San Martino Carano

San Martino Carano
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Modena
Comune Mirandola
Territorio
Coordinate44°53′08.09″N 11°02′35.92″E / 44.88558°N 11.04331°E44.88558; 11.04331 (San Martino Carano)
Abitanti316[1] (2014)
Frazioni confinantiMirandola, San Giacomo Roncole
Altre informazioni
Lingueitaliano, mirandolese
Prefisso0535
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleF240
Patronosan Martino di Tours
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Martino Carano
San Martino Carano

San Martino Carano è una località del comune di Mirandola, in provincia di Modena.

L'abitato si trova a 1,5 chilometri a ovest dal capoluogo comunale[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'insediamento risulta abitato già in epoca romana come testimoniato dal ritrovamento, avvenuto nel marzo del 1850 nelle vicinanze della chiesa, di un cippo miliario dell'età di Augusto,[3] oggi esposto nel Museo lapidario estense di Modena.[4][5] Peraltro, il toponimo Carano si riferisce con buona probabilità ad un antico proprietario terriero di tale epoca, Calus proprietario di un fundus calanus o caranus.[6]

Nel corso dei secoli, numerosi eserciti si accamparono nella villa di San Martino Carano durante gli assedi alla fortezza di Mirandola. In particolare si ricorda l'assedio del luglio 1742.

Cimitero americano di San Martino Carano

Alla fine della seconda guerra mondiale venne realizzato a San Martino Carano il cimitero militare statunitense di Mirandola, ufficialmente inaugurato il 4 luglio 1946. Si trattava del più settentrionale fra i 18 cimiteri statunitensi in Italia nell'immediato dopoguerra. Nel terreno di 2,4 ettari vennero temporaneamente seppelliti i soldati alleati e nazifascisti morti nei giorni della liberazione nel territorio modenese, incluso l'appennino. Nei pressi del cimitero militare statunitense vennero detenuti anche alcuni prigionieri tedeschi di guerra. Nel 1948 era registrata la sepoltura di 1.514 salme alleate (in maggior parte rimpatriate entro il 20 settembre 1948, il resto trasferito al cimitero militare americano di Firenze) e 334 tedesche (traslate nel 1961 al Cimitero militare germanico della Futa).[7][8]

Come tutte le località limitrofe, anche San Martino Carano è stata gravemente danneggiata dal terremoto dell'Emilia del 2012.[9] Il 2 aprile 2017 papa Francesco, in occasione della sua visita pastorale nella bassa modenese, ha donato alla parrocchia di San Martino Carano la prima pietra per la ricostruzione della chiesa danneggiata dal sisma.[10]

Luoghi e monumenti d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Martino vescovo è documentata fin dall'anno 1192, parte dell'abbazia benedettina di Marola (Carpineti) nell'Appennino reggiano. L'edificio religioso venne ricostruito nelle attuali forme nel 1599, per poi essere completato nel 1619, anno in cui la chiesa venne elevata a parrocchia. Nel 1821 la parrocchia, già appartenente alla diocesi di Reggio Emilia, passò a quella di Carpi.[11] L'edificio presenta una navata unica con decorazioni baroccheggianti; a fianco è presente un campanile. Tutto il complesso è stato reso inagibile dal terremoto del maggio 2012. Dall'inizio del 2013 la parrocchia è affidata ai Missionari servi dei poveri, che in precedenza gestivano la chiesa di San Francesco di Mirandola, andata distrutta dal sisma.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La frazione di San Martino Carano nel dettaglio, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 22 dicembre 2017.
  2. ^ Annuario generale, Touring club italiano, 1933, p. 853 (archiviato il 23 dicembre 2017).
  3. ^ Mauro Calzolari, Il miliario augusteo di San Martino Carano presso Mirandola, in Nonantola e la Bassa modenese: studi in onore di mons. Francesco Gavioli, San Felice sul Panaro, Centro studi storici nonantolani, Gruppo studi bassa modenese, 1997, pp. 31-43.
  4. ^ MI 10. San Martino Carano, Fondo Gaddi, su sistemonet.it (archiviato il 23 dicembre 2017).
  5. ^ Nicoletta Giordani e Giovanna Paolozzi Strozzi (a cura di), Il Museo lapidario estense: catalogo generale, Marsilio, 2005, p. 88 (archiviato il 23 dicembre 2017).
  6. ^ Il territorio di Mirandola dall'antichità a giorni nostri (PDF). URL consultato il 22 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  7. ^ Alba di libertà: Mirandola e gli alleati tra Liberazione e Ricostruzione (PDF), Comune di Mirandola. URL consultato il 22 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  8. ^ Targa a ricordo del luogo in cui era il Cimitero Militare – San Martino Carano di Mirandola, su Pietre della memoria (archiviato il 22 dicembre 2017).
  9. ^ Gabriele Farina, Post-terremoto: San Martino Carano, un paese fantasma, in Gazzetta di Modena, 25 ottobre 2013 (archiviato il 22 dicembre 2017).
  10. ^ Ermanno Caccia, La visita. Papa Francesco a Carpi darà il «la» a 4 nuove opere per la diocesi, in Avvenire, 1º aprile 2017 (archiviato il 22 dicembre 2017).
  11. ^ Parrocchia di S. Martino vescovo in San Martino Carano, su SIUSA (archiviato il 23 dicembre 2017).
  12. ^ Parrocchia di San Martino in San Martino Carano di Mirandola, su Carpi rinasce. URL consultato il 22 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Emilia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Emilia