Saes Getters

SAES Getters S.p.A.
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Borse valoriBorsa Italiana: SG
Borsa Italiana: SGR
Fondazione1940 a Firenze
Sede principaleLainate
Persone chiave
SettoreComponenti elettronici
ProdottiDispensatori, Compositi Chimici Funzionali, Getters, Leghe a memoria di forma, Pompe getter non evaporabili
Fatturato250,3 milioni di [1] (2022)
Utile netto22,6 milioni di [1] (2021)
Dipendenti1169 (2021)
Sito webwww.saesgetters.com

SAES Getters S.p.A. è una società per azioni italiana costituita nel 1940. È capogruppo del gruppo industriale SAES, che produce componenti e sistemi realizzati con materiali avanzati brevettati dalla stessa società e utilizzati in applicazioni industriali e medicali.

Nel 1996 è stata la prima società italiana a essere quotata al Nasdaq,[2] mercato azionario statunitense per le società ad alta tecnologia, dove rimane quotata fino al 2003, quando chiede il delisting.[3][4]

È quotata presso la Borsa di Milano dove è presente negli indici FTSE Italia STAR e FTSE Italia Small Cap.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Anni '40 e '50[modifica | modifica wikitesto]

Sede di S.A.E.S. a Milano.
La sede storica di S.A.E.S a Milano.
La Saes di Avezzano.

Nel 1940 l'ingegnere di Montecatini Terme Ernesto Gabbrielli fonda a Firenze la società S.A.E.S. (Società Apparecchi Elettrici e Scientifici).[4] L'idea viene dalla scoperta, da parte dello stesso Gabbrielli, di un nuovo metodo per la realizzazione dei getters, con coperchietti di nichel a protezione delle plastiche di bario per prevenire il fenomeno dell'ossidazione. Dopo pochi anni la società trasferisce la sede a Milano e inizia a produrre riscaldatori a resistenza elettrica.

Nel 1946 le famiglie Della Porta e Canale entrano nella compagine azionaria. Nel 1949 Paolo della Porta entra in società[4] e nel 1952 ne assume la guida. La società inventa i getter in lega bario-alluminio e ad anello e si apre al mercato europeo. Nel 1957 S.A.E.S. deposita il brevetto del getter per i tubi catodici dei televisori e ne avvia la produzione industriale.

Anni '60 e '70[modifica | modifica wikitesto]

S.A.E.S. comincia a realizzare nuovi prodotti come i getter non-evaporabili (NEG) e le pompe getter. La società sviluppa nuove leghe ed è attiva in progetti sul modulo catalitico e i purificatori di gas nobili. Realizza nuovi stabilimenti e società sussidiarie con responsabilità commerciali nel Regno Unito (1966), Stati Uniti (1969), Canada (1969), Giappone (1973), Francia (1978) e Germania (1979).

Nel 1978 ha 300 dipendenti e cambia il nome da S.A.E.S. a SAES Getters.

Anni '80 e '90[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1982 entra in funzione a Nanchino (in Cina) uno stabilimento per la produzione di getter al bario i cui impianti sono forniti direttamente dalla società.

Nel 1986 SAES Getters viene quotata alla Borsa di Milano[5][6] e prosegue la politica delle acquisizioni (come quella della società californiana Cryolab Inc., poi rinominata SAES Pure Gas Inc., dove vengono sviluppati e prodotti purificatori di gas principalmente per l'industria dei semiconduttori).

Nel 1989 Massimo della Porta, figlio di Paolo, comincia la sua attività lavorativa presso l'azienda andando a ricoprire negli anni ruoli sempre più rilevanti fino alla nomina di Presidente di SAES Getters (2009).

Nel corso del decennio vengono costituite società produttive in Corea e Cina e commerciali a Singapore e Taiwan. Nel 1996 viene inaugurata la nuova sede di Lainate e SAES Getters diviene la prima società italiana a essere quotata al Nasdaq[2] (nel 2003 la società chiede il delisting).[4]

Nella seconda parte degli anni '90 (con l'avvicendamento di tecnologie nel campo dei televisori) SAES Getters allarga il campo di produzione e si concentra sulle tecnologie nel settore dei display piatti, in particolare sistemi di retroilluminazione per LCD per monitor e televisori.

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001 Paolo della Porta viene nominato da Ernst & Young “Imprenditore dell'anno”.[7]

SAES si specializza nella realizzazione di componenti e sistemi per applicazioni industriali e medicali. Entra nel settore delle leghe a memoria di forma (SMA)[6][8][9] e acquisisce la Memory Metalle GmbH (rinominata nel 2010 Memry GmbH), azienda tedesca che possiede competenze relative alle SMA nel campo medicale. Acquisisce due aziende negli Stati Uniti: la Memry Corporation, specializzata nella produzione di dispositivi SMA per uso medicale, e il ramo d'azienda della Special Metal Corporation dedicato alla produzione di leghe a memoria di forma utilizzate in ambito medicale. SAES avvia negli stabilimenti italiani la produzione di fili e molle SMA per applicazioni in campo industriale.

Nel 2010 viene costituita la società ETC, una collaborazione tra CNR e SAES Getters.[10] La società si dedica a un programma di ricerca applicata per lo sviluppo della tecnologia OLET (Organic Light Emitting Transistor).

Nel 2011 SAES costituisce con la società tedesca Alfmeier la Joint Venture paritetica Actuator Solutions GmbH,[11] attiva nel campo degli attuatori a base di fili SMA.[12] Nel 2014 la Joint Venture vince il “German Innovation Award” per la categoria media imprese.[13]

Nel 2013 il gruppo acquisisce un ramo dell'azienda Power & Energy[14][15] (Ivyland, Pennsylvania, Stati Uniti) ed espande la produzione di purificatori a membrana di palladio.

La società sviluppa tecnologie ibride che integrano materiali getter in matrici polimeriche, dedicandosi allo sviluppo di applicazioni dell'elettronica organica (Organic Light Emitting Diodes). A partire dal 2013, la società realizza nuovi compositi polimerici con diverse applicazioni: dispositivi medici impiantabili, confezionamento alimentare e stoccaggio di energia (batterie al litio e supercondensatori).

Nel 2016 SAES rileva il 49% di una joint venture con il Gruppo Rodofil[6] con l'intento di espandere la propria attività di progettazione e produzione di camere da vuoto (componente fondamentale nella realizzazione di sincrotoni e acceleratori di particelle).

Nel giugno 2018 il gruppo cede il business della purificazione del gas, collegato ai semiconduttori per 352 milioni di dollari alla società americana Entegris.[16] Dopo questa vendita che gonfia gli utili, il piano di Saes Getters è ora di crescere, investendo gran parte di questi soldi anche per acquisizioni, nell'advanced packaging per il settore alimentare. Un comparto ancora piccolo nel gruppo in cui il business principale è quello medicale.[17]

Prodotti[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo SAES si dedica a tre grandi gruppi di prodotti:

  • getter e tecnologie del vuoto;
  • prodotti in lega a memoria di forma;
  • compositi polimerici funzionali per display, lampade OLED, food packaging e dispositivi medicali impiantabili.

Il gruppo è attivo anche nel settore dei dispositivi elettrochimici per immagazzinare energia, tra cui super-condensatori e batterie al litio principalmente destinati al mercato dei motori ibridi ed elettrici.

Sedi[modifica | modifica wikitesto]

La società che ha sede a Lainate (MI) possiede dieci stabilimenti produttivi e di vendita ed assistenza distribuiti tra Italia, Germania e Stati Uniti, tra i quali quelli situati ad Avezzano (AQ), Friburgo in Brisgovia (FR, Germania), Gunzenhausen (WUG, Germania), Lainate (MI), Parma (PR) e Roncello (MB)[18].

Dati economici[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017 la società ha realizzato un fatturato consolidato di 231,1 milioni di euro con un aumento del 22,2% rispetto al 2016. L'utile netto consolidato tocca i 13,9 milioni, l'Ebitda è di 50 milioni pari al 21,6% dei ricavi.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b it.marketscreener.com, https://it.marketscreener.com/quotazioni/azione/SAES-GETTERS-S-P-A-76205/attualita/SAES-Getters-alza-il-dividendo-dopo-un-forte-2022-ricavi-su-del-32-43239975/.
  2. ^ a b Saes Getters quotata al Nasdaq, in corriere.it, 24 maggio 1996. URL consultato il 15 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2015).
  3. ^ SAES Getters to Delist from US Nasdaq Exchange, su strategic-directions.com. URL consultato il 10 maggio 2015.
  4. ^ a b c d Alberto Mazzuca, L’inventore del «vuoto» che riempie i bilanci, su ilgiornale.it, 28 aprile 2007. URL consultato il 23 marzo 2016.
  5. ^ Saes Getters, in ilsole24ore.com, 29 giugno 2010. URL consultato il 15 aprile 2015.
  6. ^ a b c Luca Pagni, Saes Getters, una nuova acquisizione per crescere con la particella di Dio, su repubblica.it, 1º febbraio 2016. URL consultato il 17 marzo 2016.
  7. ^ EY World Entrepreneur Of The Year. Past winners, su webforms.ey.com. URL consultato il 10 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2015).
  8. ^ Manuela Falchero, Saes Group: alla famiglia Della Porta il premio Di Padre in Figlio, su bimag.it, 5 gennaio 2016. URL consultato il 17 marzo 2016.
  9. ^ Giuseppe Caravita, Robot a memoria lunga, su ilsole24ore.com, 11 dicembre 2011. URL consultato il 23 marzo 2016.
  10. ^ ETC Srl, in ismn.cnr.it, 18 dicembre 2014. URL consultato il 14 aprile 2015.
  11. ^ Alberto Nosari, Saes ai massimi in Borsa, su corriere.it, 6 dicembre 2015. URL consultato il 17 marzo 2016.
  12. ^ Saes Getters a braccetto con Alfmeier Prazision, in repubblica.it, 5 luglio 2011. URL consultato il 14 aprile 2015.
  13. ^ Actuator Solutions wins German Innovation Award for shape memory devices, in asminternational.org, 13 luglio 2014. URL consultato il 14 aprile 2015.
  14. ^ Saes Getters, lettera intenti per acquisto ramo azienda Usa Power & Energy, su it.reuters.com, 8 febbraio 2013. URL consultato il 23 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).
  15. ^ SAES Getters: lettera d'intenti acquisizione ramo d'azienda di Power & Energy, Inc., su finanza.lastampa.it, 8 febbraio 2013. URL consultato il 23 marzo 2016.
  16. ^ Saes vende il business della purificazione del gas per 355 milioni di dollari e vola in Borsa, su ilsole24ore.com, 7 giugno 2018. URL consultato il 19 dicembre 2018.
  17. ^ Medicale e plastica intelligente: Saes Getters focalizza l'attività, su msn.com, 23 luglio 2018. URL consultato il 19 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2018).
  18. ^ Trovaci, su saesgetters.com, SAES Getters. URL consultato il 10 ottobre 2018.
  19. ^ L'assemblea approva il bilancio 2017, su saesgetters.com. URL consultato il 19 dicembre 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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