Representation of the People Act 1918

Frontespizio della legge

Il Representation of the People Act 1918 («Legge sulla rappresentanza del popolo», a volte indicato come Fourth Reform Act, «Quarta legge di riforma»), è una legge del Parlamento del Regno Unito approvata il 6 febbraio 1918 ed è alla base del moderno sistema elettorale del paese.

La legge, «più ampia e profonda di qualsiasi altra legge simile nella storia del Regno Unito», erige un sistema elettorale «quasi completamente nuovo».[1] Oltre alle disposizioni tecniche, rese necessarie dal caos amministrativo creato dalla prima guerra mondiale, le disposizioni principali sono l'istituzione del suffragio universale maschile e del suffragio censitario per le donne oltre i trent'anni. È la prima legge a riconoscere il diritto di voto delle donne alle elezioni generali del Regno Unito e una delle prime in Europa a permettere alle donne di votare alle elezioni nazionali.

Complessivamente, su una popolazione di 43,5 milioni di abitanti, il numero di elettori nelle elezioni generali passa da 8,3 a quasi 19 milioni, in quanto 12 milioni di uomini e 8,5 di donne ottengono il diritto di voto. Il limite d'età di trent'anni per le donne fa sì che gli uomini costituiscano il 60% dell'elettorato. La legge estende anche il numero degli elettori alle elezioni locali, alle quali una piccola minoranza di donne poteva già votare.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ogg, p. 499.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Frederic A. Ogg, The British Representation of the People Act, in The American Political Science Review, vol. 12, n. 3, American Political Science Association, agosto 1918, pp. 498-503. URL consultato il 9 febbraio 2018.

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