Quartetto per archi n. 19 (Mozart)

Quartetto per archi n. 19 in do maggiore, K. 465
CompositoreWolfgang Amadeus Mozart
Tonalitàdo maggiore
Tipo di composizionequartetto per archi
Numero d'operaK. 465
Epoca di composizioneVienna, 15 gennaio 1785
Prima esecuzioneVienna, 11 febbraio 1785
PubblicazioneVienna, Artaria, 1785
DedicaFranz Joseph Haydn
Durata media30'
Organicodue violini, viola, violoncello
Movimenti
  1. Adagio - Allegro
  2. Andante cantabile
  3. Menuetto: Allegretto - Trio
  4. Allegro

Il Quartetto per archi K 465 n. 19 in Do maggiore è l'ultimo dei sei quartetti dedicati ad Haydn (K 387, K 421, K 428, K 458, K 464, K 465). Fu eseguito per la prima volta in casa di Mozart insieme ad altri due quartetti del ciclo, alla presenza dello stesso Haydn.

Fu proprio in quell'occasione che questi ebbe a dire al padre Leopold la famosa frase:

"Io vi dico di fronte a Dio, da uomo sincero, che vostro figlio è il più grande compositore che io conosca di nome e di persona. Ha gusto e possiede al sommo grado l'arte del comporre".

Al quartetto fu attribuito in epoca posteriore l'appellativo Quartetto delle dissonanze per via delle note dissonanti tra loro presenti nell'introduzione lenta con cui inizia il primo movimento secondo un modo di comporre proprio di Haydn. Le prime ventidue battute iniziali hanno fatto discutere generazioni di musicofili.Il padre dirà che il quartetto era "composto in maniera eccellente". Ciò nonostante eminenti studiosi proposero correzioni, soprattutto alla seconda e sesta battuta, che apparivano troppo all'avanguardia.

L'Adagio iniziale, caratterizzato da un intenso cromatismo che crea un senso di instabilità e di attesa, conduce all'allegro dove il linguaggio mozartiano rimane di assoluta novità. Il primo movimento termina con una chiusura in pianissimo di grande limpidezza. L'Andante cantabile è un movimento melanconico e assorto che solo verso il termine tocca punte drammatiche introdotte dal violoncello e quindi trasferite al canto degli altri strumenti. Anche il secondo movimento termina in modo sfumato. Il Minuetto si apre con grazia e decisione e verrà ripreso dopo il trio centrale in forma abbreviata per concludere il movimento. Il quarto movimento è un Allegro molto che si conforma in una grande alternanza di modi espressivi. Celebri, per i violinisti, sono i due passi nei quali al primo violino viene richiesta una coordinazione ed una pulizia di suono senza pari.

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