva la presenza e l'ausilio di officiali competenti nell'ambito giuridico-economico, un consiglio di consultori e un consiglio di revisori. Tale regolamento sanciva anche le modalità procedurali per l'espletamento di alcune speciali attribuzioni.

Cronotassi dei presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Cronotassi dei segretari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 176, 177, 178, 179
  2. ^ AAS 109 (2017), p. 73.
  3. ^ Arrestato il 2 novembre 2015 dalla Gendarmeria vaticana nell'ambito del cosiddetto Vatileaks 2, dal 20 dicembre 2016 "viene a cessare ogni legame di dipendenza lavorativa con la Santa Sede": Provvedimento di clemenza del Papa per il rev. Vallejo Balda, su it.radiovaticana.va, 21 dicembre 2016. URL consultato il 6 agosto 2020..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti e riferimenti sui dati economici[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]