Richard de Lalonde

Design per un letto, 17801790, Metropolitan Museum of Art

Richard de Lalonde (17351808) è stato un incisore francese, artigiano dell'ornamento architettonico e dell'arredamento.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Design per due piatti, 1780, Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum
Design per due battenti delle porte, 1780, Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum
Design di ornamenti, 1770, Metropolitan Museum of Art
Design di ornamenti, 1780, Metropolitan Museum of Art

Richard de Lalonde fu un ornatista nato nel 1735,[1] attivo fra il 1780 e il 1796,[2] che si mise in evidenza per una serie di incisioni raffiguranti i suoi progetti e i suoi studi riguardanti la sistemazione decorativa di ambienti e alla creazione di mobili.[3]

Non contribuì direttamente alla nascita e alla diffusione delle tipiche forme classicheggianti dello Stile Luigi XVI, già in ascesa nell'ultimo periodo del regno di Luigi XV di Francia, ma fu probabilmente il progettista che caratterizzò questo stile con le configurazioni e gli aspetti più autonomi.[3]

Pur essendo un artigiano ed un artista dotato di grande fantasia nel progettare e realizzare i dettagli ornamentali, nelle forme dei mobili manifestò una notevole prudenza conservatrice e tradizionalista.[3]

Quando si attivò come ornamentista, lo Stile Luigi XV era entrato in una fase di declino, però Lalonde non trascurò le linee dalle morbide sagome dello stile in via di superamento e le riportò anche nei mobili progettati nel periodo stilistico successivo.[3]

Le stesse sue caratteristiche conservatrici lo collocarono in una posizione distante dalle forme, ancora più classiche, dello Stile Direttorio, contraddistinto da una parte ad una semplificazione delle forme del Luigi XVI e dall'altra ad un irrigidimento della linea del mobile che prelude all'Impero, anche se questo stile si era già diffuso quando Lelonde sospese la sua attività.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Oeuvres Diverses de Lalonde, vol. 1, 1790 circa;
  • Oeuvres Diverses de Lalonde, vol. 2, 1792 circa;
  • Oeuvres Diverses de Lalonde, vol. 3, 1794 circa;
  • Berlines de Parade et Vis-à-vis ..., 1796 circa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Richard de Lalonde, su artnet.com. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  2. ^ (EN) Oeuvres Diverses de Lalonde. Tome 2, su metmuseum.org. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  3. ^ a b c d e Richard de Lalonde, in le muse, VI, Novara, De Agostini, 1966, p. 336.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Émile Bayard, Le Style Louis XVI, Parigi, Libraire Garnier fréres, 1893.
  • S. Coradeschi, Mobili, sei secoli di stili, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1988.
  • R. De Fusco, Storia del design, Bari, Laterza, 2008.
  • (FR) P. M. Favelac, Reconnaître Les Meubles De Style, Parigi, Massin.
  • A. Gonzalez Palacios, Mobili d'arte. La storia del mobile dal '500 al '900, Milano, Fabbri, 1981.
  • (DE) Ferdinand Luthmer, Innenräume, Möbel und Kunstwerke im Louis-Seize- und Empire-Stil: nach Vorbildern aus dem Ende des achtzehnten und Anfange des neunzehnten Jahrhunderts, Francoforte sul Meno, Keller, 1897.
  • Paolo Manazza, Gianfranco Civardi, Di che stile e? Come riconoscere lo stile dei mobili, come distinguere i falsi, Milano, De Vecchi, 1988.
  • Mario Praz, La filosofia dell'arredamento: i mutamenti del gusto nella decorazione interna attraverso i secoli, Parma, Guanda, 2012.
  • (FR) G. Wills, D. Baroni, B. Chiarelli, M. Lamy, M. Zanuttini e M.C. Gamberini, Le meuble des grands ébénistes et des designers, Nathan, 1984.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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