Robert van den Hoecke

Ritratto di Robert van den Hoecke di Gonzales Coques

Robert van den Hoecke spesso citato come Robert van der Hoecke, Robertus van den Hoecke, Robertus van der Hoecke, Robert van den Hoeke, Robert van der Hoeke, Robertus van den Hoeke e Robertus van der Hoeke (Anversa, 30 novembre 1622Bergues, 1668) è stato un pittore, incisore e architetto fiammingo. È principalmente noto per le sue panoramiche scene di battaglia e per i suoi dipinti di paesaggio. Della sua opera si conosce una sola natura morta.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pattinando sul fossato a Bruxelles con l'arciduca Leopoldo Guglielmo che guarda

Era figlio del pittore Caspar van den Hoecke e di Margaretha Misson (nota anche come Margriet Musson).[2] Era il fratellastro di Jan van den Hoecke che divenne un importante pittore con una carriera internazionale. Fu un allievo di suo padre.[3] Venne ammesso, nel 1644-1645 alla Corporazione di San Luca sia per le sue capacità che come figlio di un maestro.[4] Il 23 febbraio 1647 sposò Isabella Rosiers.[2]

Dopo l'apprendistato e un inizio di carriera ad Anversa, si trasferì a Bruxelles dove entrò al servizio dell'arciduca Leopoldo Guglielmo d'Austria, governatore dei Paesi Bassi austriaci.[5] A seguito della nomina dell'arciduca alla carica di Côntroleur des fortifications pour le service de sa Maj. en Flandre (controllers delle fortificazioni al servizio di sua Maestà nelle Fiandre) visse a Bergues dal 1661 fino alla sua morte nel 1668.[3]

Il suo compagno pittore di Anversa Gonzales Coques dipinse un suo ritratto sotto forma di allegoria della vista, in una serie di opere sui cinque sensi.[6] Il ritratto mostra van den Hoecke nel suo incarico ufficiale di "Côntroleur des fortifications" mentre indossa una cintura e una spada.[5] L'artista ha in mano una tavolozza da pittore e nell'altra un'immagine appena finita di un campo militare, che corrisponde al piano di Ostenda poggiato sul tavolo di fronte a lui. La scelta del pittore-incisore Robert van den Hoecke come impersonificazione del senso della vista era particolarmente adatta, poiché la sua delicatezza nella manipolazione era particolarmente ammirata dai suoi contemporanei.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hans Vlieghe, Flemish Art and Architecture, 1585-1700, Pelican history of art, New Haven, Yale University Press, 1998, p. 173, ISBN 0-300-07038-1.
  2. ^ a b Frans Jozef Peter Van den Branden, Geschiedenis der Antwerpsche schilderschool, Antwerpen, 1883, p. 797-478 (NL)
  3. ^ a b Robert van den Hoecke su Netherlands Institute for Art History (NL)
  4. ^ Ph. Rombouts and Th. van Lerius, De liggeren en andere historische archieven der Antwerpsche sint Lucasgilde Volume 2, Antwerp, 1864, p. 157, on Google books (NL)
  5. ^ a b Gregory Martin, The Flemish School circa 1600–circa 1900, National Gallery Catalogues, London, National Gallery Publications, 1970, pp. 21–22, ISBN 0-901791-02-4.
  6. ^ National Gallery website Archiviato il 7 maggio 2009 in Internet Archive. (accesso 14 luglio 2014).
  7. ^ W. Martin Conwary, The Five Senses at the National Gallery in: The Magazine of Art, Marion Harry Spielmann Cassell, Petter & Galpin, 1883, p. 214

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Controllo di autoritàVIAF (EN49495831 · ISNI (EN0000 0000 6662 5637 · CERL cnp01180483 · Europeana agent/base/16646 · ULAN (EN500025996 · LCCN (ENno2015127034 · GND (DE138850089 · BNF (FRcb149665726 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2015127034