Ramadi

Ramadi
città
الرمادي
Ramadi – Veduta
Ramadi – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Iraq Iraq
Governatoratoal-Anbar
DistrettoRamadi
Territorio
Coordinate33°25′33″N 43°17′57″E / 33.425833°N 43.299167°E33.425833; 43.299167 (Ramadi)
Altitudine50 m s.l.m.
Superficie560 km²
Abitanti274 539 (2012)
Densità490,25 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale31001
Fuso orarioUTC+3
Cartografia
Mappa di localizzazione: Iraq
Ramadi
Ramadi

Ramadi (arabo: الرمادي; BGN: Ar Ramādī) è una città situata in Iraq centrale, sulle sponde dell'Eufrate, circa 110 km ad ovest di Baghdad. È il capoluogo del governatorato di Al Anbar.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tessitore ebreo a Ramadi, Iraq, 1918

L'impero ottomano fondò Ramadi nel 1869. Il principale obbiettivo della città era quello di fornire agli ottomani un punto focale per controllare e mantenere i collegamenti con la tribù locale dei Dulaim. Durante la Campagna della Mesopotamia nel corso della prima guerra mondiale, le forze britanniche guidate dal Tenente generale Frederick Stanley Maude presero Ramadi. Nel novembre 1917 gli inglesi sconfissero le forze ottomane rimaste sul posto. Sir Maude morì poco dopo la conquista di Ramadi.

Durante la Guerra anglo-irachena del 1941, nella seconda guerra mondiale, Ramadi fu controllata da una brigata leale a Rashid Ali al-Kaylani.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Posizionata in una pianura alluvionale fertile ed irrigata,[2] Ramadi è considerata il punto più a sud-ovest del triangolo sunnita iracheno. È stato un focolaio della resistenza all'occupazione statunitense dell'Iraq. Dato che ospita numerose linee ferroviarie per la Siria, è stata a lungo considerata dagli americani una zona d'addestramento per terroristi. La città si estende per oltre 60 km lungo l'Eufrate, il che la rende la città più grande di Al-Anbar.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione di Ramadi è stata censita a 444 582 abitanti[senza fonte] secondo i dati dell'ONU del 2003 e 483 209[senza fonte] secondo i dati (sempre ONU) del 2004. Secondo il precedente regime gli abitanti sarebbero stati 700.000. Nonostante ci fosse una numerosa comunità ebraica nel XX secolo, nel XXI secolo tutti gli abitanti sono ora mussulmani Sunniti provenienti dalla tribù Dulaim.[3][4]

Controllo militare in tempo di guerra[modifica | modifica wikitesto]

Descrizione della città[modifica | modifica wikitesto]

A nord e ad ovest Ramadi è bagnata dall'Eufrate, mentre ad est e a sud si trasforma gradualmente in periferia. Con una popolazione di oltre 500 000 persone, la città si è rivelata troppo grande per permettere alle forze statunitensi ed irachene di prenderne il controllo completo. La base americana, nell'angolo settentrionale di Ramadi, si trova al posto di uno o due palazzi dell'epoca di Saddam Hussein. È stata chiamata prima Tactical Assembly Area Rifles e poi Camp Blue Diamond, ed è stata riconsegnata all'esercito iracheno nella primavera del 2006. Sull'altro lato dell'autostrada 10 che incrocia Ramadi si trova un altro palazzo usato come avamposto da un'unità della Florida National Guard.

Ramadi è anche il posto in cui l'acqua dell'Eufrate viene dirottata per dare vita al lago Habbaniyya.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Chris Kyle, uno dei migliori cecchini dei Navy SEAL, era soprannominato "Il Diavolo di Ramadi".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.globalsecurity.org/military/world/iraq/ramadiyah.htm.
  2. ^ Henry Field e Richard Arthur Martin, The anthropology of Iraq, Field Museum, 1940, p. 17.
  3. ^ Dulaim
  4. ^ Multi-National Force Iraq - Al-Anbar, su mnf-iraq.com. URL consultato il 6 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2009).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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