Rifugio Pelizzo

Rifugio Guglielmo e Giovanni Pelizzo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine1 320 m s.l.m.
LocalitàSavogna di Cividale (UD)
CatenaPrealpi Giulie
Coordinate46°12′10.63″N 13°32′18.65″E / 46.202954°N 13.538514°E46.202954; 13.538514
Dati generali
Inaugurazione1975
ProprietàCAI - sezione di Cividale
GestioneRucli Gianna, Marseu Lorenzo
Periodo di aperturaSempre aperto, tutto l'anno
Capienza24 posti letto
Mappa di localizzazione
Map

Il rifugio Guglielmo e Giovanni Pelizzo al Matajur è un rifugio alpino situato in provincia di Udine, sul versante sud del monte Matajur, ad una quota di 1320 m s.l.m.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio fu inaugurato nel 1975, con la dedica a Guglielmo Pelizzo, che fu sindaco di Cividale e senatore della Repubblica; da allora è stato ampliato più volte.[1] Nel 2015, in occasione del 40º anniversario della fondazione, è stato intitolato anche a Giovanni Pelizzo, già presidente della provincia di Udine e del CAI di Cevedale, morto l'anno prima.[2]

Nei pressi del rifugio, nel corso della prima guerra mondiale, passava l'ultima linea di difesa italiana approntata dalla 2ª Armata per la protezione della pianura friulana in caso di sfondamento dei reparti combattenti nelle posizioni avanzate. Il monte Matajur passò alla storia in quanto, nel corso della battaglia di Caporetto, il tenente Rommel, il futuro feldmaresciallo, ne conquistò la cima. Il 24 ottobre 1917, dopo un lungo bombardamento, il tenente Rommel, a capo di sei compagnie tedesche, lanciò una veloce offensiva, con la tattica dell'attacco a sorpresa, sul Colovrat e in breve tempo ne conquistò le cime. Invase quindi la vallata di Savogna ed attaccò il Matajur, difeso dalla Brigata Salerno. Dopo 52 ore di marce sfibranti ed audaci combattimenti, ne conquistò la vetta facendo quasi 9000 prigionieri ed un enorme bottino di materiale bellico. L'avanzata del tenente Rommel fu uno dei più importanti episodi della battaglia di Caporetto perché fu determinante per la tragica ritirata italiana.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio è costituito da una struttura in muratura di pietrame, a due piani. Dispone di 24 posti letto, ed offre servizio alberghetto e ristorazione, con 110 coperti. È dotato di acqua corrente, servizi igienici e docce interni, impianto elettrico, telefono fisso.[3]

Sentieri[modifica | modifica wikitesto]

Nella zona del rifugio transitano i sentieri contraddistinti dai segnavia CAI:

  • 736 e 736a Alta Via Valli del Natisone[4][5];
  • 725 Sentiero naturalistico Monte Matajur[6];
  • 749 e 749a Sentiero naturalistico Monte Matajur[7];
  • 746 Alta Via Valli del Natisone[8];
  • Sentiero Rifugio Pelizzo - Rifugio Dom na Matajure - vetta[9];

e la via Palma (sentiero per escursionisti esperti con difficoltà alpinistiche), contrassegnata dal segnavia numero 724.[10]

Apertura[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio è aperto tutto l'anno.

Accessi[modifica | modifica wikitesto]

Il monte Matajur

Il rifugio è raggiungibile, con i mezzi motorizzati, seguendo la strada del monte Matajur da Savogna.

Si può inoltre accedere al rifugio a piedi usufruendo di diversi itinerari:

  • da Masseris per il sentiero 736A (2h 30');
  • da Cepletischis per il sentiero 736 "Sentiero naturalistico monte Matajur" (3h 15');
  • da Stupizza, per il sentiero 725 fino alle le malghe di Mersino, e quindi seguendo il sentiero 736 (3h 30').

Ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

Traversate[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio è inoltre menzionato quale punto di appoggio per il Sentiero Italia passante per i sentieri CAI nº 725 e 736 [18];

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ enrosadira.it - rifugio G. Pelizzo
  2. ^ Rifugio Pelizzo, su rifugiopelizzo.blogspot.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  3. ^ assorifugi.it - rifugio Guglielmo Pelizzo
  4. ^ Sentiero n. 736, su cai-fvg.it. URL consultato il 24 gennaio 2018.
  5. ^ Sentiero n. 736a, su cai-fvg.it. URL consultato il 24 gennaio 2018.
  6. ^ sentiero n. 725, su cai-fvg.it. URL consultato il 24 gennaio 2018.
  7. ^ sentiero naturalistico monte Matajur, su vivinfvg.it. URL consultato il 22 luglio 2012.
  8. ^ Sentiero n. 746, su cai-fvg.it. URL consultato il 24 gennaio 2018.
  9. ^ Carta topografica 1:25.000 per ecursionisti - Foglio 041 Valli del Natisone Cividale del Friuli, Casa editrice Tabacco, Tavagnacco (UD)
  10. ^ Carta topografica per escursionisti 1:25 000, foglio 041 Valli del Natisone Cividale del Friuli, casa editrice Tabacco
  11. ^ M.te dal rifuglio Pelizzo, su itinerarifriuli.com. URL consultato il 22 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  12. ^ Rifugio Dom Na Matajure, su montagnenostre.net. URL consultato il 5 aprile 2018.
  13. ^ Monte Matajur da Mersino Alto, su sentierinatura.it. URL consultato il 22 luglio 2012.
  14. ^ Anello del monte Matajur da Cepletischis, su itinerarifriuli.com. URL consultato il 22 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  15. ^ Rifugio Solarie, su rifugi-bivacchi.com. URL consultato il 17 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2012).
  16. ^ Dal Natisone al Matajur (in mountain bike), su potimiru.org. URL consultato il 23 dicembre 2011.
  17. ^ Sui passi di Rommel (a piedi ed in mountain bike), su potimiru.org. URL consultato il 23 dicembre 2011.
  18. ^ Sentiero Italia Friuli Venezia Giulia, su enrosadira.it. URL consultato il 4 aprile 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]