Raffaello Bibbiani

Raffaello Bibbiani (Pegli, 1891Pisa, 1989) è stato un architetto italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Pegli, presto si trasferisce con la famiglia a Massa, dove frequenta l'Istituto di Belle Arti. Diplomato è ammesso al Regio Istituto di Belle Arti di Roma, dove consegue la Laurea in Architettura. Fa ritorno in Liguria dove lavora in vari studi di architettura.
Con l'avvento della Prima Guerra Mondiale è chiamato alle armi nel corpo degli Alpini ed è decorato per valore militare.

Grattacielo, 1927-28
La Spezia

Nel primo dopoguerra è a Roma dove collabora negli studi di Bazzani e Piacentini. Il collega Giovanni Panconi lo introduce nell'ambiente culturale spezzino: la città vive un momento di vivace sviluppo e Bibbiani inizia a collaborare anche con gli architetti Giorgio Guidugli (1886-1961) e Franco Oliva, contribuendo alla creazione dell'elegante nuovo centro cittadino.
Importante e fraterna è anche l'amicizia con lo scultore Augusto Magli con il quale consolida un sodalizio che durerà per tutta la vita.

Il periodo più produttivo della sua attività lavorativa di architetto si svolge tra gli anni ‘20 e ’40, come autore e coautore di numerosi palazzi e ville[1], soprattutto a La Spezia ed in provincia.

Nel secondo dopoguerra, dagli anni Cinquanta Bibbiani è professore all'Istituto Tecnico Da Passano del quale, negli ultimi anni della sua carriera, diventa Preside. Si ritira infine a Pisa, dove muore nel 1989.

Il suo archivio professionale, composto da circa novecento fogli, è stato donato nel 2009 dalla figlia Cecilia Bibbiani al Comune della Spezia, in memoria del padre e come gesto di affetto alla città. L’intero archivio, riordinato e catalogato, è oggi conservato nel Museo Lia.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo San Giorgio (1926-1927) all'inizio di via dei Colli, edificio caratterizzato da una facciata ricca di elementi decorativi di richiamo classico filtrati attraverso il linguaggio prettamente déco.
  • Grattacielo (1927-1928) all’inizio di via Veneto in collaborazione con Guidugli.
  • Locanda San Pietro (1926-1927) a Porto Venere sempre a doppia firma con Guidugli.
  • Palazzo della Sprugola (1933-1935), in via Colombo, esempio di architettura razionalista.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Bibbiani elabora molti progetti, rimasti tuttavia senza esecuzione:

  • Partecipa nel 1929 al concorso indetto per la Cattedrale della Spezia, in collaborazione con Oliva.
  • Disegna molte versioni del Teatro che si sarebbe dovuto costruire in Piazza Verdi in sostituzione del Politeama demolito nel 1933.
  • Sviluppa anche progetti per il Teatro Civico nei quali prevede disporre sculture sulla facciata posteriore del teatro per impreziosirne lo scorcio su Corso Cavour.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dopo anni di dimenticanza, l'architettura déco è tornata ad essere oggetto di studio. In particolare l'opera di Bibbiani è stata argomento di rilevazioni e analisi architettoniche da parte del Politecnico di Milano (tesi magistrale, 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Catalogo Generale dei Beni Culturali
  • S. Barisone, M. Fochessati, G. Franzone, A. Canziani, Architetture in Liguria dagli anni Venti agli anni Cinquanta, Segesta, Milano 2004
  • A.Rattotti, Rilievo, analisi e rappresentazione del Grattacielo Bibbiani a La Spezia, tesi, Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano, 2016

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]