Riserva naturale del Lago di Campotosto

Riserva naturale
del Lago di Campotosto
Tipo di areaRiserva naturale statale
Codice EUAPEUAP0020
Class. internaz.SIC
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Abruzzo
Province  L'Aquila
ComuniCampotosto, Capitignano e L'Aquila
Superficie a terra1.600 ha
Provvedimenti istitutiviD.M. 15.03.1984
GestoreMinistero delle Politiche Agricole e Forestali - Corpo Forestale dello Stato - Gestione ex A.S.F.D.
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale

La riserva naturale del Lago di Campotosto è un'area naturale protetta situata in Abruzzo, in provincia dell'Aquila[1]. È stata istituita su una superficie di 1.600 ettari nel 1984, a tutela dell'ambiente naturale di cui fa parte il Lago di Campotosto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lago di Campotosto.

Il lago fu creato tra il 1939 e il 1940 su di un'area caratterizzata da acquitrini e torbinere, anche se già in epoca glaciale l'intera vallata era occupata da un lago ben più grande dell'attuale. Con la realizzazione dell'invaso artificiale a servizio delle centrali idroelettriche di Provvidenza, San Giacomo e Montorio, l'attività estrattiva venne abbandonata e la zona si è riconvertita alla funzione turistica.

Nel 1984 venne istituita una riserva naturale a tutela del lago di Campotosto comprendente anche 200 ettari di sponde.

Uno scorcio del lago di Campotosto

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La riserva comprende il più vasto bacino lacustre dell'Abruzzo, situato nell'altopiano di Campotosto tra la valle dell'Aterno e quella del Vomano, ovvero tra i versanti aquilano e teramano del Gran Sasso. L'intera area ricade inoltre nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

I comuni interessati sono tre: oltre a quello di Campotosto (in cui ricade gran parte della riserva) sono toccate anche le estremità dei comuni di Capitignano e L'Aquila. Le località comprese nella riserva sono Campotosto, Mascioni e Poggio Cancelli.

Flora[modifica | modifica wikitesto]

La vallata presenta formazioni boschive a struttura irregolare, tendente all'alto fusto. Le coste sono caratterizzate da Cladium mariscus e Polygonum bistorta (bistorta) nelle aree più paludose e da salici e Fagus sylvatica (faggi) nelle rimanenti.

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema di laghi artificiali della valle del Vomano comprendente il lago di Campotosto, il lago di Provvidenza ed altri minori, costituisce sin dalla sua realizzazione un importante sito migratorio: si può osservare la presenza, tra le altre specie, di Anas crecca (alzavola), Aythya ferina (moriglione) e soprattutto Fulica atra (folaga). Il lago è stato a sua volta popolato da alcune specie ittiche, introdotte sin dal 1940: le più popolose sono le trote e le tinche.

Tra i mammiferi sono presenti molti degli animali che caratterizzano l'area del Gran Sasso tra cui cinghiali, tassi, lepri, volpi.

Cicloturismo sul lungolago di Campotosto

Sport e turismo[modifica | modifica wikitesto]

Il lago di Campotosto è un'importante meta turistica, soprattutto nella stagione estiva e per sport quali il footing e il trekking. Il lungolago, in parte strada statale 577, essendo pressoché pianeggiante e lungo oltre 40 km, è meta ambita per il cicloturismo e la MTB[2]. All'ingresso del ramo detto di Mascioni è presente un ponte che consente di arrivare alla località Mascioni evitando di costeggiare il perimetro occidentale del ramo. Tale ponte sostituisce quello più antico detto delle stecche. Il bacino lacustre è sito di pesca sportiva, canoa e windsurf. In inverno non è raro trovarlo parzialmente o completamente ghiacciato.

I dintorni della riserva presentano altri luoghi amati dagli sportivi come il valico delle Capannelle, meta di motoraduni di motociclismo e le stazioni sciistico-sportive di Campo Imperatore e Prati di Tivo. Il lago è inoltre connesso agli itinerari turistici dell'Ippovia del Gran Sasso e della strada maestra del Parco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.
  2. ^ Percorsi in MTB nell'Aquilano e dintorni, su lentopede.org (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2016).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]