San Benedetto Po

San Benedetto Po
comune
San Benedetto Po – Stemma
San Benedetto Po – Bandiera
San Benedetto Po – Veduta
San Benedetto Po – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Mantova
Amministrazione
SindacoRoberto Lasagna (lista civica Uniti per crescere) dal 5-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate45°02′N 10°55′E / 45.033333°N 10.916667°E45.033333; 10.916667 (San Benedetto Po)
Altitudine19 m s.l.m.
Superficie69,94 km²
Abitanti6 642[2] (31-8-2023)
Densità94,97 ab./km²
FrazioniBardelle, Brede, Gorgo, Mirasole, Portiolo, San Siro, Villa Garibaldi, Zovo[1]
Comuni confinantiBagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Moglia, Motteggiana, Pegognaga, Quistello, Sustinente
Altre informazioni
Cod. postale46027
Prefisso0376
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT020055
Cod. catastaleH771
TargaMN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 388 GG[4]
Nome abitantisambenedettini
Patronosan Benedetto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Benedetto Po
San Benedetto Po
San Benedetto Po – Mappa
San Benedetto Po – Mappa
Posizione del comune di San Benedetto Po nella provincia di Mantova
Sito istituzionale

San Benedetto Po (San Banadèt in dialetto basso mantovano[5]) è un comune italiano di 6 642 abitanti[2] della provincia di Mantova in Lombardia.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di San Benedetto Po deriva dal latino Benedictus, riferito a san Benedetto da Norcia.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia di San Benedetto Po è legata inscindibilmente con la nascita, la vita, lo sviluppo e la soppressione napoleonica dell'abbazia del Polirone, uno dei siti cluniacensi più importanti tra i più di mille che sorsero nell'Europa medievale. Il monastero fu fondato da Tedaldo di Canossa nel 1007. La famiglia dei Canossa fu artefice del suo sviluppo con donazioni di terreni.

Particolari attenzioni vennero da Matilde, che alla sua morte, avvenuta nel 1115, volle esservi sepolta. In vita donò l'abbazia del Polirone al Papa, che l'affidò a Ugo di Cluny. Nel 1634 Urbano VIII ne comprò i resti mortali affinché fossero tumulati in Vaticano, nella Basilica di San Pietro, dove ancora oggi si trova all'interno di un mausoleo disegnato dal Bernini. Nel corso dei secoli, periodi di decadenza si alternano con momenti di rinnovato splendore.

Nel 1336, per consentire la bonifica della zona di San Benedetto Po, fu effettuata la deviazione del Secchia, facendolo sboccare in Po a Mirasole[6]. Dal 1420, su impulso dei Gonzaga, il Polirone passò alla congregazione di Santa Giustina di Padova, che portò, tra gli altri, Giulio Romano a partecipare ai lavori di ristrutturazione della Basilica di San Benedetto. L'attività del monastero continuerà fino a quando Napoleone il 9 marzo 1797 ne decise la soppressione. Nel 1565 furono costruiti degli argini per la difesa dalle inondazioni del Po[7].

Nel 1945, durante l'offensiva di primavera, le truppe americane giunsero a San Benedetto nel pomeriggio del 22 aprile. Il Po fu attraversato il giorno seguente e l'avanzata alleata proseguì per Mantova e Verona.[8]

Abbazia di Polirone

Oggi San Benedetto Po è importante centro turistico, per la visita del complesso monastico, dell'imponente basilica giuliesca, del Museo Civico Polironiano con le sue raccolte etnografiche e per le eccellenze enogastronomiche. È insignito del riconoscimento "I borghi più belli d'Italia".

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«D'oro, al serpente di verde, curvato in ovale, con la testa all'insù, rivoltata, abboccante la coda; esso serpente in ovale racchiudente la fede di carnagione, vestita di nero, uscente dal serpente, posta nel campo di cielo, accompagnata in punta dalla campagna d'azzurro, fluttuosa d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.[9]»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 3 marzo 2021

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Museo Civico Polironiano

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

7.020 abitanti al 31-07-2018

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 1 gennaio vi sono sul territorio 617 residenti stranieri, pari al 7,83% della popolazione.[11]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Film girati in città[modifica | modifica wikitesto]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale confina a nord col fiume Po a est col fiume Secchia. Confina coi comuni di Quistello, Moglia, Pegognaga, Motteggiana, Borgo Virgilio, Bagnolo San Vito, Sustinente.

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di San Benedetto Po ha le seguenti frazioni: Portiolo, Gorgo, Bardelle-Camatta, Brede, Mirasole, San Siro, Villa Garibaldi e Zovo. In passato ne aveva una nona, che col tempo è andata diminuendo d'abitanti: Bugno Martino.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte sul Po

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è servito da due importanti strade statali, la SS 413, che lo collega con Cerese e Modena, e la SS 496, che lo collega con Ferrara, e da una strada provinciale, la SP 49, che lo collega con Suzzara. Inoltre, nel comune adiacente di Pegognaga, è presente l'omonimo casello autostradale dell'autostrada A22, che lo collega con Modena e il Brennero.

Ponte[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 novembre 1966 venne aperto al traffico il nuovo ponte sul fiume Po,[14] costruito in sostituzione del preesistente ponte di barche.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Ponte con barche di San Benedetto Po nel 1965

Il comune è servito da una stazione ferroviaria, denominata "San Benedetto Po" composta da un piazzale di due binari, sulla Ferrovia Suzzara-Ferrara. Le destinazioni principali sono Suzzara, Rimini, Mantova, Pesaro, Ferrara e Sermide. La stazione, la ferrovia e i treni sono gestiti da FER (Ferrovie Emilia Romagna).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il sindaco è Roberto Lasagna, esponente della lista civica Uniti per crescere, in carica dal giugno 2016. È stato confermato per il secondo mandato a ottobre 2021.


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di San Benedetto Po - Statuto.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ a b Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
  6. ^ Gianna Dotti Messori, Norme Statutarie, Magistrature e istituzioni per il Governo del Territorio a Modena in età Medievale, p. 103, e Alessandro Oliani, Problemi d'Acque nell'Oltrepò Mantovano (secoli XVI-XVIII) p. 184 in Acque di Frontiera. Principi, Comunità e Governo del Territorio nelle Terre Basse tra Enza e Reno (Secoli XIII-XVIII) a cura di Franco Cazzola (PDF), su amsacta.cib.unibo.it, Università di Bologna, Dipartimento di Discipline Storiche. URL consultato il 19 settembre 2009.
  7. ^ Henri Liébaux. 1734. Carte des environs de Mantoue ou l'on voit tout le serraglio et une partie du veronois, su purl.pt, Biblioteca Nacional de Portugal. URL consultato il 27 settembre 2009.
  8. ^ Gli Americani a san Benedetto PO, su bibliotecasalaborsa.it.
  9. ^ Comune di San Benedetto Po, Statuto (PDF), Art. 3 Stemma, gonfalone, logo del Comune.
  10. ^ Statistiche I.Stat tituto nazionale di statistica|ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=STR&l=it.
  12. ^ Comune di San Benedetto Po. Scheda identificativa del “Ragù d’anatra muta” De. C.O. di San Benedetto Po.
  13. ^ a b Prodotti De.Co. della Provincia di Mantova. San Benedetto Po.
  14. ^ Medardo Macori, Tre nuovi ponti stabili sul Po, in Le Strade, anno XLVII, n. 10, Milano, Touring Club Italiano, ottobre 1967, p. 722.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Renato Bonaglia, Mantova, paese che vai..., Mantova, 1985. ISBN non esistente.
  • Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Oltrepò mantovano

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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