Provincia di Barletta-Andria-Trani

Provincia di Barletta-Andria-Trani
provincia
Provincia di Barletta-Andria-Trani – Stemma
Provincia di Barletta-Andria-Trani – Bandiera
Provincia di Barletta-Andria-Trani – Veduta
Provincia di Barletta-Andria-Trani – Veduta
Parco Nazionale dell'Alta Murgia nel territorio di Andria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Amministrazione
Capoluogo Barletta
Andria
Trani
PresidenteBernardo Lodispoto (centro-sinistra) dal 27-9-2019
Territorio
Coordinate
del capoluogo
41°19′N 16°17′E / 41.316667°N 16.283333°E41.316667; 16.283333 (Provincia di Barletta-Andria-Trani)
Superficie1 542,95 km²
Abitanti377 902[2] (30-11-2023)
Densità244,92 ab./km²
Comuni10 comuni
Province confinantiFoggia, Bari (città metropolitana), Potenza
Altre informazioni
Cod. postale76121 Barletta - 76123 Andria - 76125 Trani, 76011-76017 altri comuni[1].
Prefisso0883, 080 (per il solo comune di Bisceglie)
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-BT
Codice ISTAT110
TargaBT
Cartografia
Provincia di Barletta-Andria-Trani – Localizzazione
Provincia di Barletta-Andria-Trani – Localizzazione
Provincia di Barletta-Andria-Trani – Mappa
Provincia di Barletta-Andria-Trani – Mappa
Posizione della Provincia di Barletta-Andria-Trani all'interno della Puglia
Sito istituzionale

La provincia di Barletta-Andria-Trani è situata nella Puglia centro settentrionale e conta 377 902 abitanti.[2] La funzione di capoluogo è condivisa fra tre città: Barletta, Andria e Trani. È pertanto l'unica provincia italiana ad avere più capoluoghi. Il territorio era suddiviso tra le province di Bari e di Foggia fino al 2004, quando fu istituita la Provincia insieme a quelle di Fermo e di Monza e della Brianza.

Attivata effettivamente con le elezioni di giugno 2009, durante l'istituzione era previsto l'inserimento anche di Corato e Ruvo di Puglia, che preferirono però rimanere nel Barese[3], è la terza provincia d'Italia con minor numero di comuni dopo quella di Prato[4][5] e quella di Trieste. Il PIL pro capite della provincia è di 7869 euro

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Ponte romano sul fiume Ofanto a Canosa di Puglia
Murge in territorio di Andria e Castel del Monte

Confina a nord-ovest con la provincia di Foggia, a nord-est con il mare Adriatico, a est con la città metropolitana di Bari, a sud con la provincia di Potenza (Basilicata). Il territorio si estende per 1.543 km²[6] e si presenta prevalentemente pianeggiante e collinare. Comprende la bassa valle dell'Ofanto a cavallo tra il sud del Tavoliere e il nord della terra di Bari.

Nell'entroterra il paesaggio è costituito da leggere ondulazioni e avvallamenti, con fenomeni carsici superficiali rappresentati dai puli e inghiottitoi. Il parco nazionale dell'Alta Murgia ne è massimo esempio. Ne fanno parte i comuni di Andria per i suoi 12.000 ettari, Minervino Murge per i suoi 7.481 ettari e Spinazzola per i suoi 3.944 ettari.[7]

La costa, lunga circa 45 km e bagnata dal Mare Adriatico, presenta caratteristiche diverse man mano che si procede da nord verso sud: è prevalentemente sabbiosa nei territori di Margherita di Savoia e di Barletta, bassa e rocciosa da Trani a Bisceglie.

Orografia[modifica | modifica wikitesto]

L'entroterra è caratterizzato da rilievi murgiani (Murge di Nordovest) che, procedendo verso la provincia di Foggia, digradano dolcemente verso la Valle dell'Ofanto. Il punto più alto è il Monte Caccia (679 m s.l.m.), che costituisce anche il rilievo maggiore dell'intero altopiano murgiano.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

È attraversata dall'Ofanto, il fiume più lungo della regione, che prima dell'istituzione della provincia segnava il confine tra quelle di Foggia e Bari. Altri corsi d'acqua, di portata minore, sono di carattere torrentizio e sono per lo più affluenti dell'Ofanto.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

[senza fonte]Il clima è tipico mediterraneo, con caratteristiche più continentali nelle zone interne: le estati si presentano calde e secche, gli inverni sono prevalentemente piovosi con episodi nevosi sui rilievi e sporadicamente anche sulle coste. La piovosità media si aggira intorno ai 600 mm annui con picchi più elevati sui rilievi murgiani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età contemporanea e costituzione della provincia[modifica | modifica wikitesto]

La provincia, sesta della Puglia, è stata istituita, insieme a quelle di Fermo e di Monza e della Brianza, il 11 giugno 2004 con Legge n. 148[8] Vi aderirono sette comuni sino ad allora appartenenti alla provincia di Bari e tre della provincia di Foggia. Il progetto di legge prevedeva l'adesione di altri due comuni, Corato e Ruvo di Puglia (BA), che ritirarono il proprio consenso durante l'iter parlamentare.[9] Nel 2006 è stata definita con Decreto del presidente della Repubblica la sigla di individuazione della nuova provincia, BT[10]

Un commissario governativo nominato dal ministro dell'Interno curò gli adempimenti necessari all'istituzione dell'ente sino alle prime elezioni provinciali, tenute il 6 e 7 giugno 2009 in concomitanza con il rinnovo del consiglio provinciale di Bari. Primo presidente eletto fu il sindaco di Canosa di Puglia Francesco Ventola, candidato del PDL, che superò il candidato del centrosinistra, l'allora sindaco di Barletta Francesco Salerno.

Il 1º settembre 2009 si è insediato il primo prefetto, Carlo Sessa. L'immobile sede della Prefettura è il Real Monte di Pietà a Barletta.[11]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Gonfalone della provincia

Lo stemma provinciale è stato approvato a giugno 2010, su proposta dell'Ufficio Araldica del Consiglio dei Ministri, dopo che il consiglio provinciale aveva scartato tutti i progetti finalisti del concorso per la sua ideazione.[12] ed è stato concesso insieme al gonfalone e la bandiera con decreto del presidente della Repubblica del 3 novembre 2010.[13]

Stemma

«Troncato: il PRIMO, di azzurro, alle tre stelle di sei raggi, bene ordinate, d'oro; nel SECONDO, palato di quattro, d'oro e di rosso. Ornamenti esteriori da Provincia.»

Gonfalone

«Drappo partito di giallo e di azzurro.»

Bandiera

«Drappo di giallo con la bordatura di azzurro, caricato dallo stemma sopra descritto. L’asta sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali.»

La mancata ipotesi della "cittadella" e la distribuzione degli uffici[modifica | modifica wikitesto]

La scelta dell'ubicazione degli uffici provinciali ha creato non poche controversie tra le tre città capoluogo. Inizialmente si era pensato di dislocarli in un unico centro amministrativo, diverso dai tre capoluoghi. Gli uffici della provincia dovevano essere solo provvisoriamente distribuiti nei tre comuni capoluogo in attesa di trasferimento definitivo in quella che sarebbe stata una "cittadella degli uffici", un vero e proprio centro amministrativo del nuovo ente, equidistante dai tre comuni capoluogo. Il progetto è stato però accantonato a causa degli eccessivi costi e tempi di realizzazione.

Si è pertanto ritornati alla distribuzione tra le tre città. Con D.P.C.M. del 16/11/2007 sono stati assegnati alcuni tra i più importanti uffici provinciali alle tre città capoluogo. A conferma di quanto sopra, in data 6 dicembre 2007 fu diramato dal governo il documento di individuazione degli uffici del nuovo ente[14] con una prima ripartizione a cui si aggiungeva la scelta della conferenza dei sindaci di individuare la sede provvisoria del Consiglio Provinciale di Barletta-Andria-Trani presso l'Istituto Tecnico Agrario di Andria, in attesa che le decisioni definitive venissero adottate da parte del Consiglio Provinciale attraverso l'approvazione dello Statuto. Con D.P.R. 25/6/2008 sono stati definiti i 30 collegi elettorali della nuova provincia.

Statuto provinciale, uffici ed assessorati[modifica | modifica wikitesto]

Lo statuto provinciale[15], approvato il 21 maggio 2010 con maggioranza relativa, ha individuato la sede legale (provvisoria) della provincia nella città di Andria[16]. Il primo emendamento, denominato La Provincia-Territorio sostitutivo dell'articolo 1 dello statuto della provincia di Barletta-Andria-Trani, assegna Presidenza, Giunta e Consiglio provinciale a Barletta in quanto polo politico istituzionale, Prefettura e Questura ad Andria in quanto polo dell'ordine e della sicurezza pubblica, mentre il polo giuridico, finanziario, culturale, scientifico e turistico è la città di Trani. L'emendamento all'articolo 2 dello statuto assegna la sede legale della Provincia di Barletta-Andria-Trani ad Andria in attesa dell'attuazione del primo emendamento[17], in quanto nel rispetto del policentrismo funzionale non potranno coincidere questi poli nelle rispettive città, vista l'attuale ubicazione della Prefettura a Barletta presso l'immobile di proprietà privata Real Monte di Pietà. In definitiva, per non scorporare Presidenza, Giunta e Consiglio provinciale dalla Sede Legale, queste saranno ubicate ad Andria presso l'immobile dell'Istituto Tecnico Agrario di proprietà dell'ente[18].

A giugno 2012 la divisione degli uffici nei 3 comuni co-capoluogo è la seguente:

Dal 3 marzo 2011 alcuni uffici precedentemente allocati presso la sede legale della provincia sono stati trasferiti negli altri capoluoghi. A Barletta,[20] presso il Palazzo Parlander, sono stati trasferiti:

  • Settore Edilizia ed Impianti Termici;
  • Settore Infrastrutture Trasporti e Viabilità;
  • Settore Urbanistica, assetto del Territorio, PTCP, Paesaggio, Genio Civile.

Nella città di Trani[21] sono stati allocati:

  • Settore Ambiente, Energia, Aree Protette e Difesa del Suolo.
  • Settore Politiche Del Lavoro, Formazione Professionale, Pubblica Istruzione e I.T.A.
  • Settore Cultura Sport e Turismo - Politiche Sociali
  • Ufficio Relazioni con Il Pubblico

Società[modifica | modifica wikitesto]

La tabella seguente riporta l'evoluzione del numero dei residenti nella provincia dal 2001 al 2015[22]:

Anno Residenti Variazione
2001 383.122
2002 384.293 0,3%
2003 386.489 0,6%
2004 387.645 0,3%
2005 387.997 0,1%
2006 388.330 0,1%
2007 390.010 0,4%
2008 390.925 0,2%
2009 391.506 0,1%
2010 392.863 0,3%
2015 393.354

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 1 gennaio 2019 nel territorio provinciale risultano essere iscritti 11.191 stranieri.

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti della Puglia.

La provincia di Barletta-Andria-Trani ha vari tipi di dialetti:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Castello di Barletta
Castel del Monte ad Andria
Cattedrale di Trani

Questa parte di Puglia fu molto cara a Federico II di Svevia, motivo per cui si è soliti indicarla come la "Puglia Imperiale". Le tracce che ha lasciato l'imperatore sono tantissime; notevole la presenza dei castelli federiciani. Si succedettero numerose dinastie: dai normanni agli svevi e agli angioini. Da non dimenticare l'importanza anche in epoca romana e pre-romana testimoniata dai reperti.

  • Barletta, dichiarata città d'arte[24] dalla Regione Puglia nel 2005[25], conserva il Colosso, statua di rilevanti dimensioni risalente al V secolo che raffigura probabilmente l'imperatore romano Teodosio II, nonostante sia nota localmente con l'errata denominazione di Eraclio. Il Castello cittadino ospitante il Museo civico costituisce con la vicina Cattedrale di Santa Maria Maggiore un polo storico-architettonico di rilevante importanza, anche a causa del susseguirsi delle diverse dominazioni che vi hanno donato nei secoli l'attuale stato. Il Palazzo della Marra, sede della Pinacoteca De Nittis, ospita permanentemente le opere del pittore barlettano nonché mostre temporanee. Il sito archeologico di Canne della Battaglia, in cui vi fu la disfatta dei Romani da parte del generale cartaginese Annibale, oltre il rudere della cittadina medioevale, ospita anche il museo.
  • La Cattedrale di Andria, dedicata all'Assunta, di arte romanica del 1200, ospita nella cripta la sepoltura di due mogli dell'imperatore Federico II di Svevia: Isabella d'Inghilterra e Jolanda di Brienne. Interessanti nel centro storico la porta Sant'Andrea[26], sulla quale fu scolpito il motto attribuito all'imperatore Federico II: «Andria fidelis, nostri affixa medullis; absit, quod Federicus sit tui muneris iners, Andria, vale, felix omnisque gravaminos expers», il portale della chiesa di Sant'Agostino costruita dai benedettini e appartenuta tra gli altri ai Cavalieri templari[27], il Palazzo Ducale e la Torre dell'Orologio[28], costruita all'epoca di Francesco II del Balzo durante il dominio Angioino. Celebre monumento all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia nel territorio di Andria, Castel del Monte, costruito da Federico II di Svevia, sulla cima di una collina nei pressi del Monastero di Santa Maria del Monte già appartenuto al territorio di Trani[29]; è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO ed è raffigurato sulla moneta da 1 centesimo di euro, ha varie peculiarità architettoniche e geometriche.
  • La città di Trani, "perla dell'Adriatico", è città del mare e del diritto con i suoi Ordinamenta maris. La rilevanza storica e artistica[30] del borgo antico e di monumenti quali la cattedrale romanica e il castello svevo hanno reso a Trani il riconoscimento di città d'arte[31]. La Cattedrale, dedicata al patrono san Nicola Pellegrino, è uno dei più rappresentativi e pregevoli esempi di architettura romanica pugliese[32]; è ubicata in posizione isolata vicino al mare, tale collocazione scenografica è di grande fascino e si presta allo svolgimento di vari eventi pubblici e culturali. Il castello svevo è uno dei più importanti e meglio leggibili tra i castelli federiciani[33], dichiarato Monumento Nazionale con il R.D. 27 ottobre 1936, n. 2091[34], attualmente è museo statale afferente al Ministero della Cultura. La città antica è ricca di chiese e monasteri, oltre che di palazzi storici. La chiesa di Ognissanti (anche detta dei Templari), le chiese di San Francesco, di Sant'Andrea[35] e di San Giacomo sono interessanti architetture in stile romanico. Altri luoghi di grande interesse sono Il porto turistico, la villa comunale, raro esempio di giardino sul mare, e il lungomare che va dal centro al medievale monastero di Colonna.
  • Piacevole è Bisceglie, località balneare nota per i suoi dolmen. Da visitare anche la concattedrale di San Pietro Apostolo.
  • Canosa di Puglia, antico centro prima dauno, poi romano, ove sono situati numerosi siti archeologici (circa 20) di rilievo e relativi a molte epoche, come il ponte sull'Ofanto, la basilica di San Leucio, il battistero di San Giovanni, le terme di Canosa antica, l'acropoli e i diversi ipogei di epoca pagana. Nell'era precristiana Canosa fu uno dei maggiori e più floridi insediamenti dell'Apulia, grazie anche alla posizione geografica particolare. In un mausoleo accanto alla Cattedrale romanico-bizantina giace il principe Boemondo I d'Antiochia.
  • La città di Margherita di Savoia possiede le famose terme e le saline più grandi d'Europa.
  • Nel territorio di San Ferdinando di Puglia è da visitare il Museo Civico, che ospita una mostra permanente di usanze e cultura sanferdinandese. Da vedere l'antica posta di San Cassano, che è il palazzo più antico di San Ferdinando assieme alla chiesetta dei Santi Medici.
  • A Trinitapoli, il solo centro della provincia con radici culturali daune, è possibile visitare il sito degli Ipogei (Parco Archeologico degli Ipogei) ed il Museo Civico di Trinitapoli che conserva alcuni reperti della zona risalenti al II millennio a.C. (età del bronzo). Da vedere anche il centro storico casalino, il Duomo di Santo Stefano protomartire, il Santuario della Beata Maria Vergine di Loreto, chiesa del Cristo Lavoratore, chiesa della Santissima Trinità, chiesa di San Giuseppe, parrocchia dell'Immacolata (dove si può salire sul campanile e ammirare Trinitapoli dall'alto), fare una passeggiata in bici sulla pista ciclabile Trinitapoli Mare che costeggia le vasche delle saline di Margherita di Savoia e immergersi nella natura nel Parco Naturale della Zona Umida
  • Parte del territorio della nuova provincia (nei comuni di Andria, Minervino Murge e Spinazzola) rientra nel Parco nazionale dell'Alta Murgia.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]


Strade[modifica | modifica wikitesto]

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Le principali ferrovie della provincia sono due:

La principale stazione della provincia è quella di Barletta, principale punto di snodo delle Ferrovie RFI, Ferrovie Nord Barese e Ferrovia Barletta-Spinazzola.[36] Dalla stazione di Barletta si diparte la Ferrovia Barletta-Spinazzola, che congiunge i comuni di Canosa e Minervino Murge e l'antica stazione di Canne della Battaglia con Barletta e Spinazzola All'interno della Provincia di Barletta-Andria-Trani le stazioni della ferrovia Adriatica sono:

Le stazioni della Ferrovia Barletta-Spinazzola sono:

Le stazioni della ferrovia Barletta – Bari (FT) rientranti nella provincia sono:

Porti[modifica | modifica wikitesto]

Nella provincia è presente il Porto di Barletta, il quale ospita traffico industriale e traghettuale per servizio passeggeri.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Elenco dei presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Presidente Partito Carica Note
8 giugno 2009 14 ottobre 2014 Francesco Ventola Il Popolo della Libertà Presidente della provincia
14 ottobre 2014 29 febbraio 2016 Francesco Carlo Spina Centro-destra Presidente della provincia [37]
29 febbraio 2016 11 ottobre 2016 Giuseppe Corrado Centro-destra Vicepresidente della provincia
facente funzioni
11 ottobre 2016 29 aprile 2019 Nicola Giorgino Forza Italia Presidente della provincia
29 aprile 2019 27 settembre 2019 Pasquale De Toma Forza Italia Vicepresidente della provincia
facente funzioni
27 settembre 2019 in corso Bernardo Lodispoto Centro-sinistra Presidente della provincia

Comuni[modifica | modifica wikitesto]

Appartengono alla provincia di Barletta-Andria-Trani i seguenti 10 comuni (in grassetto le città capoluogo):

Statistiche dei comuni appartenenti alla provincia
# Stemma Comune Residenti Superficie (km²) Densità (ab/km²) Altitudine

(m s.l.m.)

Coordinate Sindaco Frazioni
1 Andria 96.838 402,89 243,09 151 41°13′54″N 16°18′30″E Giovanna Bruno (centro-sinistra) dal 13-10-2020 Castel del Monte, Montegrosso, Troianelli, Punta di bosco spirito, Citulo, Posta di Grotte, Petrone, Le Palombe
2 Barletta 92.226 149,35 622,20 15 41°19′N

16°17′E

Cosimo Cannito (centro-destra) dal 12/06/2022 Canne, Fiumara, Montaltino
3 Trani 54.665 103,41 533,55 7 41°16′N

16°25′E

Amedeo Bottaro (centro-sinistra) dal 23-9-2020 Capirro
4 Bisceglie 53.501 69,25 785,47 16 Angelantonio Angarano (coalizione civica) dal 24-6-2018
5 Canosa di Puglia 27.960 149,53 191,06 117 Vito Malcangio (Centro-destra) dal 13-6-2022 Loconia
6 Trinitapoli 13.831 147,62 94,95 20 Emanuele Losapio (Rinascita Trinitapolese) dal 22-9-2020 Santa Chiara
7 San Ferdinando di Puglia 13.589 41,82 330,03 68 Salvatore Puttilli (Costruiamo insieme) dall'11-6-2017 San Samuele di Cafiero
8 Margherita di Savoia 11.214 36,35 310,94 1 Bernardo Lodispoto (lista civica Margherita Migliore) dal 10-6-2018 Torre Pietra, Orno
9 Minervino Murge 8.238 255,39 32,92 429 Maria Laura Mancini detta "Lalla" (lista civica di centro-destra SìAmoMinervino) dal 5-10-2021
10 Spinazzola 5.945 182,64 33,65 435 Michele Patruno (lista civica di centro-destra) dal 5-10-2021
TOTALE 378.007 1.538,68 248,70

Le statistiche si basano sui dati del bilancio demografico ufficiale ISTAT Archiviato il 6 ottobre 2021 in Internet Archive., aggiornati al 30 giugno 2022.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ PROVINCIA DI BARLETTA-ANDRIA-TRANI (BAT): I NUOVI CAP / PRIMO PIANO / HOME / Consiglio Provinciale - Ordine Consulenti del Lavoro BAT Archiviato il 6 gennaio 2012 in Internet Archive.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Nuove province: Fermo e Barletta-Adria-Trani, in la Repubblica, 20 maggio 2004, p. 28.
  4. ^ La provincia di Trieste è stata soppressa nel 2017.
  5. ^ Numero dei comuni delle province d'Italia, in tuttitalia.it. URL consultato il 28 novembre 2014.
  6. ^ Dati ISTAT: 31 dicembre 2007
  7. ^ Parco Nazionale Alta Murgia
  8. ^ L 148/2004
  9. ^ A Corato, oltre il 70% dei votanti al referendum cittadino del 5 febbraio 2006 si espresse contro la proposta di adesione all'istituenda provincia. Sebbene non fosse stato raggiunto il quorum necessario a rendere vincolante l'esito della consultazione, il consiglio comunale fece propria l'opposizione alla proposta.
  10. ^ DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 febbraio 2006, n. 133, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 17 maggio 2019.
  11. ^ COMUNE DI BARLETTA - La Città della Disfida, su comune.barletta.bt.it. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  12. ^ Filmato audio Ecco lo stemma della 6ª Provincia BT, su YouTube.
  13. ^ Emblema della Provincia di Barletta - Andria - Trani, su Emblemi concessi dal Presidente della Repubblica nell'anno 2010. URL consultato il 21 maggio 2023.
  14. ^ COMUNE DI BARLETTA - La Città della Disfida, su comune.barletta.bt.it. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  15. ^ Oggiweb - Digital Experience[collegamento interrotto]
  16. ^ Approvato lo Statuto della sesta provincia pugliese: la "Provincia-Territorio", su corriereofanto.it. URL consultato il 7 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2010).
  17. ^ lagazzettadelmezzogiorno.it Archiviato il 16 aprile 2014 in Internet Archive.
  18. ^ comitatoprocanne.com
  19. ^ sito ufficiale ASL BT
  20. ^ Notizia: Inaugurati a Barletta i nuovi uffici della Provincia Archiviato l'11 gennaio 2012 in Internet Archive.
  21. ^ Notizia: Dopo Barletta, Trani! Ecco i nuovi uffici della Provincia Archiviato l'11 gennaio 2012 in Internet Archive.
  22. ^ Elaborazione su dati Istat, su comuni-italiani.it. URL consultato il 31 maggio 2011.
  23. ^ Marco Ignazio De Santis, Lessico barlettano, Barletta, Amministrazione comunale, 1988, p. 3.
  24. ^ Barletta è città d'arte - Prima Pagina Barletta (PDF), su comune.barletta.bt.it. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  25. ^ con Determinazione Dirigenziale n. 228 del 4 luglio 2005
  26. ^ Porta sant'Andrea Archiviato il 29 gennaio 2011 in Internet Archive.
  27. ^ Andria: Sant'Agostino, su www.andriarte.it. URL consultato il 6 giugno 2022.
  28. ^ Monumenti Andria
  29. ^ Documenti: Bolla del 1120 di Callisto II - Monastero S. Maria dal Monte, su andriarte.it. URL consultato il 20 novembre 2021.
  30. ^ art.3 co.1 - linee guida sui requisiti delle Città d'arte, su regione.puglia.it.
  31. ^ DD n. 2018/74/056 del 09/10/2018, su regione.puglia.it.
  32. ^ Catalogo Generale dei Beni Culturali, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  33. ^ La storia, su castelloditrani.beniculturali.it, 1º dicembre 2017. URL consultato il 26 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2022).
  34. ^ REGIO DECRETO 27 ottobre 1936, n. 2091 Dichiarazione di monumento nazionale del Castello Svevo di Trani. (036U2091), su normattiva.it.
  35. ^ TRANI in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 9 dicembre 2021.
  36. ^ Le stazioni oggi in: Puglia, su rfi.it. URL consultato il 17 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2015).
  37. ^ Nuovo presidente provinciale, su provincia.barletta-andria-trani.it. URL consultato il 14 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rita Ceci e Ruggero Mascolo, Barletta, leggere la città, Barletta, Edizioni Libreria Liverini, 1986, ISBN non esistente.
  • Renato Russo, Barletta. La storia, Rotas, Barletta, 2004, ISBN 88-87927-47-2.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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