Principato di Capua

Principato di Capua
Principato di Capua - Localizzazione
Principato di Capua - Localizzazione
Gli Stati presenti in Campania attorno all'anno 1000
Dati amministrativi
Lingue ufficialilatino
Lingue parlatelatino, longobardo, italiano[1]
CapitaleCapua
Politica
Forma di StatoPrincipato
Forma di governoMonarchia
Nascita900 con Atenolfo I
CausaIstituito nel 900 da Atenolfo I
Fine1156 con Roberto II
Causaannessione al regno di Sicilia
Territorio e popolazione
Bacino geograficogrosso modo l'area della Terra di Lavoro
Evoluzione storica
Preceduto da Ducato di Benevento
Succeduto da Regno di Sicilia

Il principato di Capua fu uno stato autonomo dell'Italia meridionale sorto nel IX secolo. Occupava grosso modo la zona della Terra di Lavoro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, Capua fu devastata dai Goti e dai Vandali, diventando infine una contea del Ducato di Benevento. Nel corso di una lotta di successione, una banda di saraceni assoldata da Radelchi I di Benevento e comandata dal berbero Khalfun, Emiro di Bari, saccheggiò e distrusse la città (841), costringendo la popolazione alla fuga. La popolazione fuoriusciva dalla città in rovina e si rifugiava dapprima a Sicopoli e, dall'856, su un'ansa del fiume Volturno, sul luogo dove aveva sede il porto fluviale romano di Casilinum. Veniva così costituita la "Nuova Capua", continuazione dell'antica Capua osco-campana.

Nell'899 il Conte Atenolfo I, conquista Benevento proclamandola giuridicamente inseparabile da Capua, e nel 900 ottiene il titolo di Principe di Capua, elevando così il suo feudo; introdusse anche la coreggenza, concetto per il quale i figli erano associati al governo dei padri. Il Principato Capuano divenne ben presto uno Stato autonomo all'interno del Sacro Romano Impero, estendendosi su tutta la Terra di Lavoro fino al confine nord distinto dal fiume Garigliano, dominando su cittadine e borghi strategici, quali Caserta, Teano, Sessa, Venafro e Carinola; potenziandosi ulteriormente, arrivò a dominare anche sul Ducato di Napoli, su Montecassino, sede di un'importante Abbazia, e su Gaeta, opulento porto tirrenico.

Verso la fine del X secolo, Capua raggiunse il suo apogeo: il Principe Pandolfo I Testadiferro (961 - 981), con la conquista del Principato di Salerno (978), riunificò per primo i domini dell'Italia longobarda meridionale, detta Langobardia Minor; inoltre venendo in aiuto di Papa Giovanni XIII, esule da Roma tra il 965 ed il 966, ottenne l'elevazione di Metropolia per la Chiesa Capuana.

L'anno 1059 rappresenta la fine del potente Principato longobardo, il Conte normanno di Aversa Riccardo I Drengot-Quarrel, ne opera la conquista. Sotto la dominazione longobarda, il Principato tratteneva rapporti diplomatici anomali: pur essendo un'entità statale semi-dipendente dell'Impero, rimaneva favorevole alla politica estera di Bisanzio. Nel 1059 il Principato viene conquistato dai Normanni. Nel 1156 verrà poi definitivamente assorbito da parte del Regno di Sicilia.

Cronologia dei principi[modifica | modifica wikitesto]

Viene qui riportato l'elenco cronologico dei Signori di Capua, dalla Contea al Principato, longobardo prima e normanno poi.

Contea di Capua (longobardi)[modifica | modifica wikitesto]

Principato longobardo di Capua[modifica | modifica wikitesto]

Il Principato di Capua nell'Italia dell'anno 1000.

Principato normanno di Capua[modifica | modifica wikitesto]

Il Principato di Capua nel 1112.

Aragonesi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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