Romagnano (famiglia)

I Romagnano sono stati una delle più antiche e importanti famiglie feudali del Piemonte.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I Romagnano furono un ramo secondario dell'illustre e antichissima famiglia degli Arduinici, in cui prevalse la linea di Olderico Manfredi. Dapprima ebbero parte con il ramo principale della casa nella marca di Torino, ma gradualmente i Romagnano ne furono estromessi, conservando tuttavia numerosi feudi e allodii in Piemonte: Carignano, Casalgrasso, Frossasco, Pancalieri, Pollenzo, Revigliasco, Santa Vittoria d'Alba, Virle e altri nel Biellese, nel Vercellese e nel Novarese.

L'origine del nome secondo alcuni deriva da uno dei loro feudi nel Novarese; altri indicano invece un castello non più esistente situato vicino a Chieri, feudo più antico di questa casa.

A sua volta la famiglia era divisa in diversi rami, di cui i principali furono quelli di Carignano e di Virle; un altro ramo, conosciuto col soprannome di Bot, risiedeva a Pinerolo: Michele Bot fu abate dell'arte della lana a Pinerolo alla fine del XVI secolo.

Risiedettero a Carignano[1] e successivamente a Torino, nella Casa dei Romagnano. Furono proprietari di numerose residenze, fra cui il Castello di Pollenzo.

I signori, poi marchesi di Virle, si estinsero nel 1839 con Cesare, che adottò Nicanore Provana del Sabbione: il titolo di marchesi di Virle passò quindi a questa famiglia.

Titoli[modifica | modifica wikitesto]

Infeudazione di Virle

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

D'azzurro, alla banda d'argento, accostata da due filetti, d'oro.

Motto: EN UN.

I conti di Pollenzo adottarono lo stemma: Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, alla banda d'argento, accostata da due filetti, d'oro; al 2° e 3° d'oro, all'aquila di nero.

e anche: Inquartato, al 1° e 4° di rosso alla banda d'argento accostata da due filetti d'oro; al 2° e 3° fusato d'argento e di rosso, all'aquila di nero, attraversante sul fusato,

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio, conte di Pollenzo e di Santa Vittoria, fu nominato dal duca Lodovico cancelliere di Savoia, nel 1449 si dimise dalla carica per volere di Amedeo VIII, ma poi fu reintegrato;
  • Aimone, vescovo di Torino dal 1411 al 1438;
  • Lodovico, vescovo di Torino dal 1438 al 1468;
  • Amedeo, protonotario apostolico, consigliere dei duchi di Savoia, e vescovo di Mondovì dal 1497 al 1509, nonché cancelliere di Savoia;
  • Brianzo, consigliere ducale, morto nel 1509;
  • Francesco Romagnano di Virle, sindaco di Torino nel 1726, nel 1753 e nel 1768;
  • Cesare Romagnano di Virle, sindaco di Torino nel 1825 e nel 1844.
  • Numerosi sindaci di Carignano: Filippo nel 1435; Giovanni Ursino nel 1460 e 1475; Lucio nel 1479; Remigio nel 1513, 1553 e 1557.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luigi Cibrario, Storie minori, Torino, 1855, p. 62
  2. ^ Si tratta di una località vicina a Revigliasco, da non confondere né con Ceresole d'Alba né con Ceresole Reale. Luigi Cibrario, Storie minori, Torino, 1855, p. 62
  3. ^ Castello di Rossana

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]